...Irritato, disse: -Dato che non sembra che gli sfex si diano alla caccia mentre salgono sull'altopiano, si dovrebbe trovare della selvaggina in giro. Quelle bestie non si curano di niente, mentre salgono.
Era abbastanza esatto: la normale formazione di caccia degli sfex era su due file parallele, in modo da circondare automaticamente qualunque cosa tentasse la fuga e da sopraffare chiunque tentasse di resistere; salendo invece sull'altopiano, gli sfex si mettevano in fila uno dietro l'altro, apparentemente seguendo piste tracciate da tempo immemorabile. Il vento soffiava attraverso il pendio e recava loro gli odori, ma i mostri non deviavano dal sentiero che avevano scelto. Salivano e basta.
Huyghens disse: -Prima di questi ne devono essere passati molti altri. Migliaia. Per giorni e settimane devono aver affollato queste piste; ne abbiamo visti decine di migliaia con la telecamera di Semper, ma devono essere innumerevoli; così i primi arrivati hanno spazzato via tutta la selvaggina che c'era e gli ultimi devono pensare a qualcosa d'altro, con quelle cose che hanno al posto del cervello.
Roane protestò: -Ma un numero così enorme di carnivori nel medesimo posto è impossibile! So che ci sono, ma è impossibile!
-Sono animali a sangue freddo- chiarì Huyghens -e non bruciano il cibo per sostenere la temperatura del corpo; dopo tutto, un mucchio di animali stanno senza mangiare per lunghi periodi e anche gli orsi vanno in letargo. Solo che questi mostri non stanno andando in letargo... e del resto non stanno nemmeno migrando verso il tropico.
Al buio, stava regolando il radioricevitore. Là non c'era il modo di fare il punto, perchè la trasmittente era dall'altro lato del Deserto Alto, che in quel momento formicolava di sfex, le più feroci e mortali fra le bestie di Loren Due. Uomini e orsi sarebbero andati incontro al suicidio, tentando di attraversare il deserto in quel punto.
Comunque Huyghens accese la ricevente e ascoltò il brusio e i suoni aspri del rumore di fondo.
Poi, il segnale: tre punti, tre linee, tre punti. Tre punti, tre linee, tre punti. Tre punti...
Huyghens spense. Roane disse: -Non sarebbe stato meglio rispondere al segnale prima di lasciare la base? Almeno li avremmo incoraggiati.
-Non credo che abbiano una ricevente- rispose Huyghens. -In ogni caso, non si aspettano una risposta per mesi e mesi e quindi difficilmente starebbero cercando di procurarsi del cibo per prolungare la durata delle loro scorte, quindi saranno troppo presi per dedicarsi alla costruzione di complicati sistemi di registrazione o di ripetizione.
Per un minuto o due Roane restò silenzioso, e poi: -Dobbiamo procurarci del cibo per gli orsi- disse. -Nugget ormai è svezzato e ha fame.
-Faremo anche questo- promise Huyghens. -Mi sbaglierò, ma mi pare che il numero degli sfex che stanno salendo la montagna vada diminuendo di giorno in giorno. Forse eravamo incappati in pieno nella corrente migratoria e ora ce ne allontaniamo e gli sfex spariscono. Quando non ne avremo più tra i piedi, cercheremo di cacciare qualche "nottambulo" o cose del genere, ma temo che tutta la fauna sia stata spazzata via sulla loro pista di migrazione.
Non era vero del tutto. Nel cuore della notte fu svegliato da uno sbatter d'ali e dal grugnito degli orsi; l'aria mossa gli alitava sul viso. Accese rapidamente la lampada che portava alla cintura e il fascio di luce biancastra velò le cose e si perse lontano. Uno sbatter d'ali. Le stelle. L'orlo del masso sul quale si erano accampati. Grandi cose bianche gli vennero addosso volando.
Sitka Pete sbuffò sonoramente e colpì.
Faro Nell grugnì e fece un balzo bloccando qualcosa fra gli unghioni. Lo stritolò. Huyghens capì e spense la luce.
Poi disse: -Roane! Non spari-
Rimase in ascolto e udì al buio rumore di mascelle al lavoro. Poi, quando il rumore cessò: -Guardi!- disse e accese la lampada di nuovo.
Qualcosa dalla forma strana e dall'epidermide simile a quella degli uomini roteò e sbattè le ali verso di lui.
Poi ce ne furono due, tre, dieci, venti... sempre di più.
Un'enorme zampa pelosa fulminò la cosa in mezzo al raggio di luce. Apparve un'altra zampa e colpì.
Huyghens spostò la lampada, illuminando i tre grandi Kodiak che, ritti sulle zampe posteriori, con le anteriori colpivano le bestiole svolazzanti, incapaci di resistere al fascio della luce. Era impossibile riconoscerne i particolari, dato il loro pazzo carosello, ma erano quelle sgradevoli bestie notturne alate e con il corpo vagamente scimmiesco.
Gli orsi non ruggivano e non si agitavano: colpivano con un'aria di competenza e decisione da professionisti.
Ai loro piedi si ammucchiavano gli animaletti uccisi.
Poi non ne restarono più in volo e Huyghens spense la lampada mentre gli orsi masticavano e inghiottivano ingordamente al buio. Huyghens disse con voce calma: -Quelle "cose" sono carnivore e succhiano il sangue, Roane; succhiano il sangue alle loro vittime come vampiri e riescono a farlo senza svegliarle. Quando muoiono, i loro compagni li mangiano. Ma gli orsi hanno la pelliccia folta e si svegliano quando vengono toccati; e poi sono onnovori, a parte gli sfex mangiano qualunque cosa e di gusto. Si direbbe che quelle bestie notturne siano venute qui "solo" per cenare. E invece sono rimaste: sono loro, la cena... per gli orsi. Gli orsi vivono di quello che trovano.
Improvvisamente, Roane gridò: -Ehi!- e accese una piccola lampada, illuminando un filo di sangue che gli colava dalla mano.
Huyghens gli passò la sua scatola tascabile di disinfettante e bende, e Roane fermò il sangue e bendò la mano.
Fu allora che si accorse che Nugget stava mangiando. Quando diresse la luce sul cucciolo, Nugget inghiottì convulsamente e così Roane si accorse che Nugget aveva ucciso e divorato la bestia che gli aveva succhiato il sangue.
Il mattino seguente, cominciarono a rimontare di nuovo la scarpata verso l'orlo dell'altopiano. A un certo punto, uscendo dal cerchio dei suoi pensieri, Roane disse pensosamente: -I robot non avrebbero saputo far niente con quella specie di vampiri, Huyghens.
-Be', si potrebbero costruire dei robot adattati per segnalarne la presenza; però dovrebbe spiaccicarli da solo. Io preferisco gli orsi. -
Huyghens era in testa a condurre, perchè là non serviva a nulla procedere con la formazione da foresta: sul ripido pendio gli orsi s'inerpicavano con facilità, e le loro zampe poderose facevano buona presa sulle rocce inclinate, ma gli uomini avanzavano con difficoltà. Due volte Huyghens si fermò per esplorare con il binocolo il terreno alla base della montagna. Aveva un'aria sollevata, mentre riprendeva il cammino: infatti il gigantesco sperone roccioso simile a una prua era visibilmente più vicino. Verso mezzogiorno apparve alto sopra l'orizzonte, a non più di 25 Km. di distanza, e Huyghens decise di fare l'ultima sosta. -Sotto di noi non ci sono più assembramenti di sfex- disse con allegria -e per molte miglia non ne abbiamo visto nessuna fila salire i pindii.-
Attraversare una pista di sfex significava attendere che un gruppo fosse passato e quindi compiere la traversata prima che ne ne arrivasse un altro.
-Ho l'impressione che abbiamo attraversato il percorso della loro migrazione: vediamo cosa dice Semper.
Fece un gesto e l'aquila si levò in alto; Semper tendeva ad agire solo fino a quando non si fosse soddisfatto il suo appetito e quindi si adagiava a oziare o dormire: si era fatta gli ultimi Km. appollaiata sul basto di Sitka Pete.
Ora partì in alto e Huyghens guardò nel video.
Semper roteava, l'immagine nel video ascillava e girondolava, e pochi istanti dopo l'aquila oltrepassò l'orlo dell'altopiano.
La c'era ancora della vegetazione, il terreno era ondulato e c'erano anche macchie di cespugli; ma, quando Semper salì ancora, apparve il vero deserto. Nei paraggi, comunque, non c'erano animali. Una volta sola, come l'aquila virò bruscamente, la telecamera inquadrò l'altopiano in profondità e Huyghens potè vedere in lontananza gli sfex; li vide ammassati come mandrie: ma, naturalmente, era impossibile che dei carnivori si riunissero in mandrie.
-Saliamo direttamente, adesso- dichiarò soddisfatto Huyghens. -Attraverseremo l'altopiano qui e potremo anzi contornarlo un pochettino sottovento. Credo che troveremo qualcosa di interessante, andando alla vostra colonia di robot.-
Con un gesto della mano, spinse gli orsi a precederlo, verso la parte finale della scarpata.
Continua...