...dopo la "prima"
Edizione "forte" e provocatoria (ma ho visto di molto "peggio")...in realtà convincente e coerente nella SUA TRASPOSIZIONE nel tempo. Mi è piaciuto, anche se parte del pubblico ha fischiato regista, scenografa e costumista (tutte donne).
I caratteri complessi che Mozart e Da Ponte avevano genialmente concepito in un umanissimo intreccio sono intatti e ben indagati.
Don Giovanni, anche nell'atmosfera "Disco" Newyorkese anni '80 è uno sbruffone pieno (e fin troppo sicuro) di sé, che si fa burla della stessa morte. Per rendere la cosa ben credibile (cosa rara...certe soprano - magari dalla splendida voce - sono però dei cofani inguardabili...non sono schiavo dell'immagine ma se si paga per guardare, oltre che per sentire, meglio guardare qualcosa di carino...) le protagoniste oltre che molto brave sono delle gnocche notevoli...
Link al video:
www.ilsecoloxix.it/p/cultura/2016/01/30/ASaEk1NB-giovanni_felice_pri...
Al min.2,40 il taxi w123...assaltato dal celebre seduttore libertino (diventato - nella trasposizione - mito della "movida") per l'azione che da' il via all'Opera:
«due imprese leggiadre: sforzar la figlia ed ammazzare il padre»
(l'azione della violenza su Donna Anna sul divano posteriore della w123 sarà poi proiettata in gigantografie...per buona fortuna di Erwin Schrott, si tratta di una bella - e brava ! - soprano italiana!)