Una rete piena di risorse!

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
Mod4
00mercoledì 1 giugno 2005 12:19
Questa è veramente estrema: consigli per un suicidio responsabile.
[SM=x584444]

Ecco a voi qualche stralcio:
La Baia dei Porci comincia oggi la pubblicazione a puntate della versione italiana dell’alt.suicide.holiday Methods’ File. Questo documento contiene la spiegazione di vari e più o meno pratici metodi per suicidarsi.
Alcuni sono molto seri, altri meno. La prima versione di questo file fu creata e aggiornata da Michael Marsden, che però non poté curarla al meglio perché non ebbe accesso alla Rete per molto tempo. Il documento ha quindi subìto in seguito varie e periodiche manipolazioni.
Finora nessuno l’aveva mai tradotto in italiano.

Note legali:
Note legali
Questo testo è stato creato a scopo informativo per incoraggiare un più consapevole e documentato approccio intellettuale (intellettuale, MAI pratico-effettivo) al tema eterno del suicidio. L’uso di ognuna delle procedure qui descritte è assolutamente sconsigliato a chiunque, tantomeno senza aver prima considerato delle alternative, come per esempio morire di vecchiaia. Se già di tuo senti, hai sentito o prevedi che sentirai in futuro degli impulsi suicidi, cortesemente evita di continuare a leggere. Ad ogni modo qui nessuno istiga nessun altro a fare niente, alla stessa maniera in cui un manuale di Medicina Legale non incoraggia gli omicidi, gli infanticidi, agli squartamenti etc.

Nota: esistono paesi come la Svezia, in cui il reato di istigazione al suicidio non esiste nemmeno. In Svezia, a meno che non si aiuti materialmente qualcuno ad uccidersi, non si può incappare in conseguenze legali. Secondo alcuni studi giurisprudenziali, quindi, un apparecchio come la celebre “macchina della morte del Dr. Kevorkian“, in Svezia sarebbe perfettamente lecita.

Il testo qui presente è solo la mera traduzione in italiano dell’originale in inglese.

METODI
Veleni:
1.Avvelenamento
L’avvelenamento può produrre di solito questi effetti:
* Molti medicinali causano vomito. Per eliminare l’inconveniente è possibile assumere un paio di compresse antistaminiche (quelle per il mal d’auto, per l’allergia, per il raffreddore da fieno etc.) circa un’ora prima dell’avvelenamento, rigorosamente a stomaco vuoto.

* Se i medicinali sono in pillole, chi vuole avvelenarsi può assumerne prima un 20% in pasticche, e il resto della confezione macinato e disciolto/mixato in dell’alcol forte o nel cibo. Questo farà in modo che tutti i medicinali facciano effetto contemporaneamente.

* L’alcol aiuta a sciogliere i medicinali. Non conviene al suicida bere prima dell’operazione, ma piuttosto sciogliere le pillole in vodka (o simili), e tracannare il tutto prima di perdere conoscenza.

* Si può anche infilare una busta di plastica sulla testa, più qualcosa attorno al collo per tenerla ferma. Questo trasforma un metodo efficace al 90% in un metodo efficace al 99%

* Il sabato sera è un buon momento per i suicidi. Se il suicida è solo, nessuno - per esempio fra i colleghi di lavoro - si accorgerà della sua assenza fino a lunedì mattina. L’accorto suicida sbarra quindi tutte le porte possibili, e avverte i conoscenti che resterà fuori tutto il week-end. Così, chi dovesse telefonargli non potrà insospettirsi se non riceve risponda.

* Alcuni medicinali (antidolorifici etc.) hanno poco effetto sugli aspiranti suicidi che li usano spesso (dicesi questa “assuefazione” o “tolleranza”)

* In generale, è buona regola che il suicida si tenga irreperibile ad eventuali soccorritori finché non sarà morto, anche se esistono delle eccezioni riportate più avanti.

Sostanze più comuni
Cianuro (HCN, KCN)
Dosaggio: 50 mg di gas idrocianico oppure 200-300 mg di cianuro in polvere
Tempo: qualche secondo col gas, qualche minuto coi sali (assunti a stomaco vuoto) o anche delle ore (a stomaco pieno)
Disponibilità: molto difficile da trovare
Certezza della morte: molto alta
Note: assumere le dosi a stomaco vuoto aiuta a morire (dato che i sali reagiscono con gli acidi gastrici formando gas idrocianico). Lo stomaco pieno invece può rallentare la reazione fino a circa quattro ore. Non è che non esistano antidoti all’avvelenamento da cianuro. Il problema è che hanno gravi effetti collaterali. Il suicida più accorto, comunque, invece di assumere direttamente la polvere di cianuro, ne scioglie 500 mg in un forte acido, inalandone poi i fumi mortali. L’operazione stecchisce nell’arco di 10 o 20 secondi al massimo.

“Il gas idrocianico è una delle sostanze più tossiche conosciute; l’inalazione dei suoi fumi in alta concentrazione causa una morte immediata. L’idrocianuro impedisce il normale processo di ossigenazione dei tessuti e paralizza la zona di cervello addetta alla respirazione. Molte morti sono dovute appunto all’involontaria inalazione dei fumi prodotti dalla sostanza durante la sua evaporazione. Allo stato puro, il cianuro uccide con grande rapidità.
Il cianuro cristallino, al pari del cianuro di sodio o di potassio, è egualmente velenoso quando interagisce con l’acido cloridrico nello stomaco e libera quindi acido idrocianico.
Questo veleno è stato utilizzato per molti omicidi e suicidi. Nella storia recente, i gerarchi del terzo Reich (e non solo loro) portavano con sè delle fialette di sali di cianuro, da usare in caso di suicidio. Anche poche frazioni di grammo si rivelano mortali.
In quanto a tempistica, l’acido risulta fatale in 15 minuti; i sali in alcune ore. Una dose non mortale di cianuro è 0,1 cc. a stomaco vuoto e sciolto in un gran bicchiere di acqua di rubinetto (non acqua minerale e nemmeno un qualunque succo o soda, data l’acidità di queste sostanze).
Invece, se si versa un grammo e mezzo di cianuro nell’acqua (una quantità maggiore irriterebbe la gola) e lo si lascia sciogliene in 5 minuti, poi si beve il tutto entro qualche ora, si perderà coscienza in circa un minuto. La morte seguirà, tra 15 e 45 minuti dopo.”


Aspirina (acido acetilsalicilico)
Dosaggio: 20 o 30 grammi (quantità maggiori causano vomito)
Tempo: variabile, ore oppure giorni
Disponibilità: facile da trovare
Certezza della morte: metodo inaffidabile
Note: questo metodo non è raccomandabile per nessun suicida. La dose fatale varia selvaggiamente da caso a caso. Invece che uccidersi, quindi, ci si potrebbe procurare solo danni al fegato e ai reni. Gli avvelenati da aspirina sentono stranissimi rumori dentro le orecchie e possono sparare vomito anche per 10 ore. Sono inoltre possibili delle emorragie all’intestino tenue. I soccorsi medici però sono generalmente efficaci per questi casi, quindi è meglio che il suicida si tenga lontano dagli ospedali per almeno due giorni. Per velocizzare il processo di avvelenamento, inoltre, le aspirine vengono spesso accompagnate dal bicarbonato di sodio. E precedute da una o due pillole antistaminiche.

(http://lnx.kontrokultura.org/index.php/2005/05/03/metodi-di-suicidio/#more-97)


Continuo? [SM=x584433]
yakomos
00mercoledì 1 giugno 2005 12:27
Re:

Scritto da: Mod4 01/06/2005 12.19
[...]Continuo? [SM=x584433]



Meglio di no... Francamente avrei anche evitato di riportare stralci di questa follia e relativi riferimenti. Meno diffusione ha simile materiale e meglio è.

E questi ipocriti hanno anche il coraggio di dire, nel disclaimer, che la loro finalità è "un approccio intellettuale" al problema...
Slobodan
00mercoledì 1 giugno 2005 12:28
Re: Re:

Scritto da: yakomos 01/06/2005 12.27

Scritto da: Mod4 01/06/2005 12.19
[...]Continuo? [SM=x584433]



Meglio di no... Francamente avrei anche evitato di riportare stralci di questa follia e relativi riferimenti. Meno diffusione ha simile materiale e meglio è.





hai ragione.

legge pur sempre anche mistergions!

[SM=x584489] [SM=x584489] [SM=x584489]

Mod4
00mercoledì 1 giugno 2005 12:31
Alcuni sono troppo assurdi!!
E poi, dai, che diffusione vuoi che abbia... Questo sito esiste da anni nella versione inglese.
Veramente assurdo!

Alcol (a scelta)
Dosaggio: mezzo litro di vodka o simili. Le dosi però variano da persona a persona
Tempo: 8 ore, più o meno
Disponibilità: buona
Certezza della morte: metodo inaffidabile
Note: chi sopravvive a questo tipo di suicidio deve abituarsi a una vita senza più fegato e reni. Il suicida per alcol ingurgita la vodka (o quello che è) tutta insieme e nel minore tempo possibile. Sulle dosi letali si può discutere, non c’è un parametro preciso. Certo, è molto probabile che col cicchetto via clistere l’organismo assorba l’alcol meglio e prima. Ma chi avrebbe mai il coraggio di usare la vodka per ficcarsela in quel posto?
Ad ogni modo, la dose letale dipende da quanto il suicida beve di solito, dallo stato del suo fegato e dal suo limite di sopportazione.

“La dose fatale di alcol puro in un adulto medio è di 300-400 ml (750-1000 ml se l’alcol è al 40%), se il consumo avviene in meno di un’ora. Oltre agli effetti dell’overdose, la morte per consumo d’alcol può avvenire anche per soffocamento, qualora il soggetto vomiti da svenuto. […] In seguito ad abuso reiterato e cronico, i danni al fegato sono comunque gravissimi.”

L’alcol viene anche usato come solvente di altre sostanze. L’importante, come si è detto, è che il suicida non beva in anticipo ma solo durante e dopo l’assunzione delle altre sostanze tossiche.

Acqua
Dosaggio: non meno di 14 litri
Tempo: 12 ore o più
Disponibilità: illimitata (o almeno così dovrebbe essere)
Certezza della morte: sconosciuta
Note: è un metodo di suicidio inusuale. Consiste nel mandare a puttane il bilancio osmotico del corpo finché le cellule non ce la fanno più. Per raggiungere lo scopo, pare che basti bere ininterrottamente fino al collasso. Il metodo, invero, dovrebbe provocare non pochi crampi.

Dal newsgroup alt.suicide.holiday:
“Circa un anno fa la stampa locale ha riportato la storia di una donna che avrebbe bevuto fino a morire. A quanto pare aveva ingerito qualcosa di velenoso, e su consiglio del dottore (”beva molta acqua e venga da me domattina”) aveva trangugiato non meno di 14 litri d’acqua. Così il bilancio osmotico nel suo corpo si è scombussolato al punto da non poter più garantire alcuna funzione, e la signora è morta (non so quanto rapidamente).”

Insulina (iniettata)
Dosaggio: boh!
Tempo: ore o giorni, quello che è
Disponibilità: difficile da trovare se non si è diabetici o veterinari
Certezza della morte: ragionevole
Note: non ci sono dati certi. Si può solo supporre che sia abbastanza piacevole, considerando che gli shock di insulina vengono utilizzati per alcune cure psichiatriche.

Petrolio (nei polmoni/iniettato)
Dosaggio: “un ditale pieno” (quanto sarà? 20 ml?)
Tempo: secondi o al massimo minuti
Disponibilità: abbastanza alta
Certezza della morte: non sono sicuro dei dosaggi, ma abbastanza certo che funzioni
Note: alcuni suicidi preferiscono l’LPG (propano/butano) sull’epidermide. Del resto, a chi ficca le mani in un secchio di propano non resta che affrettarsi a salutare il mondo…

Veleno per sorci
Dosaggio: sconosciuto
Tempo: ore per i danni terminali, giorni per la morte effettiva
Disponibilità: si trova
Certezza della morte: la certezza è data dalla dose
Note: questo è un veleno tra i più sgradevoli, insieme al Paracetamol (cfr.). Credo che causi emorragia cerebrale, per lo stesso meccanismo con cui uccide i ratti (li rende emofiliaci). Comunque i medici non possono farci nulla, tranne che lasciare il suicida ad agonizzare fino alla morte.

(Nota: datosi che gli umani emofiliaci normalmente riescono a condurre una vita ordinaria, quanto sopra suona alquanto improbabile)

Gas azoto (o altri gas inerti)
Dosaggio: parecchi litri decompressi, è il minimo
Tempo: minuti
Disponibilità: si trova presso qualche idraulico, o aziende di prodotti per saldatura
Certezza della morte: certa
Note: potrebbe apparire questa una forma molto dolce di asfissia, (vedi avanti), ma solo perché la gente non sa cosa significa veramente la mancanza d’ossigeno. Quello che la gente sperimenta di solito è l’ECCESSO di biossido di carbonio (la cosiddetta aria viziata), mica la mancanza d’ossigeno. Perché, cari miei, quando manca l’ossigeno sono davvero cazzi amari.

Monossido di carbonio (CO)
Dosaggio: 5% di concentrazione, o di più
Tempo: minuti o ore, dipende dalla concentrazione
Disponibilità: esce dal tubo di scappamento dell’automobile, ma anche dalla cucina di casa (è nel cosiddetto “gas di città”, che si può inalare poggiando la testa sulla cucina: ma siccome questo metodo di solito fa saltare in aria i palazzi, chi lo usa non è solo un suicida: è soprattutto un porco pazzo criminale assassino stragista)
Certezza della morte: abbastanza certa, se non si viene salvati
Note: causa danni al cervello.

Oleandro (Nerium Oleander. Veleno simile al digitale)
Dosaggio: sconosciuto, ma ne basta poco
Tempo: sconosciuto
Disponibilità: occorrono le foglie o il legno della pianta, che si trova nei centri di giardinaggio
Certezza della morte: sconosciuta
Note: “mai grigliare alimenti sul legno di oleandro, e mai fare il the con le sue foglie. In poche ore si subirebbero dolori addominali, nausea, vomito, diarrea sanguinolenta, pulsazioni rapide e strani effetti visivi. In seguito la pressione sanguigna diventerebbe lenta, debole e irregolare, con ulteriori frequenti cadute, seguite da scompensi cardiaci.

Ricino (pianta dell’olio di ricino, Ricinus Communis)
Dosaggio: in alcuni casi anche un solo chicco può uccidere. Per tutti gli altri, ne occorrono 10 e più
Tempo: tra i 3 e i 5 giorni
Disponibilità: sconosciuta
Certezza della morte: dipende da quanto ricino è contenuto in un chicco. Il puro ricino è fatale
Note: i sintomi (dolori addominali, vomito e diarrea sanguinolenta) iniziano poche ore dopo l’assunzione e si protraggono per parecchi giorni. La produzione di urina decresce, così come la pressione sanguigna. E’ da notare che alcuni sono sopravvissuti anche all’ingestione di più di 10 chicchi di ricino, ma solo grazie alle cure mediche; in assenza di soccorso, probabilmente la dose fatale è inferiore. Comunque, se non si muore entro 5 giorni, si è fuori pericolo. Il ricino è conosciuto allo stato puro come “..una delle più potenti tossine conosciute”.

Nel 1978 un giornalista bulgaro (Georgi Markov) morì, durante una vacanza in Sardegna, dopo essere stato punto con un ombrello. Quasi per caso, un giorno venne toccato da un ombrello e morì. Cos’era accaduto? Le analisi rivelarono che sulla punta affilata del parapioggia era stata conficcata una minuscola pallina di ricino. Bastò quella piccolissima quantità di veleno, così occultamente inoculata nel giornalista dissidente, per causarne la morte in ospedale nel giro di qualche giorno.



Modificato da Mod4 01/06/2005 12.34
=bandierarossa=
00mercoledì 1 giugno 2005 12:31
Re: Re: Re:

Scritto da: Slobodan 01/06/2005 12.28


hai ragione.

legge pur sempre anche mistergions!

[SM=x584489] [SM=x584489] [SM=x584489]




ecco, no, non citiamo mr jones....la lettura dei post di mr jones non me la sento proprio di suggerirla come metodo di suicidio..troppo efferata...
ISKRA!
00mercoledì 1 giugno 2005 13:25
comunque...
per quanto riguarda il manuale, ne esistono una molteplicità. Io stesso da qualche parte (al momento non ho idea di dove sia) ho il "manuale per NON suicidarsi" uno spillato 14x10,5 di quelli dal costo ridottissimo, di una coppia di italiani, che fa, più o meno, la stessa operazione ma in chiave maggiormente ironica ed umoristica.

pensate che sul Giappone (dove il tasso suicidario è molto alto rispetto all'Italia), ho letto in proposito (nottetempo) qualcosa sul sito consigliatomi da La Cosa...




Uno dei successi editoriali del 1993, con 635.000 copie vendute, fu Kanzen jisatsu manyuaru (Il manuale completo del suicidio).è L'autore, Tsurumi Wataru, classifica i metodi in base alla sofferenza, lo sforzo necessario e le condizioni del corpo dopo la morte. L'impiccagione è considerato il lavoro più "artistico". Tra i posti consigliati vi è Aokigahara, nella prefettura di Yamanashi. Nella pittoresca foresta alle pendici del monte Fuji, conosciuta come il "mare d'alberi", per un certo periodo la polizia fermava come sospette le persone sole. Nel 1998 si è avuto il record di suicidi in questo luogo (73). Accanto ad alcuni dei corpi, vi era una copia del libro.
L'autore, accusato da più parti di spingere al suicidio, ha affermato:

"Non sto dicendo cose ridicole del tipo: andate e uccidetevi! Se volete vivere, dovete vivere come più vi piace. Se volete morire, dovete poter morire come preferite. Non c'è molto più di questo nella vita."


Se ciò vi sembra già abbastanza incredibile, ecco un elenco dei principali libri dedicati alla morte apparsi nel 1994:


* AA.VV. Bokutachi no "Kanzen jisatsu manyuaru" [Il nostro "manuale completo del suicidio"]. Ota Shuppan.

* Aramata, Hiroshi (a cura di). Chishikijin 99-nin no shinikata [99 modi intellettuali di morire]. Kadokawa Shoten.

* Ei, Rokusuke. Daiojo [Morte pacifica]. Iwanami Shoten. (2° libro più venduto dell'anno, con 1,45 milioni di copie)

* Nishibe, Susumu. Shiseiron [Sulla vita e la morte]. Nihon Bungei Sha.

* Tachibana, Takashi. Rinshi taiken [Esperienze vicine alla morte]. Shoseki Joho Sha, 2 voll.

* Tachibana, Takashi. Sei, shi, shinpi taiken [Vita, morte e esperienze mistiche]. Shoseki Joho Sha.

* Yamada, Taichi. Korekara no ikikata, shinikata [Vivere e morire nel mondo di oggi]. Koudansha.


Comunque sono convinto che ci sia molto da dire sulla questione... Ma sicuramente, posso anticipare che (IMO) non sta in un libro la molla che fa scattare in un soggetto l'impulso all'autosoppressione.

Penso che l'effetto immediatamente sgradevole che ci provoca certa letteratura sia derivato da un istintivo meccanismo di protezione che ci porta ad allontanare da noi l'argomento suicidio, quasi fosse potenzialmente dannoso il solo nominarlo...

Hasta Siempre...[SM=x584452] [SM=x584487]
Modificato da ISKRA! 01/06/2005 13.43
enoughoflife
00domenica 23 novembre 2008 22:13
Ciao a tutti,
mi ha molto interessato quella guida sul suicidio, anche se non credo che tutte le notizie siano attendibili.
Io sono davvero deciso a smettere di vivere. non chiedetemi il perchè. l'ho deciso e basta. ma c'è qualcuno che può suggerire qualche metodo sicuro, indolore x farla finita?
ho valutato diversi metodi ma i migliori mi sembrano quello della carbonella, dell'auto, e il nembutal, ossia la dolce morte, ma questo purtrppo è di difficile se non impossibile reperimento.
Grazie a chiunque possa darmi una dritta. Tanto in un modo o nell'altro io la farò finita. questo è sicuro.
Gordon Bennett
00lunedì 24 novembre 2008 17:45
Re:
enoughoflife, 23/11/2008 22.13:

Ciao a tutti,
mi ha molto interessato quella guida sul suicidio, anche se non credo che tutte le notizie siano attendibili.
Io sono davvero deciso a smettere di vivere. non chiedetemi il perchè. l'ho deciso e basta. ma c'è qualcuno che può suggerire qualche metodo sicuro, indolore x farla finita?
ho valutato diversi metodi ma i migliori mi sembrano quello della carbonella, dell'auto, e il nembutal, ossia la dolce morte, ma questo purtrppo è di difficile se non impossibile reperimento.
Grazie a chiunque possa darmi una dritta. Tanto in un modo o nell'altro io la farò finita. questo è sicuro.


Ciao,

allora, ce n'e' una sfilza. Garantisco di persona: io stesso li ho provati con successo nelle mie vite precedenti. Il migliore e' questo:

sali su un palazzo alto almeno quattro piani che dia su una strada affollata di gente. Ti getti dal tetto a testa in giu', come se ti stessi tuffando da un trampolino, con due coltelli in mano. Mentre cadi devi emettere folli urla disarticolate e fortissime e agitare i coltelli come un forsennato. Cio' servira' sia a spazzare via la tua paura di morire, che a terrorizzare i passanti di sotto, con tuo grande gaudio. La certezza di morire e' assoluta, il dolore pressoche' inesistente (appena la testa si fracassa sul marciapiede, vedi nero per un istante e poi piu' niente, ti risvegli direttamente nella vita successiva).



Conte Von Stauffemberg
00lunedì 24 novembre 2008 19:56
Re:
enoughoflife, 23/11/2008 22.13:

Ciao a tutti,
mi ha molto interessato quella guida sul suicidio, anche se non credo che tutte le notizie siano attendibili.
Io sono davvero deciso a smettere di vivere. non chiedetemi il perchè. l'ho deciso e basta. ma c'è qualcuno che può suggerire qualche metodo sicuro, indolore x farla finita?
ho valutato diversi metodi ma i migliori mi sembrano quello della carbonella, dell'auto, e il nembutal, ossia la dolce morte, ma questo purtrppo è di difficile se non impossibile reperimento.
Grazie a chiunque possa darmi una dritta. Tanto in un modo o nell'altro io la farò finita. questo è sicuro.


dalle mie parti c'è un ponte anni trenta,alto una 90 di mt,a differenza degli orribili viadotti dell'autostrada,garantisce un bel volo su un bosco sottostante,spesso l'ho usato(con scarso successo [SM=x584427]) per fare l'Aquilonismo acrobatico,ci sono passato di recente,e ho visto depositato un mazzo di fiori,segno che qualcuno ci si è gettato di recente


enoughoflife
00martedì 25 novembre 2008 13:45
mi sa che è la cosa migliore. ho già individuato un palazzo di 8 piani nella mia città,vicino dove abito io. Avete ragione voi, questa è l'unica soluzione. grazie.
Conte Von Stauffemberg
00martedì 25 novembre 2008 14:45
Re:
enoughoflife, 25/11/2008 13.45:

mi sa che è la cosa migliore. ho già individuato un palazzo di 8 piani nella mia città,vicino dove abito io. Avete ragione voi, questa è l'unica soluzione. grazie.


non credo che sia una buona soluzione,dopo un volo di otto piani,finisci spiattellato a terra,le tue parti molli,stomaco,fegato,cervello,cospargeranno l'intera area,saranno pulite con gli idranti,dammi retta è più romantico un volo in mezzo agli alberi del bosco sottostante il ponte,se vuoi ho un ciliegio alto oltre cinque metri,puoi raggiungere la punta e lanciarti a volo libero nel recinto per polli sottostante [SM=x584427] [SM=x584427]


la_cosa
00martedì 25 novembre 2008 19:37
Re: Re:
Gordon Bennett, 24/11/2008 17.45:


Ciao,

allora, ce n'e' una sfilza. Garantisco di persona: io stesso li ho provati con successo nelle mie vite precedenti. Il migliore e' questo:

sali su un palazzo alto almeno quattro piani che dia su una strada affollata di gente. Ti getti dal tetto a testa in giu', come se ti stessi tuffando da un trampolino, con due coltelli in mano. Mentre cadi devi emettere folli urla disarticolate e fortissime e agitare i coltelli come un forsennato. Cio' servira' sia a spazzare via la tua paura di morire, che a terrorizzare i passanti di sotto, con tuo grande gaudio. La certezza di morire e' assoluta, il dolore pressoche' inesistente (appena la testa si fracassa sul marciapiede, vedi nero per un istante e poi piu' niente, ti risvegli direttamente nella vita successiva).






Bella questa! Mi sembra proprio quella del mio alunno M. che a 17 anni si è buttato giù dal settimo piano. E noi, insegnanti del cazzo, a dire alla madre che "queste cose succedono"... Poi la madre ci ha detto che le uniche persone che lui amava erano le sue e i suoi insegnanti. Ma noi, non l'avevamo capito...

[SM=x584469] [SM=x584469] [SM=x584469]


Gordon Bennett
00martedì 25 novembre 2008 23:11
Re: Re:
Conte Von Stauffemberg, 25/11/2008 14.45:


non credo che sia una buona soluzione,dopo un volo di otto piani,finisci spiattellato a terra,le tue parti molli,stomaco,fegato,cervello,cospargeranno l'intera area,saranno pulite con gli idranti,dammi retta è più romantico un volo in mezzo agli alberi del bosco sottostante il ponte,se vuoi ho un ciliegio alto oltre cinque metri,puoi raggiungere la punta e lanciarti a volo libero nel recinto per polli sottostante [SM=x584427] [SM=x584427]


Anche se il lato romantico della soluzione proposta (un volo dentro lo sterco dei polli) non e' da sottovalutare, su un punto dissento, caro Conte. Le budella e le cervella saranno raccolte scrupolosamente da personale della polizia, che si adopereranno per rimetterli assieme in modo anche da poter fare ricomporre il cadavere dai lavoratori delle pompe funebri. Niente di cosi' semplice come degli idranti, purtroppo: il nostro amico dovra' essere raccolto con paletta e secchiello e poi bisognera' fare un complesso lavoro di puzzle.

la_cosa
00martedì 25 novembre 2008 23:14
Re: Re: Re:
Gordon Bennett, 25/11/2008 23.11:


Anche se il lato romantico della soluzione proposta (un volo dentro lo sterco dei polli) non e' da sottovalutare, su un punto dissento, caro Conte. Le budella e le cervella saranno raccolte scrupolosamente da personale della polizia, che si adopereranno per rimetterli assieme in modo anche da poter fare ricomporre il cadavere dai lavoratori delle pompe funebri. Niente di cosi' semplice come degli idranti, purtroppo: il nostro amico dovra' essere raccolto con paletta e secchiello e poi bisognera' fare un complesso lavoro di puzzle.




[SM=x584432] [SM=x584432] [SM=x584432]


Conte Von Stauffemberg
00mercoledì 26 novembre 2008 08:08
Re: Re: Re:
Gordon Bennett, 25/11/2008 23.11:


Anche se il lato romantico della soluzione proposta (un volo dentro lo sterco dei polli) non e' da sottovalutare, su un punto dissento, caro Conte. Le budella e le cervella saranno raccolte scrupolosamente da personale della polizia, che si adopereranno per rimetterli assieme in modo anche da poter fare ricomporre il cadavere dai lavoratori delle pompe funebri. Niente di cosi' semplice come degli idranti, purtroppo: il nostro amico dovra' essere raccolto con paletta e secchiello e poi bisognera' fare un complesso lavoro di puzzle.



Le budella e le cervella saranno raccolte scrupolosamente da personale della polizia

su questo dissento,sulle parti molli,cervello fegato e stomaco, un volo da un palazzo di otto piani,ha lo stesso effetto di una esplosione,per cui non potranno mai essere raccolte dagli addetti alle pompe funebri,riguardo al volo in mezzo allo sterco dei polli,stiamo parlando di un recinto all'aperto di 100mq,vi è un po di sterco,appena percepibile, disperso all'interno di esso,ma non avrà mai una concentrazione simile a quella del recinto dei polli della CDP [SM=x584432]


zobmie
00mercoledì 26 novembre 2008 22:01
il cervello? quale cervello?

Ad ogni modo, buttarsi troppo dall'alto non è bello perchè intanto che si scende son sicuro che ci si pente e, terrorizzati, si vorrebbe tornare indietro.
D'altra parte se si salta da troppo basso c'è il rischio di non rimanerci secco, con tutte le rogne conseguenti.
Quindi buttarsi per me non va bene.
Dovessi proprio farlo, prima mi imbottirei fino ai capelli di cibo piccante o fermentato (tipo aglio, cipolla, gorgonzola...) perchè dal botto sul selciato vorrei che schizzasse ovunque più merda puzzolente possibile.






[SM=g1569735]

Conte Von Stauffemberg
00giovedì 27 novembre 2008 13:20
Re:
zobmie, 26/11/2008 22.01:

il cervello? quale cervello?

Ad ogni modo, buttarsi troppo dall'alto non è bello perchè intanto che si scende son sicuro che ci si pente e, terrorizzati, si vorrebbe tornare indietro.
D'altra parte se si salta da troppo basso c'è il rischio di non rimanerci secco, con tutte le rogne conseguenti.
Quindi buttarsi per me non va bene.
Dovessi proprio farlo, prima mi imbottirei fino ai capelli di cibo piccante o fermentato (tipo aglio, cipolla, gorgonzola...) perchè dal botto sul selciato vorrei che schizzasse ovunque più merda puzzolente possibile.






[SM=g1569735]



più merda puzzolente possibile

se lo fai in piena estate,prima che arrivi il medico legale,il magistrato di turno,i rielievi della scientifica,il tuoi brandelli spiattellati al suolo, inizieranno ad andare in putrefazione,altro che puzzolente [SM=x584429] [SM=x584429] [SM=x584429]


myfriend74
00venerdì 22 aprile 2011 11:02
suicidio
ciao, io da qualche mese a questa parte penso sempre al suicidio, dopo una serie di fallimenti dovuti alle mie reazioni emotive, mi chiedo che campo a fare? Visto che incasino sempre tutto io? Ho perso la donna che amavo, arrivando a fare stalking (richeiste assurde di aiuto, ma molto insistenti), vivo pensando sempre al passato e preferisco stare fermo invece di reagire, mi sento inutile e stavolta non credo di riuscire a farcela. Ogni tanto poi mi parte la testa e decido di lanciarmi in progetti incncludenti, mi picchio da solo, mi trascuro. Il metodo per non soffrire non l' ho trovato ancora. Mi manca il coraggio di buttarmi giù o di fracassarmi in auto o di impiccarmi. Vaffanculo!
michy@PAURA
00lunedì 9 aprile 2012 12:01
SUICIDIO
mi sono stancata di leggere le solite battute sarcastiche sul suicidio o i soliti falsi moralismi da quattro soldi...perchè una persona non può avere diritto di morire senza essere additata come l'anticristo?e si sprecano le varie perle di saggezza e la filosofia da quattro soldi "pensa a chi vorrebbe vivere e non può"..ma la finiamo di fare i bigotti..chi lo dice che la vita è giusta? che cavolo ne sapete di cosa passa per la testa di una persona, l'inferno che sta passando che sta vivendo in questo momento..
anyway.92
00domenica 16 settembre 2012 17:37
...
Damned.88
00giovedì 16 giugno 2016 16:51
Purtroppo spesso i metodi di suicidio vengono emulati, persino le notizie sui suicidi spingono ad emulazione, una conseguenza nota come "effetto Werther". Una lista di suicidi, non come forma di consigli, ma tutt'altro, come informazione storica la trovate qua: bodymind.forumfree.it/?t=72523072
Conte Von Stauffemberg
00giovedì 27 ottobre 2016 09:44
Re:
Damned.88, 16/06/2016 16.51:

Purtroppo spesso i metodi di suicidio vengono emulati, persino le notizie sui suicidi spingono ad emulazione, una conseguenza nota come "effetto Werther". Una lista di suicidi, non come forma di consigli, ma tutt'altro, come informazione storica la trovate qua: bodymind.forumfree.it/?t=72523072


Forse rimane la micro siringa riempita di cloro,sai che impazzimento per il medico legale che effettuerà l'autopsia



Cyrano de Bergerac
00domenica 27 novembre 2016 21:54
Re: Re:
Conte Von Stauffemberg, 10/27/2016 9:44 AM:


Forse rimane la micro siringa riempita di cloro,sai che impazzimento per il medico legale che effettuerà l'autopsia







Marioni! ci sei sempre, dunque....
Conte Von Stauffemberg
00giovedì 1 dicembre 2016 19:20
Re: Re: Re:
Cyrano de Bergerac, 27/11/2016 21.54:




Marioni! ci sei sempre, dunque....


vecchio puttaniere come la va? certo che ci sono,una capitina su questo forum non manca mai
a presto [SM=x584494]


Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 21:51.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com