GESTA BELLICA
I Gesta Bellica, gruppo musicale neonazista veronese, rappresentano da anni in Italia una delle band di punta nel panorama della cosiddetta 'musica alternativa d'area'.
Nascono nel 1991, per iniziativa di quattro boneheads veronesi: Alessandro Castorina, Andrea Miglioranzi, Fabrizio Bazzerla, Gabriele Cristiano. Rapidamente diventano riferimento della colonna cittadina nell'ambito del nascente movimento Veneto Front Skinhead, fondato a Vicenza e ancora oggi guidato da Piero Puschiavo.
Attivi soprattutto nel circuito del White Power Rock, i contenuti dei loro testi rispecchiano inequivocabilmente il loro radicalismo neonazista: odio contro ebrei, borghesi, mondialisti, giudaico-massonici, comunisti, tossici; esaltazione dell'azione diretta, violenta; lotta per la supremazia bianca, in un periodo in cui anche il Veneto cominciava a conoscere un rilevante fenomeno immigratorio.
Il loro leader, Alessandro Castorina, a riprova della posizione chiara di cui sopra, ammetteva candidamente ai microfoni della trasmissione 'I ragazzi del '99' di Deaglio (Rai Tre, Giugno 1999): '... tante delle nostre idee guida appartenevano anche al nazionalsocialismo...' (il nazismo è ben altra cosa !!!).
La loro musica viene anche definita 'Oi-RAC' (ovvero 'rock contro il comunismo'). La loro casa discografica è la Tuono Records di Vicenza, piccola etichetta inserita nel circuito europeo di White Power Rock, fondata dal medesimo fondatore del Veneto Front Skinhead, nonché leader della disciolta naziband 'Peggior Amico' (la si può trovare cercando un po' su www.nazi.com).
Nel frattempo continua la loro militanza nel Veneto Front, che già nel 1992, per rispondere al richiamo dell'esplosione neonazista in Germania (di cui l'incendio a Rostock di un ostello per stranieri è solo l'esempio più clamoroso), fa parlare di sé: scritte, raduni, aggressioni, danneggiamenti a sedi di partiti della sinistra. Gravissima è anche la propaganda culturale che questa organizzazione mette in atto: simpatizzanti skinheads nella provincia vicentina arriveranno ad assalire famiglie di immigrati e addirittura ad uccidere di botte un tossicodipendente (Bassano, Estate 1992).
Anche i Gesta Bellica si muovono su questa linea, supportati dalla rete semi-clandestina del neonazismo italiano ed europeo: i loro concerti, solitamente organizzati in segreto per non incappare nei controlli della DIGOS, sono tra i più celebrati ai raduni che si tengono in ristoranti o presso case private; arrivano ad esibirsi in iniziative nel Nord della Francia, in Belgio, in Germania.
La svolta nella loro storia avviene nel 1996: tre componenti del gruppo (Miglioranzi, Bazzerla, Castorina) e il leader storico della sedicente 'comunità skinheads' di Verona (Francesco Mancini) organizzano un'aggressione nei confronti di uno S.H.A.R.P. (skinheads del versante politico opposto), reo di essere l'ispiratore di alcune iniziative musicali multietniche. Le minacce sono chiare: 'A Verona queste cose non le vogliamo, se ci provi ancora sei morto'. I picchiatori sono di Napoli, i mandanti si limitano ad osservare il pestaggio...con entusiasmo. La DIGOS viene a conoscenza dell'accaduto ed arresta i quattro, che, grazie all'applicazione della legge Mancino, sconteranno in carcere quasi tre mesi.
Proprio la durezza della pena crea, alla loro scarcerazione, un movimento d'opinione che li appoggia e che considera l'azione legale svolta da Papalia (il magistrato che aveva gestito la vicenda giudiziaria) come espressione di stalinismo finalizzato a reprimere il 'libero pensiero' delle minoranze. Minoranze che infatti si alleano: nel 1996-97, integralisti cattolici, veneti della serenissima repubblica, skinheads e loro familiari danno vita al 'Comitato vittime dell'ingiustizia' per denunciare gli abusi della legge Mancino e di magistrati come Papalia, inneggiando alla già menzionata libertà di opinione e di pensiero.
Evidentemente, in una Verona che sta cambiando (in peggio), queste parole d'ordine trovano ascolto, soprattutto in alcuni esponenti di Alleanza Nazionale appartenenti alla nuova giunta comunale che nel frattempo si è insediata a Palazzo Barbieri: si tratta di Luca Bajona, vicesindaco e assessore alla cultura, di Fabio Gamba, assessore alla sicurezza, e soprattutto di Massimo Mariotti, assessore alle politiche giovanili. Quest'ultimo, in particolare, nell'ambito dell'impegno preso per sensibilizzare i giovani su determinate tematiche sociali e per renderli partecipi della gestione del loro tempo e dello spazio ('che è di tutti'), individua la musica, anche quella 'alternativa', come mezzo chiave per comunicare.
A partire dal 1999, i Gesta Bellica suoneranno numerose volte presso il Teatro Tenda 'Estravagario' (di proprietà comunale), finanziati direttamente dall'assessore Mariotti: per sensibilizzare i giovani contro la droga, per l'Europa dei popoli, in promozione dell'Esercito, per una festa di carnevale...L'ultimo concerto si è tenuto il 4 Novembre 2000, sempre all''Estravagario': l'iniziativa era contro lo smog...Hanno inoltre partecipato a tutti i 'memorial day' in onore del tanto compianto e stimato camerata Nicola Pasetto.
Se si considera che non hanno certo rinunciato ai concerti vecchio stile nei raduni illegali, si riesce immediatamente a comprendere come la loro azione si svolga su due piani paralleli.
Attualmente agiscono con più discrezione, si chiamano immediatamente fuori da molti 'casi' che hanno coinvolto Verona, rendono più fosche e nebulose le loro tracce (difficile avere notizie, tramite internet, sulla loro storia; il giornale 'L'Arena' presenta le iniziative all'Estravagario senza scrivere i nomi dei gruppi musicali).
Questo atteggiamento è da attribuirsi certamente al loro coinvolgimento nel processo contro il Veneto Front Skinhead che si svolge proprio in questi mesi: dei quarantaquattro imputati, quattro sono proprio i membri dei Gesta Bellica.