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[Topic Ufficiale Basket]

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    lella84
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    00 07/01/2007 16:53
    La pallacanestro, o basket (abbreviazione del termine inglese basketball), è uno sport di squadra nato e sviluppatosi negli Stati Uniti d'America, dove è considerato uno degli sport nazionali. In passato diventò popolare soprattutto in Europa ed in Sud America, ma oggi è praticato da centinaia di milioni di persone in tutto il mondo.

    Nelle competizioni ufficiali le partite di basket vengono solitamente giocate al coperto in grandi impianti multidisciplinari detti "palazzetti dello sport": l'unico limite è che il soffitto deve essere ad almeno 7 m dal campo di gioco.

    Il campo di gioco è un rettangolo largo 15 m e lungo 28 m col fondo in legno delimitato da linee che però non fanno parte del campo di gioco per cui toccare con un piede una linea vuol dire essere fuori campo (oppure nell'altra metà campo). Esso è diviso in due dalla linea di metà campo ed al centro viene disegnato un cerchio del diametro di 3,6 m che serve all'inizio del gioco per la cosiddetta "palla a due".

    In ogni metà del campo vengono inoltre segnate l'area dei 3 secondi, la linea dei 3 punti (che nelle competizioni FIBA deve avere un raggio di 6,25 m dal canestro), e la linea dei tiri liberi che delimita la parte superiore dell'area dei 3 secondi.

    Alle linee che delimitano lateralmente l'area dei 3 secondi vengono aggiunte inoltre altre piccole linee che servono per delimitare la posizione dei giocatori durante l'esecuzione dei tiri liberi.

    All'esterno del campo si trovano le aree destinate alle panchine delle due squadre e il tavolo degli ufficiali di campo.

    All'interno del campo di gioco, alla distanza di 1,20 m dalla linea di fondo, vengono posti i tabelloni che devono avere le seguenti dimensioni: altezza 1,05 m, lunghezza 1,80 m, larghezza 5 cm. I tabelloni possono essere di materiale trasparente (vetro di sicurezza temperato o materiale plastico) o di altri materiali ma in questo caso devono essere dipinti di bianco.

    Di solito i tabelloni sono posti su sostegni che rimangono quasi totalmente esterni alle linee del campo ma a volte possono essere agganciati al muro degli impianti più piccoli tramite delle impalcature in ferro. Il retro dei tabelloni e la struttura che li sostiene non fanno parte del campo e, quindi, se la palla li tocca viene dichiarata fuori. Ai tabelloni vengono quindi appesi i canestri che sono composti da un anello di ferro del diametro di 45 cm e da una retina di corda bianca. L'anello del canestro è posto a 3,05 m di altezza dal campo.

    La palla da basket, soprannominata la "palla a spicchi", deve ovviamente essere sferica, di cuoio o pelle ruvida, o di materiale sintetico, che faciliti la presa dei giocatori anche con le mani sudate. Solitamente è di colore arancione-marrone, con le linee nere, ma nelle varianti per i playground è spesso variopinta. Le palle indoor e outdoor differiscono anche per i materiali di cui sono ricoperte.

    Dalla stagione 2004-05 la FIBA ha adottato un pallone disegnato dal designer italiano Giugiaro, con delle strisce chiare accanto al classico arancione, col fine di migliorarne la visibilità per giocatori e pubblico.
    - Circonferenza: 75 78 centimetri
    - Peso: 500 - 700 - 800 grammi

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    lella84
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    00 07/01/2007 16:54
    Il gioco
    La gara viene giocata da due squadre composte da cinque giocatori ciascuna. Ogni squadra dispone inoltre di un numero di riserve che può variare da 5 a 7 (a seconda dei campionati) che possono sostituire senza limitazioni i giocatori titolari e ed essere a loro volta sostituite. Un giocatore che è stato sostituito può in ogni caso ritornare in campo in sostituzione di un compagno di squadra. Solo nei casi in cui ad un giocatore vengano assegnati 5 falli (6 nella NBA) o venga espulso egli non può più giocare la partita e deve essere obbligatoriamente sostituito. Nel caso una squadra, per falli o incidenti dei giocatori, ne abbia solamente uno a disposizione (non avrebbe a chi passare la palla al momento di effettuare una rimessa) la partita termina con la vittoria della squadra avversaria.

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    lella84
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    00 07/01/2007 16:56
    I ruoli
    Durante i primi cinque decenni dell'evoluzione della pallacanestro, un giocatore poteva occupare una posizione tra tre. In campo, infatti, c'erano: due guardie, due ali ed un centro.

    Dagli anni '80, invece, le posizioni si sono evolute in maniera più specifica, diversificando ognuno dei cinque giocatori sul parquet:

    - Point guard - Guardia (questo ruolo è comunemente noto, soprattutto in Europa, anche come Playmaker, in realtà leggermente differente): è colui che chiama gli schemi offensivi della squadra. Solitamente è il giocatore dotato di maggiore rapidità e di migliore controllo di palla con entrambe le mani. Le caratteristiche fondamentali di questo ruolo rimangono comunque la grande visione di gioco e la capacità di servire i compagni con passaggi smarcanti.
    - Shooting guard - Guardia tiratrice: è il giocatore dotato del miglior tiro della squadra. Spesso i compagni fanno "blocchi" al suo difensore per permettergli di tirare più libero.
    - Small forward - Ala piccola: questo ruolo è ricoperto solitamente da un giocatore molto dotato fisicamente e in grado di marcare sia avversari più piccoli e veloci che più alti e pesanti. Per quanto riguardo l'attacco talvolta viene definito come "giocatore a due dimensioni" perché può essere in grado sia di giocare lontano da canestro sfruttando il suo tiro dalla distanza, sia di prendere posizione vicino al ferro se marcato da avversari più piccoli.
    - Power forward - Ala grande o Ala forte è uno dei giocatori più alti della squadra ma non il più forte fisicamente. Generalmente si tratta di un giocatore di alta statura ma con una discreta velocità di piedi. Nella pallacanestro del terzo millennio i top teams tendono ad avere nel proprio roster ali forti con un eccellente tiro da fuori mentre in passato si preferiva puntare su forti rimbalzisti e giocatori d'area.
    - Center - Centro o Pivot: è il giocatore più alto e più pesante della squadra (in Europa i migliori raggiungono i 210cm e i 120Kg, nella NBA i centri dominanti in media superano i 215cm e i 130Kg). Questo giocatore gioca nel cuore dell'area e i suoi movimenti palla in mano sono "spalle a canestro". Sfruttando la sua mole deve prendere la maggior parte dei rimbalzi, cercare di stoppare gli avversari e portare blocchi per liberare i propri compagni.

    Questa suddivisione in ruoli standard è tipicamente americana, e spesso viene riportata semplicemente con dei numeri ad indicare la posizione (da 1 a 5). Ovviamente non sempre i giocatori in campo rispettano questa divisione ideale, ma anzi un buon giocatore può giocare in più di un ruolo.
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    00 07/01/2007 16:58
    Serie A, Siena sbanca Milano
    Siena vince a Milano e ritrova la vetta della classifica in compagnia della VidiVici Bologna

    Serie A, 14a giornata: Armani Jeans Milano-Montepaschi Siena 67-74


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    00 07/01/2007 21:05
    Serie A, risultati
    Ecco i risultati del pomeriggio della 14esima giornata della Serie A di basket

    Whirpool Varese-Lottomatica Roma 90-69

    Snaidero Udine-Eldo Napoli 97-80

    TDShop Livorno-Legea Scafati 79-83

    Premiata Montegranaro-Upea Capo d'Orlando 86-77

    Air Avellino-Pallacanestro Cantù 73-74


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    lella84
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    00 08/01/2007 16:22
    NBA, vittoria 900 per Phil Jackson
    Partita da record quella tra Los Angeles Lakers e Dallas Mavericks

    I padroni di casa si sono imposti 101-98 grazie ad un buon Kobe Bryant (26 punti) fermando la striscia vittoriosa di Dallas che era arrivata a 13 successi consecutivi. La festa, però, è tutta di Phil Jackson: il coach di LA ha centrato la 900esima vittoria in NBA.


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    lella84
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    00 09/01/2007 16:24
    NBA, i risultati
    Questi i risultati del Monday night di NBA

    Chicago-Houston 77-84

    Denver-Milwaukee 104-92

    NO/Oklahoma City -LA Clippers 90-100


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    norititta
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    00 10/01/2007 11:23
    Partenza positiva per la Virtus Bologna nella 2/a fase dell'Eurocup di basket: ha battuto 95-77 i francesi del Digione. Miglior marcatore per la squadra emiliana Michelori con 18 punti, per gli ospiti Lux con 26.
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    norititta
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    00 10/01/2007 11:24
    Nella 9/a giornata dell'Uleb Cup di basket, girone B, Snaidero Udine e' stata sconfitta in casa 91-93 dai lettoni del Ventspils. Miglior marcatore per i friulani Valters con 20 punti, per gli ospiti Johnson con 19. Per Udine si tratta della quarta sconfitta nel torneo.
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    lella84
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    00 11/01/2007 19:33
    NEW YORK, 11 gennaio 2007 - San Antonio passa a Denver, Houston supera i Lakers mentre Wade trascina gli Heat al successo a Seattle.

    Atlanta-NO/Oklahoma City 77-96
    Gli Hawks non ingranano nemmeno contro gli Hornets, tirano malissimo dal campo (33%) e subiscono così la loro 14° sconfitta nelle ultime 16 gare. Dal grigiore generale non si salva nemmeno Joe Johnson, il quale chiude con un brutto 6/24 al tiro.
    Atlanta: Childress 19 (4/6, 2/2). Rimbalzi: S. Williams 9. Assist: Iveay, Childress, Claxton, M. Williams 3.
    NO/Oklahoma City: Pargo 24 (6/10, 4/5), Butler 21, Brown 16. Rimbalzi: Chandler 9. Assist: Pargo 7.

    Washington-Chicago 113-103
    Questa volta a Gilbert Arenas bastano 20 punti. I comprimari di Washington, infatti, fanno in pieno il proprio dovere e rendono le cose più semplici alla stella dei Wizards che non deve strafare. I padroni di casa così battono i Bulls.
    Washington: Butler 26 (6/15, 0/2), Arenas 20, Jamison 18, Daniels 15. Rimbalzi: Butler 10. Assist: Butler 7.
    Chicago: Hinrich 33 (5/9, 6/12), Gordon 25, Nocioni 20. Rimbalzi: Wallace 16. Assist: Hinrich 9.

    Boston-Indiana 84-97
    Buona prova dei Pacers che grazie alla coppia Jermaine O’Neal-Jamaal Tinsley riescono ad avere la meglio sui Celtics, conquistando così il loro terzo successo consecutivo. Indiana mette il risultato in naftalina piazzando un parziale di 13-0 nell’ultimo quarto.
    Boston: Allen 19 (7/9, 0/3), Telfair 15. Rimbalzi: Jefferson 13. Assist: Telfair 7.
    Indiana: O’Neal 23 (10/21), Tinsley 17, Granger 16, Jackson, Jasikevicius 15. Rimbalzi: O’Neal 15. Assist: Tinsley 13.

    New York-Philadelphia 106-99
    Philadelphia, dopo aver ceduto Allen Iverson, si libera anche di Chris Webber. L’ex Fab Five e i 76ers, infatti, si accordano su un buyout che svincola il giocatore, il quale adesso potrebbe finire proprio ai Knicks. Philadelphia al Madison Square Garden lotta ma non riesce ad evitare la sua quarta sconfitta consecutiva.
    New York: Marbury 24 (3/4, 3/5), Curry 20, Richardson 19, Frye 17. Rimbalzi: Curry 10. Assist: Crawford, Marbury 6.
    Philadelphia: Dalembert 18 (8/12), Smith 16. Rimbalzi: Dalembert 8. Assist: Miller 5.

    Detroit-Charlotte 96-103
    I Bobcats regalano alla Nba la sorpresa della serata andando a vincere al Palace di Auburn Hills contro i Pistons. Charlotte scappa via nell’ultimo quarto e con un parziale di 11-1si aggiudica l’incontro.
    Detroit: Hamilton 23 (6/15), Prince 19, Murray 18. Rimbalzi: Maxiell 7. Assist: Hamilton 6.
    Charlotte: Felton 18 (5/12, 1/3), Carroll 17, Morrison 16. Rimbalzi: Okafor 10. Assist: Felton 7.

    Minnesota-Los Angeles Clippers 91-92
    I Clippers in questa stagione non stanno certo brillando in trasferta. Ma a Minneapolis la squadra di Mike Dunleavy conquista un successo importante grazie al canestro a cinque secondi dalla conclusione firmato da un ottimo Corey Maggette.
    Minnesota: Davis 24 (5/13, 4/7), Blount 21, Garnett 19. Rimbalzi: Garnett 17. Assist: Davis 7.
    Los Angeles Clippers: Maggette, Brand 21, Cassell 18. Rimbalzi: Maggette 8. Assist: Livingston 6.

    Dallas-Portland 99-74
    Nessun problema per i Mavericks che senza forzare più di tanto battono in tutta tranquillità i Blazers. Avery Johnson si permette perfino il lusso di far rifiatare il tedesco Dirk Nowitzki lasciandolo sul parquet solamente 26’.
    Dallas: Terry 20 (5/8, 3/4), Howard 17. Rimbalzi: Dampier 10. Assist: Nowitzki 5.
    Portland: Randolph 21 (8/12), Roy 15. Rimbalzi: Magloire, Webster, Aldridge, Roy 6. Assist: Udoka 3.

    Houston-Los Angeles Lakers 102-77
    Dikembe Mutombo mette a referto cinque stoppate e supera Kareem Abdul-Jabbar al secondo posto nella classifica di “block” in carriera (3.191 per Mutombo, 639 in meno del leader Hakeem Olajuwon). I Rockets, sempre privi di Yao Ming, non hanno bisogno di un Tracy McGrady stellare per avere la meglio sui Lakers.
    Houston: Howard 23 (10/20), Alston 20, Battier 17. Rimbalzi: Mutombo 19, Howard 11. Assist: McGrady 12.
    Los Angeles Lakers: Bryant 20 (6/15, 0/3). Rimbalzi: Bynum 11. Assist: Walton 6.

    Denver-San Antonio 83-92
    I Nuggets ritrovano JR Smith, al rientro dopo la squalifica per la celeberrima rissa del Garden, ma non riescono, nonostante la buona prova di Allen Iverson, a superare gli Spurs. San Antonio si affida a Tony Parker e a Tim Duncan e porta a casa il successo.
    Denver: Iverson 33 (15/25), Boykins 18. Rimbalzi: Camby 16. Assist: Iverson 6.
    San Antonio: Parker 26 (12/21), Duncan 19, Ginobili 16. Rimbalzi: Duncan 13. Assist: Parker 7.

    Seattle-Miami 103-107
    Dwyane Wade fa la differenza anche a Seattle e i campioni in carica possono sorridere. Il fenomeno di Miami nel primo tempo cerca i compagni poi nell’ultimo quarto cambia marcia, firma 14 dei suoi 29 punti negli ultimi otto minuti del match e trascina gli Heat al successo.
    Seattle: Allen 29 (8/18, 3/9), Wilcox 28, Collison 21. Rimbalzi: Wilcox 13. Assist: Watson 11.
    Miami: Wade 29 (8/16), Kapono 19. Rimbalzi: Haslem 10. Assist: Wade 13.

    Golden State-Orlando 76-91
    Uno straordinario Dwight Howard domina sotto canestro e i Magic hanno la meglio sui Warriors. Il lungo di Orlando realizza 30 punti (suo massimo in carriera) e cattura la bellezza di 25 rimbalzi, Orlando così conquista il suo quinto successo consecutivo.
    Golden State: Ellis 14 (6/10, 0/2). Rimbalzi: Biedrins 15. Assist: Davis 8.
    Orlando: Howard 30 (11/18), Bogans 16. Rimbalzi: Howard 25. Assist: Hill, Arroyo 5.

    www.gazzetta.it/Sport_Vari/Altri_Sport/BasketNBA/Primo_Piano/2007/01_Gennaio/11/nba...


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    00 13/01/2007 16:35
    Nba, Toronto piega i Boston Celtics 95 - 86 : Bargnani autore di 10 punti, 7 rimbalzi, 3 assist.
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    00 16/01/2007 17:43
    Nba: Toronto batte Philadelphia
    (ANSA) - NEW YORK, 16 GEN - Prestazione non brillante per Bargnani nel match di Nba vinto 104-86 da Toronto contro Philadelphia: solo 5 punti per il cestista romano. I risultati: Ny Knicks-Sacramento 102-97; Washington-Utah 114-111; Charlotte-Milwaukee 91-99; Philadelphia-Toronto 86-104; Atlanta-Boston 100-96; Chicago-San Antonio 99-87; New Jersey-Indiana 105-95; Detroit-Minnesota 90-94 (dts); Golden State-LA Clippers 108-93; Memphis-Phoenix 122-137; LA Lakers-Miami 124-118 (dts).
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    00 20/01/2007 17:51
    Scomparso Cecco Bianchi
    Francesco Bianchi, figura di spicco nel mondo del basket, è scomparso all'età di 80 anni

    Arbitro di valore assoluto, è stato poi dirigente e accompagnatore della Libertas Livorno che nel 1988-'89 arrivò a un soffio dallo scudetto nella finale con l'Olimpia Milano.

    Bianchi aveva interrotto la carriera arbitrale nel 1972 per limiti di età, dirigendo una semifinale alle Olimpiadi di Monaco.

    Nella sua carriera anche diverse edizioni di campionati europei, mondiali e più volte è stato il vincitore del Premio Martiradonna, l'Oscar degli arbitri italiani.
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    00 21/01/2007 16:15
    Serie A, Udine batte la Climamio
    Con una super prestazione dell'arco dei 3 punti la Snaidero batte Bologna

    Serie A, 16a giornata: Snaidero Udine-Climamio Bologna103-90


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    00 22/01/2007 17:38
    MILANO, 22 gennaio 2007 - Continua la marcia di Dallas e Phoenix, che sembrano inarrestabili. Tiene bene il passo San Antonio e arrivano segni di vita anche dai Portland Trail Blazers, trascinatio dal rookie Brandon Roy.

    Miami Heat-Dallas Mavericks 93-99
    Nella rivincita della scorsa finale per l’anello, i texani hanno ottenuto la 20ª vittoria nelle ultime 21 gare giocate. Più che presenti i soliti noti Josh Howard e Dirk Nowitzki, è stato grandissimo protagonista Jerry Stackhouse: per l’ex giocatore di Detroit 16 punti nell’ultimo quarto, giocato anche da Dwyane Wade nonostante una distorsione alla caviglia sinistra nel primo periodo. Proprio la superstar di casa, però, ha sbagliato la tripla del possibile pareggio a 5.8 secondi dalla fine. Il merito di Dallas è quello di aver sempre risposto ai tentativi degli Heat di cambiare l’inerzia del match, come quando ad inizio ultimo quarto con la tripla di Wade erano tornati sul -1 (75-76), ma un 7-0 targato Stackhouse ha rimesso a posto le cose.
    Miami: Wade 31 (11/17, 1/4), Williams 17, Haslem 15. Rimbalzi: Haslem 8. Assist: Wade 6.
    Dallas: Howard 25 (7/13, 2/5), Stackhouse 23, Nowitzki 22. Rimbalzi: Dampier e Nowitzki 11. Assist: Terry 11.
    Philadelphia 76ers-San Antonio Spurs 85-99
    Sconfitta numero 14 per Philly su 17 gare contro formazioni della Western Conference. Partita dominata dai texani nella prima metà, chiusa avanti 61-41, mentre solo all’inizio dell’ultimo quarto i padroni di casa riusciranno a tornare sotto la doppia cifra di svantaggio, grazie alle iniziative di Korver e Iguodala. Al 78-83 firmato dai liberi di Dalembert e da Andre Miller, San Antonio ha risposto con la tripla di Finley, riprendendosi il controllo del match. La rimonta dei 76ers si può spiegare anche con la prestazione a due facce di Tim Duncan : 14 con 6/13 nel primo tempo, nessun punto nella ripresa fino a 4'30" dalla fine.
    Philadelphia : Iguodala 20 (8/11, 0/3), Korver 13, Dalembert 12. Rimbalzi: Hunter 15, Dalembert 12. Assist: Miller 6.
    San Antonio : Barry 23 (3/3, 5/8), Duncan 17, Ginobili e Horry 12. Rimbalzi: Duncan 15. Assist: Parker 8.
    Phoenix Suns-Minnesota Timberwolves 131-102
    Un terzo quarto di fuoco per la formazione di Mike D’Antoni ha messo a sedere i T-Wolves, senza Kevin Garnett (sospeso per il pugno ad Antonio McDyess) e Ricky Davis. 46 punti segnati in 12 minuti che hanno spazzato via gli avversari (tenuti a 20 nel parziale), dopo una prima parte di gara in equilibrio. Protagonista assoluto della partita Shawn Marion, al season-high per quanto riguarda i rimbalzi, ma la coralità del gioco dei Suns (26 assist e solo 8 perse con 95 tiri tentati e il 56%) è stata davvero impressionante. A nulla sono valsi gli sforzi di Foye, Hassell e Hudson. Senza KG e Griffin, sotto i tabelloni Minnesota era ben poca cosa contro Stoudemire e Marion.
    Phoenix: Stoudemire 25 (11/14), Barbosa 20, Marion 17. Rimbalzi: Marion 20. Assist: Nash 11.
    Minnesota: Foye (4/11, 5/6), Hudson 22, Hassell 20. Rimbazi: Hassell 7. Assist: James 5.
    Portland Trail Blazers-Milwaukee Bucks 99-95
    La grande prestazione di Brandon Roy salva Portland dalla rimonta di Milwaukee, che sotto anche di 20 punti riesce a tornare in partita grazie al suo nuovo folletto Earl Boykins. Splendido nel finale il botta e risposta tra i due giocatori: il playmaker dei Bucks segna la tripla del -4 (88-84), e l’ex di turno Patterson porta gli ospiti anche a -3. Con 2’25 sul cronometro ecco Roy, da 3, per il 93-87, poi di nuovo col jumper dalla media per rispondere alla tripla di Boykins (98-93) e tenere l’inerzia dalla parte di quelli dell’Oregon. A chiudere i conti un tiro libero di Jarrett Jack, dopo il canestro dell’ex Benetton, Virtus e Livorno Charlie Bell. "L’anno scorso una gara così l’avremmo persa", ha detto Zach Randolph, alla 24ª doppia doppia.
    Portland: Roy 28 (8/12, 2/3), Randolph 19, Webster 15. Rimbalzi: Randolph 12. Assist: Rodriguez 6.
    Milwaukee: Boykins 28 (5/13, 3/6), Bell 23, Bogut 16. Rimbalzi: Ilyasova 9. Assist: Boykins 6.

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    00 25/01/2007 16:42
    Memphis a tutto Gasol
    NEW YORK, 25 gennaio 2007 - Serata all’insegna dei supplementari nella Nba. Ben quattro gare, infatti, si chiudono all’overtime. Phoenix, intanto, conquista a New York il suo 15° successo consecutivo.

    Cleveland-Philadelphia 115-118 d.2t.s.
    Imbarazzante sconfitta casalinga per i Cavaliers, che si fanno superare da Philadelphia, una squadra che in trasferta quest’anno ha perso 17 delle 20 partite disputate. I 76ers portano a casa il match grazie alla grande prova di Andre Iguodala, il quale firma otto dei suoi 34 punti (suo massimo in carriera) nel secondo supplementare.
    Cleveland: James 39 (11/18, 3/6), Hughes 26, Ilgauskas 23. Rimbalzi: Varejao, Ilgauskas, James 10. Assist: Varejao, Snow, James 5.
    Philadelphia: Iguodala 34 (8/14, 2/4), Dalembert 20, Carney 18. Rimbalzi: Dalembert 10. Assist: Iguodala 9.

    Indiana-Miami 96-94 d.t.s.
    Rientrano i pezzi da novanta ma Miami viene sconfitta a Indianapolis. Shaq torna sul parquet dopo aver saltato 35 gare e non lascia il segno (cinque punti in 14’), Dwyane Wade supera i problemi alla caviglia sinistra e dà il suo solito contributo ma Indiana recupera un passivo di 20 punti nel terzo quarto, trascina il match al supplementare e alla fine mette ko i campioni in carica.
    Indiana: Murphy 17 (7/10, 1/2), Granger 16. Rimbalzi: O’Neal 13, Murphy 12. Assist: Tinsley 5.
    Miami: Wade 32 (11/19, 1/3), Kapono 18. Rimbalzi: Haslem 15. Assist: Williams 9.

    Charlotte-Detroit 92-103
    Chris Webber mostra progressi e sembra trovarsi a proprio agio negli schemi offensivi di coach Saunders, i Pistons ricevono punti fondamentali da Rasheed Wallace nell’ultimo quarto e superano i Bobcats.
    Charlotte: Wallace 29 (9/20, 2/2), Felton, Okafor 17. Rimbalzi: Okafor 16, Wallace 11. Assist: Felton 8.
    Detroit: Hamilton 22 (9/14), Wallace 20, Webber 19. Rimbalzi: Webber 6. Assist: Billups 6.

    Boston-Atlanta 76-82
    Nemmeno un vantaggio di 15 punti all’intervallo permette ai Celtics di mettere fine alla loro imbarazzante striscia negativa. Boston, infatti, si fa rimontare da Atlanta e alla fine incassa così la sua nona sconfitta consecutiva.
    Boston: West 18 (5/12, 0/2), Perkins 15. Rimbalzi: Perkins 12, Jefferson 10. Assist: West 6.
    Atlanta: Johnson, Smith 21. Rimbalzi: Smith 11. Assist: Johnson 4.

    New York-Phoenix 107-112
    Ordinaria amministrazione per i Suns i quali, pur disputando un brutto primo tempo, alla fine conquistano senza faticare più di tanto il loro 15° successo consecutivo. Suona la carica il solito Steve Nash e sotto canestro nella ripresa domina un grande Amare Stoudemire. Per i Suns il bilancio stagionale è ora 34-8 e coach D'Antoni festeggia con la nomina a coach della Western Conference nella partita delle stelle, in programma a Las Vegas il 18 febbraio.
    New York: Crawford 29 (7/12, 3/10), Curry 25, Robinson, Lee 17. Rimbalzi: Lee 14. Assist: Crawford 11.
    Phoenix: Stoudemire 30 (9/14), Nash 22, Marion 20, Barbosa 15. Rimbalzi: Stoudemire 11, Marion 10. Assist: Nash 14.

    San Antonio-Houston 85-90
    Importante vittoria dei Rockets reduci da tre sconfitte consecutive. Houston, sempre priva di Yao Ming, si affida a Tracy McGrady e nonostante la grande performance di Tim Duncan riesce ad andare a vincere su un parquet non facile come quello di San Antonio.
    San Antonio: Duncan 37 (15/28), Ginobili 15. Rimbalzi: Duncan 10. Assist: Barry, Parker 6.
    Houston: McGrady 37 (13/22, 1/2), Alston 19. Rimbalzi: McGrady, Mutombo 8. Assist: Alston 7.

    Utah-Memphis 130-132 d.t.s.
    Memphis sorprende i Jazz a Salt Lake City giocando una grande pallacanestro. Pau Gasol mette a referto una tripla doppia mentre Eddie Jones diventa l’eroe della serata realizzando proprio allo scadere del supplementare il canestro che regala il successo ai Grizzlies.
    Utah: Boozer 39 (18/24), Okur 27, Kirilenko 18. Rimbalzi: Boozer 15, Kirilenko 12, Okur 11. Assist: Williams 21.
    Memphis: Atkins 29 (3/7, 6/10), Miller 21, Jones 19, Gasol 17. Rimbalzi: Gasol 13. Assist: Atkins 15, Gasol 12.

    Portland-Minnesota 101-98 d.t.s.
    Esordio poco memorabile per Randy Wittman il quale viene sconfitto dai Blazers nelle sua prima partita da head coach dei Timberwolves. Portland mette ko gli ospiti grazie ai liberi di Brandon Roy e Zach Randolph nelle battute finali del supplementare.
    Portland: Randolph 22 (9/22, 0/1), Rodriguez 18. Rimbalzi: Randolph 15. Assist: Jack 5.
    Minnesota: Garnett 31 (11/22, 0/1), Davis 23. Rimbalzi: Garnett 8. Assist: James 5.

    Sacramento-Milwaukee 114-106
    Ancora priva di quattro titolari, tra i quali il leader Michael Redd, Milwaukee prova a dare filo da torcere a Sacramento ma alla fine si deve arrendere incassando così la sua 10° sconfitta nelle ultime 11 gare.
    Sacramento: Artest 36 (13/19, 2/4), Martin 18. Rimbalzi: Thomas 9. Assist: Bibby, Miller 8.
    Milwaukee: Boykins 36 (8/11, 5/9), Patterson 21, Bell 18. Rimbalzi: Patterson 12. Assist: Boykins, Bell 5.

    Golden State-New Jersey 110-109
    Straordinario finale di gara per i Warriors che recuperano un passivo di 11 punti negli ultimi 4’30’’ della gara e conquistano il successo grazie al canestro dalla media distanza di Monta Ellis proprio allo scadere.
    Golden State: Harrington 29 (8/10, 2/4), Ellis 20, Davis 18. Rimbalzi: Barnes 10. Assist: Davis 10.
    New Jersey: Kidd 26 (4/6, 4/7), Carter 23, Williams 17, Moore 16. Rimbalzi: Kidd 10. Assist: Carter 13.

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    00 29/01/2007 19:36
    NEW YORK, 29 Gennaio 2007 - Phoenix vince anche a Cleveland, gli Spurs passano allo Staples Center contro i Lakers mentre Washington supera Boston.

    Cleveland-Phoenix 100-115
    I Suns non hanno nessuna intenzione di rallentare nemmeno al cospetto di sua maestà LeBron James e salgono così al 7° posto nelle striscie più lunghe di vittorie (anche se il record di Los Angeles, 33 vittorie tra il 1971 e il 1972, ancora ben lontano). La 17ª vittoria consecutiva arriva grazie ai soliti protagonisti. Steve Nash gioca alla grande (23 punti, 15 assist e nessun turnover) e se Phoenix tira con un eccellente 57% dal campo il merito principale e’ del suo playmaker che regala tiri comodi un po’ a tutti. Amare Stoudemire e Shawn Marion non sono da meno e Phoenix riesce addirittura a difendere con grande aggressività nell’ultimo quarto concedendo ai Cavaliers solamente 13 punti. Una prestazione davvero eccellente anche perché i padroni di casa almeno per tre quarti di gara giocano una pallacanestro più che buona. James, così, non può far altro che applaudire gli avversari. “In questo momento – sostiene il leader di Cleveland – i Suns sono davvero imbattibili”.
    Cleveland: James 30 (9/16, 3/6), Gooden 19, Marshall 15. Rimbalzi: Gooden 14. Assist: Gibson, James 5.
    Phoenix: Nash, Marion 23, Stoudemire 22, Barbosa 19, Bell 15. Rimbalzi: Marion 8. Assist: Nash 15.

    Los Angeles Lakers-San Antonio 94-96 d.t.s.
    Gli Spurs non giocano una grande partita, tirano malissimo (33.7% dal campo) ma riescono comunque a rimanere aggrappati ai Lakers ed arrivano al supplementare. Nell’overtime, poi, San Antonio si affida a Michael Finley il quale risponde realizzando a un secondo dalla sirena la tripla che mette ko la squadra di Los Angeles.
    Los Angeles Lakers: Bryant 31 (12/23, 1/2), Odom 18. Rimbalzi: Bynum 11, Odom 10. Assist: Bryant 7.
    San Antonio: Duncan, Ginobili 21, Parker 19, Finley 17. Rimbalzi: Duncan 14. Assist: Duncan 9.

    Milwaukee-New York 107-105
    L’infermeria di Milwaukee incomincia a svuotarsi e i Bucks, reduci da 11 sconfitte nelle ultime 12 partite, tornano alla vittoria. Rientra Mo Williams e in attacco fa sentire la sua presenza realizzando contro i Knicks punti fondamentali per il successo di Milwaukee.
    Milwaukee: Williams 30 (13/22, 0/4), Patterson 21, Bogut 18, Bell 16. Rimbalzi: Skinner 14. Assist: Williams 10.
    New York: Crawford 26 (6/14, 3/10), Lee 19, Curry, Marbury 15. Rimbalzi: Lee 14. Assist: Marbury 8.

    Boston-Washington 91-105
    Un buon secondo tempo basta e avanza ai Wizards a Boston. Washington gioca a corrente alternata fino all’intervallo poi nella ripresa cambia marcia e infligge ai sempre più deludenti Celtics la loro 11° sconfitta consecutiva.
    Boston: West 22 (6/12, 1/2), Gomes 20. Rimbalzi: Jefferson, Gomes 8. Assist: West 11.
    Washington: Jamison 34 (9/14, 4/8), Arenas 23, Butler 21. Rimbalzi: Butler 11. Assist: Jamison 7.

    Detroit-Indiana 95-87
    Il match Detroit-Indiana al Palace di Auburn Hills evoca alla Nba brutti ricordi, ma oramai quasi tutti i protagonisti della celeberrima rissa hanno cambiato casacca. La partita, così, scivola via senza il minimo problema. Chris Webber non delude e i Pistons riescono ad avere la meglio, regalando così al loro allenatore Flip Saunders il suo 500° successo da head coach nella Nba.
    Detroit: Hamilton 21 (6/18, 0/1), Wallace 20, Webber, Billups 17. Rimbalzi: Webber 13, McDyess 11. Assist: Billups 6.
    Indiana: O’Neal 26 (7/17), Tinsley 18. Rimbalzi: O’Neal 12, Murphy 10. Assist: Tinsley 7.

    Seattle-Los Angeles Clippers 76-98
    Nessun problema per i Clippers a Seattle. La squadra di Los Angeles chiude ogni discorso già nel terzo quarto e riesce a vincere con un margine di 22 punti nonostante ne segni, con le riserve in campo, solamente nove nell’ultimo periodo.
    Seattle: Allen 15 (4/7, 1/4). Rimbalzi: Petro 7. Assist: Watson 5.
    Los Angeles Clippers: Brand 22 (11/15), Cassell 21. Rimbalzi: Kaman 15. Assist: Cassell 7.


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    00 31/01/2007 19:42
    Serie A, Bulleri ai box per 20 giorni
    Il cestista dell'Armani Jeans Milano dovrà stare fermo per almeno tre settimane

    Sarà più lunga del previsto l'assenza di Massimo Bulleri e, per questo, l'Armani Jeans Milano ha messo sotto contratto per un mese Doremus Bennerman, playmaker dal passaporto svedese che in questa stagione ha disputato cinque partite con la maglia della Virtus Bologna.

    Bulleri, fermo da una ventina di giorni per una forte contusione al ginocchio sinistro, si è sottoposto a ulteriori esami medici che hanno evidenziato un problema al vasto mediale sinistro e dovrà rimanere a riposo altri venti giorni. Vista l'indisponibilità di Bulleri e la Coppa Italia ormai prossima, l'Armani ha deciso di firmare Bennermann che in Italia ha già vestito le maglie di Roma, Teramo e Cantù, prima della breve esperienza di quest'anno a Bologna.


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    00 10/02/2007 12:31
    Bargnani batte anche Bryant
    TORONTO (Canada), 10 febbraio 2007 - I Raptors portano a 27 il numero di vittorie stagionali e ringraziano Kobe Bryant, che fallendo il tiro che avrebbe portato all’overtime ha consegnato il successo agli avversari. Sul 95-92 per Toronto il fuoriclasse dei Lakers ha avuto in mano il pallone del possibile pareggio, ma il suo tiro scoccato da un metro fuori dall’arco dei tre punti è rimbalzato sul ferro permettendo a Bosh di catturare il rimbalzo e di siglare il successo con un tiro libero che manda tutti negli spogliatoi con il risultato finale di 96-92. "Di solito Bryant questi tiri li mette – ha commentato Bargnani nel dopo gara -. È più facile che vadano dentro piuttosto che fuori. Oggi ci è andata bene e siamo contenti. Nei primi due quarti non abbiamo attaccato molto bene, però la difesa andava bene".
    Infatti la difesa dei Raptors ha non soltanto limitato Bryant, tenuto a 4/12 nel primo quarto da Parker e Peterson con gli aiuti dei compagni di squadra, ma ha anche funzionato contro il resto dei Lakers (37.8% dal campo all’intervallo). Toronto fa più fatica a ingranare in attacco, dove sbaglia tiri facili ed è imprecisa dalla lunetta, come se risentisse di una certa tensione per una gara di grande richiamo. Per fortuna Parker è solido come sempre, anche in attacco, malgrado la difficile marcatura di Bryant. L’ex Maccabi insieme a Bosh, che continua a giocare da Mvp, consente ai Raptors di avere un minimo vantaggio a metà gara (43-40). Il terzo marcatore di Toronto dopo due quarti è Andrea Bargnani, che secondo Sam Mitchell "ha dato una grossa spinta alla squadra con il suo ingresso in campo, mettendo a segno alcuni tiri". Bargnani gioca 10 minuti a cavallo tra il primo e il secondo quarto segnando 8 punti con 2/2 da tre e 2/2 dalla lunetta (Bynum ferma con un fallo una sua conclusione in transizione) e sbagliando un tiro ravvicinato mentre è marcato dal piccolo Farmar. Nei 6' di gioco del terzo quarto, il Mago tira solo dalla lunga distanza approfittando della mano calda e infila ancora 2 triple su 3 tentativi. In difesa si mette in luce con una superba azione difensiva su Lamar Odon, che subisce la stoppata di Bargnani, recupera il pallone e viene di nuovo fermato ottimamente dal rookie, in collaborazione con Bosh. Toronto conduce di sette punti a tre quarti di gara (72-65).
    Nell’ultimo quarto, Toronto si porta a più dodici (82-70), ma subisce il ritorno dei Lakers, che si affidano a Bryant ed Evans, entrambi con 10 punti nell’ultimo periodo. Bargnani sbaglia un paio di passaggi e si sorprende quando gli viene fischiato un fallo offensivo per blocco in movimento (nel replay si vede che Farmar inciampa da solo). Mitchell sostituisce Bargnani con Garbajosa, puntando sullo spagnolo nei minuti finali. È Maurice Evans a far tremare i canadesi a 3’27 dal termine con la tripla del pareggio (86-86) che rende le battute finali un incubo per Toronto. Una palla rubata di Bryant gli consente di dare il primo vantaggio ai Lakers (88-90) nel secondo tempo. Una provvidenziale tripla di Peterson che riporta Toronto avanti di uno (93-92) e un decisivo rimbalzo di Anthony Parker dopo un tiro libero sbagliato di Bosh salvano i Raptors dalla sconfitta. Lo sforzo di Bryant non è completo perché spreca una grossa occasione con un tiro tutto sommato buono a un secondo dalla sirena. "Nell’ultimo quarto ho fatto qualche errore stupido - ha aggiunto Bargnani -. Mi danno dato un po’ fastidio le quattro palle perse, ma l’importante è che abbiamo vinto".

    Toronto Raptors: Bosh 29 punti (12/16) e 11 rimbalzi, Parker 18, Peterson 10. Bargnani 14 punti (0/2 da due, 4/5 da tre), 1 rimbalzo, 1 assist, 2 falli e 4 palle perse in 24’31 di gioco.
    Los Angeles Lakers: Bryant 25 punti (10/23), 9 rimbalzi e 5 assist, Evans 19, Parker 18, Odom 17 e 11 rimbalzi.

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    00 11/03/2007 19:55
    Il derby n° 99 è della Virtus
    BOLOGNA, 11 marzo 2007 - E' della VidiVici il derby numero 99 di Bologna: le V nere s'impongono in trasferta, nel PalaDozza tutto fortitudino, per 92-81. Un successo meritato, costruito nel primo tempo coi lampi di un Drejer rinato, le triple di Blizzard, oriundo da tenere presente in proiezione Europei, il lavoro nell'area di Giovannoni.
    La Virtus spinge forte in avvio portandosi sul 24-10 mentre i padroni di casa balbettano tiri, non riescono ad accendere le triple di Belinelli (zero trepunti al suo attivo) e non hanno nulla dall'ex Bluthenthal (zero punti). La difesa della Climamio è ai limiti della decenza, basta un palleggio alla VidiVici per entrare e predare il cuore dell'area biancoblù.
    All'intervallo sono 19 i punti da recuperare per la Fortitudo (48-29), nella ripresa subito gli ospiti scattano sul massimo vantaggio (29-50) ma poi perdono lentamente il filo del gioco contro gli assalti all'arma bianca di Belinelli che alimenta il suo bottino a colpi di tiri liberi. Le folate di Edney, dominatore dello spento Best, il risveglio di Mancinelli e lo stoicismo di Thomas, tornato in campo con una maschera per proteggere il naso fratturato, lanciano il recupero della Fortitudo che arriva sul - 2 (71-73) al 33' ma poi il grandioso Blizzard (sei triple in totale) e la freddezza di Ilievski e Vukcevic, che con la tripla dell' 81-88 chiude il conto, respingono gli ultimi attacchi della Fortitudo che adesso vede davvero le streghe col rischio concreto di completare il Grande Flop stagionale: dopo avere mancato F8 di coppa Italia e Top16 di Eurolega, anche i playoff sono quasi sfumati e in questo contesto diventa calda la panca di coach Ataman.
    Così patròn Martinelli dovrà decidersi a vendere o a cambiare tanto, mentre il collega Sabatini salta di gioia: le sue provocazioni hanno svegliato la Virtus in crisi, poi sono arrivate tre vittorie di fila importantissime che tengono i bianconeri in corsa nella Fiba Cup e sempre secondi in campionato.
    Climamio: Edney 23, Belinelli 21, Thomas 15, Mancinelli 12.
    VidiVici: Drejer 24, Blizzard 22, Ilievski 12, Giovannoni 11, Vukcevic 10.
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    00 31/03/2007 18:09
    NEW YORK, 31 marzo 2007 - Toronto passa a Washington, Dallas supera a fatica New York, mentre ai Lakers non bastano i 53 punti di Kobe Bryant per avere la meglio sui Rockets.
    Washington-Toronto 118-123 d.t.s.
    Toronto, pur priva di Andrea Bargnani e Jorge Garbajosa, vince in maniera incredibile a Washington. Sotto di tre punti Morris Peterson, entrato sul parquet per la prima volta in tutto l’incontro solamente qualche secondo prima, proprio allo scadere trova una tripla da cinema da distanza siderale che trascina il match al supplementare. Nell’overtime sale in cattedra Chris Bosh, e Toronto riesce così a porta a casa un insperato successo. Washington: Arenas 34 (8/18, 3/11), Stevenson 19, Butler 17, Jamison 16. Rimbalzi: Stevenson, Jamison 10. Assist: Arenas 7.
    Toronto: Bosh 37 (15/24), Ford 23, Dixon 17, Graham 16. Rimbalzi: Bosh 14, Graham 12. Assist: Calderon 8.
    Los Angeles Lakers-Houston 104-107 d.t.s.
    Kobe Bryant dopo la battuta d’arresto contro Memphis si esalta contro Tracy McGrady e i Rockets e mette a referto 53 punti prendendosi ben 44 tiri dal campo. I Lakers però non riescono a superare Houston. Dopo un ottimo primo tempo (25 punti) Kobe forza troppo nel terzo quarto, ma quando i Lakers hanno disperatamente bisogno dei suoi punti negli ultimi minuti del match lui come al solito risponde presente. Il fenomeno di LA, aiutato anche dagli arbitri che diventano fiscalissimi sui contatti dei difensori texani, con i Rockets a +12 negli ultimi quattro minuti si carica sulle spalle l’attacco dei Lakers e trascina la sua truppa all’overtime trovando la straordinaria tripla del 95 pari a 11’" dalla fine dei tempi regolamentari. Nel supplementare però Bryant, con i Rockets avanti di un punto, a 16’" dalla fine commette una clamorosa infrazione di passi. Rafer Alston firma due liberi e allo scadere al solito Bryant non riesce il miracolo dalla lunga distanza.
    Los Angeles Lakers: Bryant 53 (16/35, 3/9), Odom 16, Brown 15. Rimbalzi: Odom 17. Assist: Odom, Parker 4.
    Houston: Yao Ming 39 (11/18), McGrady 30, Alston 19. Rimbalzi: Hayes 14, Yao Ming 11. Assist: McGrady 10
    Philadelphia-Boston 88-82
    Senza il loro leader Paul Pierce i Celtics riescono comunque a spaventare i 76ers, ma alla fine devono alzare bandiera bianca. Boston recupera un passivo di 15 punti nel secondo tempo ma nel finale i canestri di Kyle Korver permettono a Philadelphia di conquistare il successo.
    Philadelphia: Korver 26 (4/10, 4/5), Iguodala 23. Rimbalzi: Dalembert 13. Assist: Iguodala 12.
    Boston: Jefferson 20 (7/17), West 16. Rimbalzi: Jefferson, Perkins 8. Assist: West 6.
    Charlotte-Milwaukee 97-81
    Considerate le sue recenti performance forse lo staff tecnico di Charlotte adesso si sta pentendo per non aver praticamente mai utilizzato Walter Herrmann nella prima parte della stagione. L’argentino gioca alla grande anche contro Milwaukee e chiude con 23 punti, suo massimo in carriera nella Nba.
    Charlotte: Wallace 24 (6/20), Herrmann 23. Rimbalzi: Wallace 13, Okafor 12. Assist: Felton 11.
    Milwaukee: Patterson 14 (6/9, 0/1). Rimbalzi: Skinner 9. Assist: Boykins 5.
    Minnesota-Miami 77-92
    I campioni in carica battono i Timberwolves a Minneapolis e, grazie alla contemporanea sconfitta casalinga dei Wizards, si riportano in testa alla Southeast Division. Ottima la prova di Udonis Haslem.
    Minnesota: Garnett 22 (9/16), Blount 18. Rimbalzi: Garnett 20. Assist: James, Foye 4.
    Miami: Haslem 19 (9/12), Jones 18, Posey 16, O’Neal, Williams 15. Rimbalzi: Haslem 14. Assist: Williams 10.
    San Antonio-Utah 102-93
    Sesto successo consecutivo per i caldissimi Spurs che contro i Jazz non solo difendono, come al solito, con grande aggressività, ma trovano anche ottimi tiri in attacco e chiudono con un buon 52% dal campo. La panchina di San Antonio poi produce ben 50 punti contro i 10 messi a referto dalle riserve di Utah.
    San Antonio: Ginobili 25 (9/12, 1/4), Parker 23, Duncan 20. Rimbalzi: Duncan 14. Assist: Parker 11.
    Utah: Williams 23 (7/12, 1/4), Boozer 18, Okur 16, Fisher 15. Rimbalzi: Okur 11, Boozer 10. Assist: Williams 5.
    Detroit-New Jersey 110-105
    I Nets tengono testa ai Pistons, ma non riescono a limitare la truppa di Flip Saunders nel finale. Detroit gioca bene solamente a sprazzi. Chauncey Billups dimentica i suoi recenti problemi offensivi disputando una grande partita e nell’ultimo quarto anche le la panchina di Detroit produce punti fondamentali.
    Detroit: Billups 32 (3/8, 4/9), Wallace 22, McDyess 18, Prince 15. Rimbalzi: Prince 8. Assist: Billups 14.
    New Jersey: Carter 27 (5/17, 4/8), Boone 17, Moore 16. Rimbalzi: Kidd 8. Assist: Kidd 9.
    Dallas-New York 105-103
    I Mavericks devono sudare le fatidiche sette camicie per avere ragione dei Knicks e conquistare il loro 61° successo della stagione, stabilendo così un nuovo record per la franchigia texana. New York però vende cara la pelle grazie alle prodezze di uno Stephon Marbury in serata di grazia. Starbury realizza 43 punti ma si fa stoppare da Josh Howard proprio allo scadere la conclusione che avrebbe trascinato il match al supplementare. Solita performance da Mvp, invece, per il tedesco Dirk Nowitzki.
    Dallas: Nowitzki 30 (8/17, 2/4), Howard 20, Stackhouse 19. Rimbalzi: Dampier 10. Assist: Stackhouse, Harris 6.
    New York: Marbury 43 (9/17, 5/12), Curry 17, Robinson 15. Rimbalzi: James 7. Assist: Marbury, Collins 3.
    Orlando-Indiana 95-87
    Orlando conquista un successo importante in prospettiva playoff contro un avversario diretto come Indiana. I sempre più deludenti Pacers non riescono a limitare un ottimo Grant Hill, il quale realizza 11 dei suoi 22 punti nell’ultimo quarto, e incassano così la loro 17° sconfitta nelle ultime 19 gare.
    Orlando: Hill 22 (4/10), Ariza 17. Rimbalzi: Battie 10. Assist: Turkoglu 4. Indiana: Tinsley 27 (8/19, 0/1). Rimbalzi: Tinsley 10. Assist: Tinsley 3.
    Phoenix-Denver 125-108
    Dopo un primo quarto davvero deludente i Suns tornano a giocare la loro pallacanestro, recuperano un passivo di 18 punti e vincono in scioltezza. Il solito Steve Nash suona la carica, mentre Shawn Marion gioca una delle sue migliori partite della stagione.
    Phoenix: Marion 33 (12/14, 1/3), Bell, Barbosa 19, Nash 18. Rimbalzi: Thomas 10. Assist: Nash 11.
    Denver: Anthony 32 (12/21, 1/3), Iverson 26, Nene 18. Rimbalzi: Camby 13, Anthony 10. Assist: Anthony 5.
    Seattle-Memphis 120-93
    I Sonics mettono subito le cose in chiaro segnando ben 40 punti nel primo quarto. La squadra di casa tira con un eccellente 69% dal campo nel primo tempo, poi controlla la ripresa senza nessun problema.
    Seattle: Petro, Collison 22, Lewis 21, Wilkins 16. Rimbalzi: Collison 12. Assist: Ridnour 12.
    Memphis: Warrick 26 (10/13), Kinsey 20, Gasol 16. Rimbalzi: Warrick 11. Assist: Harrington 7.
    Sacramento-Los Angeles Clippers 101-105
    I Clippers mettono sei giocatori a referto in doppia cifra e centrano un successo molto importante sul difficile parquet di Sacramento. Decisive le triple della coppia Cuttino Mobley-Tim Thomas.
    Sacramento: Artest 29 (7/14, 3/5), Martin 23, Bibby 16. Rimbalzi: Miller 9. Assist: Bibby 4.
    Los Angeles Clippers: Mobley 26 (5/14, 4/6), Maggette 19, Hart, Thomas 16. Rimbalzi: Kaman 12. Assist: Hart 7.
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    00 07/04/2007 16:38
    Bulleri sorpresa di Pasqua
    MILANO, 7 aprile 2007 - Una gran bella Pasqua per l'Armani Jeans Milano, con questa vittoria per 88-76 sulla VidiVici Bologna mantiene il secondo posto in classifica e ribalta il -10 dell'andata, ponendosi in una posizine di forza nell'ottica del doppio confronto. MVP della partita un Massimo Bulleri determinante, uscendo dalla panchina, con le sue penetrazioni e le sue giocate in uno contro uno che hanno costretto la difesa bianconera a una miriade di falli (41 a 24 il computo totale dei tiri liberi tentati per l'AJ), che il "Bullo" ha saputo capitalizzare con uno splendido 11/12 dalla lunetta.

    LA GARA Parte nettamente meglio Milano, che trova giocate in transizione e soprattutto viene sospinta da un Travis Watson da 5 rimbalzi offensivi sui primi tiri tentati della sua squadra. Dopo un 2+1 di Gallinari e i canestri di Green e Garris, Markovski è costretto al primo time-out sul 14-6, quando Christian Drejer ha già speso 2 fali e viene richiamato in panchina. Il vantaggio milanese arriverà anche sul +11 (24-13), ma Vlado Ilievski, colpevolmente libero su una rimessa allo scadere, riporta i suoi a -6 al 10' e in generale punisce con le triple una difesa di casa poco attenta sui tiratori e in sofferenza sui pick and roll centrali. Quando poi Djordjevic richiama in panchina Watson e propone Schultze e Davison come lunghi, non c'è più l'appoggio in post basso e si perde la fluidità. Ne approfitta Bologna per rimettersi toalmente in partita, e con la tripla di Grant (non benissimo la sua prima) va sul - 2 (41-39). Nella ripresa due squadre stanche e la partita diventa confusionaria: la VidiVici comanda ora l'inerzia, ma sbaglia troppo in attacco sulle dormite della difesa AJ, e non va mai oltre il +3 (53-56). Reagisce Milano, esplode Bulleri: 6 punti consecutivi nell'8-0 che chiude il terzo quarto per Milano, torna in panchina tra gli applausi di un pubblico finalmente coinvolto. Bologna è solo Vukcevic e Ilievski, Best in attacco manca e Gallinari, dall'altra parte, se non sul tabellino si fa notare per gli splendidi aiuti con cui colleziona gli sfondamenti dei virtussini, che sprecano munizioni preziosissime, e non segna per oltre 4'. Calabria spezza la gara con la tripla del 71-67, poi Bulleri e Green, che schiaccia dopo l'intercetto, danno il +10 ai biancorossi, che diventa +13 a 40" dalla fine con la tripla di un Kiwane Garris a corrente alternata, ma netto vincitore del duello con Best. Nel finale Milano controlla molto bene e si tiene stretti i due punti e ora anche il vantaggio in caso di parità contro la VidiVici.
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    00 09/04/2007 12:59
    Toronto ci ha preso gusto
    TORONTO (Canada), 9 aprile 2007 - Adesso i Raptors cominciano a prenderci gusto e, freschi vincitori dell’Atlantic Division per la prima volta nella storia della franchigia, hanno confermato davanti al pubblico di casa tutto esaurito di non volersi accontentare. Contro i Chicago Bulls, squadra storicamente ostica per Toronto, un grandissimo Anthony Parker conduce a un netto successo (103-89) i Raptors disputando una gara da incorniciare.

    LA GARA - Nel primo tempo Toronto soffre la difesa aggressiva di Chicago e si deve sudare ogni punto. Gli ospiti si preoccupano principalmente di fermare Chris Bosh, e all’inizio la strategia sembra funzionare, anche se alla fine Bosh firmerà 22 punti, di cui 12 dalla lunetta. I Bulls concedono solo il 36.6% agli avversari, e all’intervallo conducono 50-46. La gara è molto fisica, e nel secondo quarto gli arbitri decidono di punire con l’espulsione Mo Peterson dopo un fallo duro su un layup di Ben Gordon in contropiede solitario. È la partita giusta per far emergere la forza e l’atletismo di Joey Graham, giocatore da cui non sai mai cosa aspettarti. Stavolta l’ala dei Raptors risulta uno dei protagonisti del successo con 19 punti, grande presenza a rimbalzo e una difesa fisica su Luol Deng, limitato a soli 13 punti. L’attacco di Chicago è interamente sulle spalle di Ben Gordon, mentre Hinrich delude (4/16 al tiro). L’incontro si decide nel terzo quarto quando sale in cattedra Parker, che inizia a colpire dall’angolo. Toronto va sotto di undici nei primi due minuti del secondo tempo, ma ha il merito di restare compatta e di reagire alzando il ritmo e rispondendo colpo su colpo all’avversario. Con i canestri di Parker e Graham la gara è ripresa in mano dai Raptors, che con una tripla impossibile di Juan Dixon sulla sirena si portano avanti di dieci punti mentre Bosh e Ford sono in panchina a riposare. Il quintetto guidato da Calderon non perde colpi nell’ultima frazione. Anthony Parker continua con il festival delle triple e trova in Juan Dixon un ottimo alleato in attacco. La serata magica di Parker finisce con 27 punti e record in carriera Nba per l’ex Maccabi. Nemmeno la difesa a zona di Chicago riesce a fermare Toronto, che gioca con grande intensità e sicurezza al tiro ottenendo una vittoria entusiasmante per l’ambiente contro una squadra che potrebbe ritrovarsi di fronte nei playoff. Grazie alla contemporanea sconfitta di Miami (42-35) contro Charlotte, i Raptors (44-33) hanno fatto un passo avanti verso il prossimo obiettivo, la conquista del terzo posto nella griglia dei playoff, ma anche Chicago (46-32) è da tenere d’occhio, in seconda posizione.

    BARGNANI - Per Andrea Bargnani continua il conto alla rovescia verso il ritorno sul parquet. Sabato scorso il rookie ha disputato il primo allenamento con la squadra e una seduta di tiro individuale. Se tutto va bene, il Mago dovrebbe riuscire a disputare le ultime quattro gare di regular season, la prima delle quali venerdì sera contro Detroit.
    Toronto: Parker 27 punti (6/10 da tre), Bosh 22, Graham 19, Dixon 17. Rimbalzi Bosh 11. Assist Calderon 8.
    Chicago: Gordon 27 punti e 6 assist, Deng 13, Brown 9, Sefolosha 7. Rimbalzi Deng e Gordon 7. Assist Gordon e Hinrich 6.
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    00 13/04/2007 21:19
    GIRONA, 14 aprile 2007 - Sfuma all’ultimo secondo la finale di Fiba Cup per la Virtus, che sulla sirena trova il ferro con il tiro di Blizzard, lasciando all’Azovmash (73-74) il passaggio all’ultimo atto. Partita persa, poi riaperta, poi di nuovo smarrita beffardamente nel finale punto a punto dopo aver meritato anche il successo per il basket offerto nel secondo tempo. Prima no, perché la Virtus era partita col grave handicap di una partenza lentissima, messa sotto 3-12 già dopo 3'. Nelle vorticose rotazioni di Markovski gli unici che giovano un po’ di più alla causa sono Vukcevic (12-16 al 6’) e Crosariol, ma sull’asse Liadellis-Lishchuk-Powell (tutti in doppia cifra all’intervallo) l’Azovmash vola con il 13-0 che lo lancia 12-29 al 9’. La difesa Virtus non argina mai la furia ucraina, che tocca il 20-38 già al 13’ con un Liadellis che va al riposo con 16 punti nel carniere. Il temperamento di Di Bella e Michelori, gli ultimi a uscire dalla panchina, tampona l’emorragia ma produce al massimo un rientro sul 33-45 che prima dell’intervallo non inverte la tendenza. Lo fa invece la difesa Virtus quando comincia a mordere, innanzi tutto concedendo solo un canestro dal campo in 6’ a cavallo dell’intervallo a un Azovmash fin lì dilagante, costruendoci su il 14-5 che a dopo il riposo vale il 43-50 al 23’. Gli ucraini sono tenuti a soli 8 punti nel terzo periodo, e quando si accende anche Best la Virtus tocca il 50-55 al 27’, pronta al riaggancio, che avviene cinque minuti dopo a quota 60 su una tripla in transizione di Blizzard, con Mariupol inerme di fronte alla trance bolognese. Di qui alla fine è un testa a testa in cui prima Liadellis e poi Bajramovic fanno male, ma non riescono a staccare le V nere. Sul 73-74 però Blizzard prima perde palla a 33” dalla fine per un malinteso con Drejer, poi ha in mano l’ultimo tiro, che però finisce sul ferro: in finale ci va l’Azovmash.
    Azovmash: Liadellis 24; Powell 16; Lishchuk 11.
    Virtus: Best 14, Michelori 12, Blizzard 11.
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    00 15/04/2007 18:04
    ROMA, 15 aprile 2007 - La Lottomatica Roma batte 70-68 la Fortitudo e infila la nona vittoria di fila, superando dunque il precedente record che apparteneva alla Virtus di Attilio Caja stabilito nella stagione 2001-02. Una partita vibrante che si è accesa col trascorrere dei minuti, dopo che Roma con un primo quarto stratosferico aveva dato l'impressione di fare un sol boccone della Fortitudo alla quarta sconfitta nelle ultime 5 partite.
    Pronti via e l'atteggiamento di Roma è quello di una belva ferita. Funziona tutto alla prefezione alla squadra di Repesa che vola 27-10 con Bodiroga il solito fine esecutore e Lorbek che gioca di sostanza. La Fortitudo non riesce a riannodare i fili, a inizio di secondo quarto con Belinelli e Moiso piazza un parziale di 9-0 per il -7 (27-20). Tanto basta a Roma per dare un'accelerata e risalire a +14 (44-30) alla sirena del primo tempo. Nella ripresa è un'altra partita. Bologna serra la difesa, sporca i tiri a Roma, non la fa correre e Edney, uno degli ex di turno, l'altro era Moiso, con Cavaliero riporta la sua squadra in partita. Il sorpasso a -8'20" dalla fine con un canestro di Moiso 56-58. E' qui però che Roma dimostra di aver acquisito quel carattere da grande che non si scioglie alla prima difficoltà, come d'altronde è Bologna quando era sotto di 17. La partita è punto a punto, Belinelli a 2' dalla fine mette una delle sue classiche triple per il -3 (68-65), poi Mancinelli per il -1 68-67 sbagliando il canestro aggiunto del pareggio. Ci prova ancora Beli dalla lunga distanza, sbaglia e Lorbek dall'altra parte non perdona dalla lunetta per il 70-67. Edney a 5" dalla sirena mette dentro il primo libero, sbaglia appositamente il secondo, prende il rimbalzo Thomas, che scarica ancora a Edney mentre suona la sirena.
    Lottomatica: Lorbek 22 punti; Bodiroga 1; Hawkins 13.
    Fortitudo: Belinelli 14 punti; Moiso 12; Thomas 10.
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    00 22/04/2007 21:07
    MILANO, 22 aprile 2007 - Il 30° turno di A, dopo l'anticipo vinto dalla VidiVici Bologna, ha registrato le vittorie di Biella (a mezzogiorno), Milano, Reggio Emilia, Avellino, Varese, Climamio Bologna e Udine. Alle 20.30 il ppsticipo Siena-Treviso.
    Angelico Biella-Lottomatica Roma 75-71

    Mezzogiorno di basket di quelli da ricordare a Biella, dove l’Angelico riprende la marcia verso i playoff, battendo in un palpitante fotofinish la seconda della classe. Grande intensità, belle giocate, magari non accompagnate da grandi percentuali al tiro, anche perché la fatica degli impegni ravvicinati si fa sentire. Nei primi due quarti è Roma a condurre nel punteggio, ma senza riuscire a scappare via. L’Angelico sorpassa con la tripla di Roller del 30-28 e sempre una tripla di Daniels manda tutti negli spogliatoi sul 40-39. Nel mezzo una notevole prestazione di Paolo Barlera che costringe la difesa romana a caricarsi di falli. Si riparte ed è Lorbek a salire in cattedra, impedendo all’Angelico di correre via. Due triple di Daniels e Gaines, però, danno il via alla fuga biellese (59-53 al 30’). Repesa mischia le carte e le guardie, non certo in giornata, e quasi ricuce lo strappo fino al 63-62. Time out di Bechi e Biella riparte di nuovo, ma senza scappare. Il finale è in mano biellese, ma qualche licenza poetica di troppo riavvicina i romani che col fallo sistematico approfittano di uno 0/4 piemontese. Sul 74-70 a 4” dalla sirena Stefansson segna il primo libero e sbaglia apposta il secondo nella speranza di rimbalzo e canestro pesante. Ad arpionare il rimbalzo, però, ci pensa il miglior in campo Erik Daniels, che poi segna il libero della sospirata vittoria.
    Biella: Daniels 15, Gaines 12, Cotani 8, Porta 8
    Roma: Bodiroga 17, Chatman 13, Lorbek 10
    Armani Jeans Milano-Upea Capo d'Orlando 92-72
    di Pietro Scibetta
    Tutto facile per Milano su Capo d'Orlando, ma il successo lascia in dote l'infortunio al ginocchio sinistro a Danilo Gallinari, che non è più entrato dopo un primo quarto dove ha retto da solo l'attacco biancorosso. Djordjevic già doveva rinunciare all'infortunato Watson (adduttore), e propone in quintetto Blair e Schultze. Per un quarto e mezzo c'è partita: alla buona partenza milanese (9-3 con 5 di Schultze), i siciliani rispondono con buone iniziative a bucare la difesa sul pick and roll milanese (11-11 con due schiacciate di Francis). Gallinari si guadagna liberi su liberi, incontenibile in uno contro uno, e segna 7 punti in fila per ridare fiato a Milano (20-16), nonostante il positivo ingresso di Gioulekas. Il Gallo esce al 9' e non rientra più, con già 13 punti con il 100% dal campo e dalla lunetta. Alvin Young ispira il ritorno fino a -2 dell'Upea (25-23 a 8'59 dall'intervallo), ma sono le ultime cartucce siciliane. L'attacco di Perdichizzi implode contro la zona milanese, che la punisce a suon di contropiede e con un Calabria ispiratissimo (39-25 a 3'32). L'Armani dispone come vuole dell'avversario, troppo fermo sulle gambe: ancora Calabria da 3 e poi dalla lunetta fissa il 53-36 dell'intervallo, e ricomincia subito con la tripla del +20 nel terzo quarto. La difesa ospite è inesistente, Milano segna come vuole da due punti, soprattutto alzando il ritmo con lanci stile football, e tocca il +28 con Blair a 4'15 dalla fine del terzo quarto. Da lì in poi è solo accademia, il PalaLido applaude convinto e Milano, che finisce con i tre giovani in campo e aggancia Roma.
    Milano: Calabria 16, Davison 15, Gallinari 13, Schultze 13
    Capo d'Orlando: Wells 18, Young 15, Gioulekas 13
    Bipop Reggio Emilia-Tisettanta Cantù 84-70
    di Daniele Barilli
    La Bipop doma anche Cantù e conquista la quinta vittoria consecutiva (l’ultima volta in cui i reggiani avevano conquistato 5 successi di fila in serie A era stato nel 1989) riportandosi in piena lotta per la salvezza. Una Bipop che, dopo un inizio sofferto, la Tisettanta, con un ottimo Shaw, ha condotto per tutto il primo quarto (16-21), ha preso in mano le redini del match con l’ingresso sul parquet di Luis Flores. Sette punti consecutivi del dominicano davano l’avvio a un break di 11-0 per la squadra di Menetti che saliva al +6 (29-23) e, da quel momento, restava sempre al comando tranne all’inizio di ripresa quando gli ospiti guadagnavano un effimero vantaggio (41-42). Lamma e il solito Flores riaccendevano l’attacco biancorosso e la Bipop saliva fino al più 12 (60-48). Cantù non si arrendeva, risaliva fino al meno 1 (64-63) grazie a McGrath e Jones, ma lì era prima Minard quindi l’ex dal dente avvelenato Davide Lamma a fare la differenza e a spingere la Bipop alla 5ª affermazione consecutiva.
    Reggio Emilia: Flores 19, Minard 14, Ortner 11, Violette 11
    Cantù: Shaw 16, Mazzarino 15, McGrath 10, Wilson 10
    Air Avellino-Premiata Montegranaro 87-70
    di Luigi Zappella
    Un’Air Avellino in grande forma travolge Montegranaro continuando la corsa verso la salvezza. Ancora una volta il cannoniere Curry ha fatto la differenza insieme a Radulovic, Jamison e Strong. Avellino parte in quarta e Radulovic ispira il primo vantaggio (21-10) al 6’, allungando fino al 26-15 dell’8’. Poi in due minuti parziale ospite di 8-0 e prima frazione che si chiude sul 26-23. I marchigiani operano il soprasso al 13’ con Maresca (29-30), ma Avellino con un parzialone di 14-3 va al riposo sul 43-33. Gli irpini partono forte anche nella terza frazione e con un parziale di 12-2 salgono a +20 (55-35 ) al 24’, arrivando fino a +21 del 28’ con Strong (60-39). Un 10-2 ospite chiude sul 62-47 la terza frazione. Nell’ultimo periodo Montegranaro isucchia lo svantaggio fino al 70-58 del 33’, poi paga lo scotto andando sotto fino a 22 punti (80-58).
    Avellino: Curry 20 Radulovic 16, Strong 16
    Montegranaro: Amoroso 16, Nikagbatse 12, Thomas 10
    Whirlpool Varese-Legea Scafati 84-74
    di Antonio Franzi
    Un’ottima prova balistica dello sloveno Capin (6/6 nelle triple e 6 rimbalzi) caccia fuori dai guai Varese che blocca a quota 4 la striscia di sconfitte consecutive per superare la diretta avversaria Scafati guidata dalla stella Apodaca (29 punti nei primi 20’ con 11/13 al tiro e 34 di valutazione) e ritrovare qualche speranza playoff. Nel momento del massimo vantaggio della neopromossa campana (49-55 al 26') la svolta è giunta con una difesa che si è fatta straordinaria da parte di Keys: con lui Magnano ha finalmente trovato l’uomo capace di annullare Apodaca. Mentre anche Carter (7 rimbalzi) riscaldava la mano, Capin incominciava a martellare il canestro avversario fino al canestro del +2 del 33' (66-64). Uno sprazzo di Nolan, comunque negativo al tiro (3/13 da 2), non bastava agli uomini di Alibegovic per riprendere una Whirlpool capace di allungare il margine utile fino al +10 che vale anche il sorpasso nel confronto canestri.
    Varese: Capin 24, Carter 17, Galanda 13
    Scafati: Apodaca 36, Nolan 15, Lauwers 8, Salvi 8
    Siviglia Teramo-Climamio Bologna 73-84
    di Malì Pomilio
    La Fortitudo parte subito forte al Palascapriano mentre Teramo è bloccata dalla tensione e dall’assenza di Grundy: 7-14 dopo 7’ con la Climamio padrona dei tabelloni, e Teramo che fatica a trovare il canestro, il primo da 3 arriva solo a 17’’ dal primo intervallo con Miller. Alla ripresa la Siviglia cambia atteggiamento sale l’intensità in difesa, e la partita cambia volto: Brown porta per la prima volta Teramo in vantaggio 33-30. Una folata di Cavaliero produce 8 punti consecutivi e la partita si mette sul filo dell’equilibrio, 41-44 al riposo. Il terzo periodo è tutto fortitudino: la Siviglia s’imballa, subisce un parziale di 13-0, e solo il rientro in campo e sotto i tabelloni di Bernard la scuote. Ma è troppo poco. Ci prova ancora a inizio ultimo quarto con Woodward e Brown, ma Norris prende in mano la Fortitudo con 6 punti consecutivi e con la collaborazione di Cavaliero chiude definitivamente la partita.
    Teramo: Janicenoks 13, Woodward 13, Brown 11, Poeta 11
    Bologna: Cavaliero 13, Norris 11, Jurak 9
    Snaidero Udine-TDShop.it Livorno 91-77
    di Marco Ballico
    La Snaidero trova due punti preziosi in chiave salvezza regolando senza eccessivi problemi, eccetto un passaggio a voto a metà dll'ultimo quarto, il fanalino di coda Livorno. La vittoria arancione porta la firma, su tutti, di Jerome Allen e Mike Penberthy (7/9 da tre). Ai friulani è bastato poco per spezzare l'equilibrio in campo. Sono stati sufficienti due triple di Penberthy e una spettacolare penetrazione di Allen per scavare il +10 friulano al 9' (22-12), su una formazione toscana priva di Mc Pherson e con evidenti problemi in regia. Nel secondo quarto, la Tdshop.it si è momentaneamente riavvicinata ai padroni di casa grazie alle triple di Daniels e Kickert (26-22 al 13'), per poi essere ricacciata a distanza di sicurezza da Antonutti, Penberthy e Allen (41-29 al 18'). Nel finale di tempo Udine ha allungato ulteriormente con la quarta tripla di Penberthy (46-32 al 19'). Dopo l'intervallo, la guardia californiana ha piazzato, nel giro di un minuto, altre due conclusioni dai 6.25 m, affondando ulteriormente Livorno (52-33 al 21'). Gli ospiti, ispirati da Sambugaro, si sono portati a -10 al 36' (83-73), ma poi hanno dovuto alzare definitivamente bianca al cospetto di Allen e di un sontuoso Zacchetti dei minuti finali.
    Udine: Allen 26, Penberthy 25, Jaacks 9, Ryan 9
    Livorno: Daniels 17, Hunter 15, Kickert 13
    Benetton Treviso-Montepaschi Siena ore 20.30
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    00 25/04/2007 16:27
    MILANO, 25 aprile 2007 - Giornata speciale, la 31ª di serie A, con 5 partite su (6 su 9 considerato il posticipo di giovedì tra Reggio Emilia e Teramo) trasmesse in diretta su SkySport 2. Le prime vittorie sono state quelle di Siena e
    Montepaschi Siena-Armani Jeans Milano 80-59
    di Giuseppe Nigro
    Nella sfida tra le prime due della classe, il Montepaschi offre l’ennesima prova di forza affossando un’Armani Jeans che dura metà partita e che adesso piomba a –16 in classifica. E’ stata una partita infuocata, fino al riposo tutta da gustare non solo sul piano agonistico, ovvero quello in cui è arrivata la vittoria senese: Milano crolla in un terzo quarto in cui non trova praticamente mai il canestro dal campo, imparando che certe sfide-playoff si vincono soprattutto coi nervi.

    CHE SPETTACOLO - Ma è stata una partita per lunghi tratti spettacolare, appunto, nonostante il buco in ala piccola di entrambe le squadre, che hanno fatto a meno dei rispettivi equilibratori Gallinari e Sato. Al posto del centroafricano, in quintetto era partito Carraretto, che ha ripagato da subito la fiducia con un primo quarto da 9 punti e tre triple sugli scarichi di un gioco che esalta la perfezione del sistema. Andata giù 13-6 al 5’ e 26-15 all’11’, Milano fin lì retta sulle triple di Bulleri, si rianima quando Watson mette la propria intensità al servizio della squadra, e non solo a rimbalzo offensivo. Sono gli esterni di Pianigiani a patire più di tutti l’aumento della pressione milanese, con tiri fuori giri o semplicemente sbagliati (29% dal campo nel secondo quarto): in 4’ il Montepaschi segna un solo canestro dal campo e gli ospiti ci costruiscono il 13-3 che li rimette in gara sul 29-28 al 14’. Mentre un’Armani pù equilibrata con Garris in regia trova fiducia negli 8 punti nel parziale di Calabria, Pianigiani attinge alle proprie rotazioni come poche altre volte e trova buone risposte anche da Lechthaler: si va al riposo in parità a quota 38.

    BATTAGLIA - La battaglia si fa sempre più aspra al ritorno in campo, e quando il gioco si fa duro rimane solo Siena, perché Milano si perde innervosendosi in più o meno legittime polemiche arbitrali, ma in 9’30” segna solo due punti, quattro in 13’30”. Siena approfitta della bagarre, infuocata dal catino di un palasport da grandi occasioni, tra lunetta e campo aperto il perentorio 20-2 che affossa Milano fino al 58-40 del 19’. Da qui in poi è una lunga discesa per la Montepaschi, che tocca anche il 76-51 prima del +21 finale.
    Siena: Kaukenas 20, Forte 18, Mc Intyre 17
    Milano: Bulleri 10, Blair 11, Calabria 19
    Angelico Biella-VidiVici Bologna 90-98
    di Gabriele Pinna
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    00 28/04/2007 21:26
    NEW YORK, 28 Aprile 2007 - E pensare che alla vigilia Jason Kidd era in dubbio a causa di un problema al ginocchio sinistro. Forse i Nets volevano solo fare pretattica sbandierando l’infortunio del loro playmaker, di sicuro quello visto sul parquet della Continental Arena non era un giocatore limitato da un infortunio. Kidd, infatti, gioca alla grande, mette a referto una tripla doppia e trascina i Nets a un comodo successo in gara-3 (102-89 il punteggio, serie 2-1 per i Nets) contro i Raptors di Andrea Bargnani.

    GARA A SENSO UNICO - Una partita a senso unico che viene subito incanalata dal 9-0 con il quale New Jersey apre la gara. I Nets continuano a spingere e grazie alle penetrazioni di Carter vanno avanti 24-11 (con 13 punti dell’ex di Toronto) prendendo decisamente in mano le redini del match. La reazione di Toronto è praticamente inesistente. Chris Bosh non è in grande serata, TJ Ford cerca troppo spesso la soluzione personale, l’unico a salvarsi nel primo tempo è Josè Calderon che va al riposo con 10 punti a referto (5/5 dal campo). Andrea Bargnani gioca 9' nei primi due quarti, ma non riesce a lasciare il segno. Un canestro da sotto e una bella stoppata sono gli highlight del primo tempo dell’ex Benetton che in difesa, come tutti i suoi compagni, soffre la buona vena dei Nets. La squadra di casa così va negli spogliatoi avanti 58-39 e nel terzo quarto riesce anche ad aumentare il proprio vantaggio arrivando al +21. Carter è immarcabile e la regìa di Kidd (16 punti, 16 rimbalzi, 19 assist e tre recuperi le incredibili statistiche del playmaker di New Jersey), è da manuale così i Nets possono inserire il pilota automatico.

    ORGOGLIO RAPTORS - Ma all’inizio dell’ultimo quarto gli ospiti tirano fuori l’orgoglio. La tripla di Andrea Bargnani a 10’52’’ dalla fine del match riporta la squadra canadese a –8 (79-71). I Raptors però tornano in partita soltanto per pochi minuti. Cinque punti consecutivi di Carter e un canestro del solito Kidd rimettono New Jersey a distanza di sicurezza. L’azzurro trova un altro canestro con un pregevole movimento ma ormai è troppo tardi. Toronto non ci crede più e Richard Jefferson, Kidd e Carter si prendono gli applausi del pubblico di casa producendo canestri spettacolari.
    Adesso per Toronto si fa dura. I Nets, infatti, stanno giocando la loro miglior pallacanestro della stagione e quando ricevono 37 punti da Vince Carter e 19 assist da Jason Kidd diventano praticamente imbattibili. I Raptors ora hanno disperatamente bisogno di un successo in gara-4, in programma domenica. Tornare a Toronto sotto 1-3 contro questi Nets, infatti, è troppo pericoloso.

    New Jersey: Carter 37 (13/19, 2/4), Jefferson 18, Kidd 16. Rimbalzi: Kidd 16. Assist: Kidd 19.
    Toronto: Ford 27 (9/19, 2/3). Rimbalzi: Bosh 11. Assist: Ford 8. Bargnani 9 punti in 25'
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    00 01/05/2007 12:39
    NEW YORK (Usa), 1 maggio 2007 - Gli Spurs vincono a Denver, Houston supera Utah mentre Cleveland elimina Washington.
    Eastern Conference
    Washington (7)-Cleveland (2) 90-97 (Cleveland vince 4-0)
    Tre delle quattro sfide di primo turno nella Eastern Conference si chiudono con un cappotto. Il terzo arriva nella serie meno equilibrata, almeno sulla carta. Washington, infatti, senza i suoi due All Star Gilbert Arenas e Caron Butler lotta, ma non riesce a rallentare la corsa dei Cavaliers che si guadagnano il passaggio del turno vincendo gara 4 e mettendo così a referto il primo cappotto nella storia della franchigia. Ancora una volta però Cleveland gioca bene solo a sprazzi, e alla fine fa il minimo indispensabile per superare una squadra nettamente inferiore. LeBron James segna 31 punti però nella capitale non è lui a fare la differenza, ma la coppia Larry Hughes-Zydrunas Ilgauskas. I due, infatti, cambiano marcia nell’ultimo quarto e firmano 18 degli ultimi 20 punti messi a referto da Cleveland. I Cavs adesso se la vedranno con la vincente della sfida tra i Raptors di Andrea Bargnani e i Nets, decisamente favoriti per il passaggio del turno. "Ci sarà da soffrire in questa postseason – commenta King James – per cui aver vinto questa sera ed essere riusciti a guadagnarci qualche giorno in più di riposo è molto importante". I Wizards, troppi penalizzati dalle assenze, escono dalla postseason a testa alta. L’ultimo ad arrendersi è ancora una volta un eccellente Antawn Jamison.
    Washington: Jamison 31 (9/19, 3/6), Songaila 16. Rimbalzi: Daniels 6. Assist: Daniels 12.
    Cleveland: James 31 (7/17, 1/5), Ilgauskas 20, Hughes 19. Rimbalzi: Ilgauskas 19, James 11. Assist: James 7.
    Western Conference
    Houston (5)-Utah (4) 96-92 (3-2)
    Tracy McGrady vuole a tutti i costi superare il primo turno per la prima volta in carriera e prova a rendersi utile alla squadra non solo segnando nei momenti importanti ma anche regalando ai compagni comode conclusioni. Così i Rockets, reduci da due partite decisamente deludenti, soprattutto in attacco, a Salt Lake City, ritrovano brillantezza in gara-5 e centrano un successo fondamentale grazie alla produzione di T-Mac e di Yao Ming. Houston tira molto bene dalla lunga distanza e sotto canestro si affida ai centimetri del suo centro. McGrady gioca con grande disciplina. Nell’ultimo quarto attacca il canestro, ma quando vede il raddoppio della difesa dei Jazz cerca il compagno meglio piazzato. Così l’ex giocatore di Orlando alla fine mette a referto 16 assist, suo massimo in carriera. Carlos Boozer e un buon Derek Fisher riescono a non far scappare i padroni di casa ma nel finale Utah deve alzare bandiera bianca.
    Houston: McGrady 26 (9/20, 2/5), Yao Ming 21, Battier 15. Rimbalzi: Yao Ming 15. Assist: McGrady 16.
    Utah: Boozer 26 (12/23), Fisher 17. Rimbalzi: Okur 9. Assist: Williams 6.
    Denver(6)-San Antonio (3) 89-96 (1-3)
    Missione compiuta per San Antonio, che dopo aver perso la prima gara della serie, conquista tre successi consecutivi contro i Nuggets. A Denver però gara 4 cambia volto per via di pochi millimetri. I padroni di casa giocano una buona pallacanestro per tre quarti di match e vanno avanti anche di 10 punti, poi però nell’ultimo periodo subiscono il ritorno degli Spurs i quali, grazie ai canestri di Tim Duncan e Manu Ginobili, tornano davanti. Denver però, in ritardo di tre punti (90-87) a 38" dalla sirena trova la tripla del pareggio con Steve Blake. Almeno così sembrerebbe. Invece gli arbitri vedono la punta della scarpa di Blake che tocca la linea dei tre punti, e riportano così i Nuggets sotto di una lunghezza. Il regalo della dea bendata viene sfruttato nel miglior modo possibile dagli Spurs che giocano il successivo possesso offensivo con un altro atteggiamento, andando a cercare il canestro del k.o., invece di preoccuparsi solamente di tornare in vantaggio. La palla va nelle mani del veterano Robert Horry che come al solito nei playoff si trasforma e realizza a 30" dalla sirena la tripla che mette in ginocchio Allen Iverson e compagni. Dal possibile pareggio i Nuggets passano così nel giro di pochissimi secondi, al –4. I padroni di casa non riescono più a riprendersi incassando così la sconfitta che li porta a un passo dall’eliminazione.
    Denver: Anthony 29 (9/13, 2/5), Iverson 22, Nene 18. Rimbalzi: Camby 17. Assist: Iverson 7.
    San Antonio: Duncan 22 (9/19), Ginobili 18, Parker 15. Rimbalzi: Duncan 11. Assist: Ginobili, Duncan 6.
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    00 04/05/2007 20:15
    ATENE (Grecia), 4 maggio 2007 - Il Cska Mosca, campione uscente, è la prima finalista dei Eurolega. Domenica alle 20.30 affronterà la vincente di Panathinaikos Atene-Tau Vitoria.
    Cska Mosca-Unicaja Malaga 62-50
    La regina fa la voce grossa con la cenerentola, Messina batte Scariolo e il Cska torna in finale a difendere il trono europeo. I russi hanno vinto una partita non spettacolare, ruvida, spaccata dal 14-0 dei campioni d'Europa in carica dal 33' al 39'. La differenza quando è diventato palese che Malaga, outsider piagata dalle assenze, non può reggere l'urto dei numeri uno se è tradita contemporaneamente da Sanchez, Rodriguez, Tusek e Brown. E infatti ne esce un ultimo quarto da soli 6 punti segnati e 2/13 al tiro, con il Cska implacabile. L'Unicaja ci aveva provato facendo la partita della formichina, giocandosela a lungo punto a punto con un Cska che a rimbalzo offensivo compensa solo in parte l'1/10 al riposo della coppia Langdon-Torres. Messina può però non preoccuparsene se dalla panchina gli si alzano fenomeni come Andersen e Papaloukas. Proprio il greco gira l'interruttore dei campioni d'Europa a metà secondo quarto coi recuperi (cinque al riposo) e la tripla con cui parte il break moscovita: un 9-0 che significa 33-24 al riposo capitalizzando i cinque minuti in cui l'Unicaja è stata tenuta a digiuno totale. Il ritorno andaluso però è immediato col 7-0 al rientro dagli spogliatoi: a dirigere c'è un Cabezas mai domo con lo zampino in area di De Miguel; il Cska ci mette del suo con 7 perse nel parziale. Al 27' l'Unicaja mette anche la testa avanti sul 41-42 e per qualche minuto non sembra un fuoco di paglia. Ffin quando il Cska non dimostra chi è la squadra campione in carica. Dal 33' l'Unicaja torna a segnare solo a 10 secondi dalla fine: con i tiri in sospensione di Andersen e le coltellate di Langdon il Cska tocca il 60-47 a un minuto dalla fine, che vuol dire finale.
    Mosca: Langdon 13, Andersen 12, Papaloukas 11
    Malaga: Cabezas 13, Brown 8, Rodriguez 7
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