Questa è veramente estrema: consigli per un suicidio responsabile.
Ecco a voi qualche stralcio:
La Baia dei Porci comincia oggi la pubblicazione a puntate della versione italiana dell’alt.suicide.holiday Methods’ File. Questo documento contiene la spiegazione di vari e più o meno pratici metodi per suicidarsi.
Alcuni sono molto seri, altri meno. La prima versione di questo file fu creata e aggiornata da Michael Marsden, che però non poté curarla al meglio perché non ebbe accesso alla Rete per molto tempo. Il documento ha quindi subìto in seguito varie e periodiche manipolazioni.
Finora nessuno l’aveva mai tradotto in italiano.
Note legali:
Note legali
Questo testo è stato creato a scopo informativo per incoraggiare un più consapevole e documentato approccio intellettuale (intellettuale, MAI pratico-effettivo) al tema eterno del suicidio. L’uso di ognuna delle procedure qui descritte è assolutamente sconsigliato a chiunque, tantomeno senza aver prima considerato delle alternative, come per esempio morire di vecchiaia. Se già di tuo senti, hai sentito o prevedi che sentirai in futuro degli impulsi suicidi, cortesemente evita di continuare a leggere. Ad ogni modo qui nessuno istiga nessun altro a fare niente, alla stessa maniera in cui un manuale di Medicina Legale non incoraggia gli omicidi, gli infanticidi, agli squartamenti etc.
Nota: esistono paesi come la Svezia, in cui il reato di istigazione al suicidio non esiste nemmeno. In Svezia, a meno che non si aiuti materialmente qualcuno ad uccidersi, non si può incappare in conseguenze legali. Secondo alcuni studi giurisprudenziali, quindi, un apparecchio come la celebre “macchina della morte del Dr. Kevorkian“, in Svezia sarebbe perfettamente lecita.
Il testo qui presente è solo la mera traduzione in italiano dell’originale in inglese.
METODI
Veleni:
1.Avvelenamento
L’avvelenamento può produrre di solito questi effetti:
* Molti medicinali causano vomito. Per eliminare l’inconveniente è possibile assumere un paio di compresse antistaminiche (quelle per il mal d’auto, per l’allergia, per il raffreddore da fieno etc.) circa un’ora prima dell’avvelenamento, rigorosamente a stomaco vuoto.
* Se i medicinali sono in pillole, chi vuole avvelenarsi può assumerne prima un 20% in pasticche, e il resto della confezione macinato e disciolto/mixato in dell’alcol forte o nel cibo. Questo farà in modo che tutti i medicinali facciano effetto contemporaneamente.
* L’alcol aiuta a sciogliere i medicinali. Non conviene al suicida bere prima dell’operazione, ma piuttosto sciogliere le pillole in vodka (o simili), e tracannare il tutto prima di perdere conoscenza.
* Si può anche infilare una busta di plastica sulla testa, più qualcosa attorno al collo per tenerla ferma. Questo trasforma un metodo efficace al 90% in un metodo efficace al 99%
* Il sabato sera è un buon momento per i suicidi. Se il suicida è solo, nessuno - per esempio fra i colleghi di lavoro - si accorgerà della sua assenza fino a lunedì mattina. L’accorto suicida sbarra quindi tutte le porte possibili, e avverte i conoscenti che resterà fuori tutto il week-end. Così, chi dovesse telefonargli non potrà insospettirsi se non riceve risponda.
* Alcuni medicinali (antidolorifici etc.) hanno poco effetto sugli aspiranti suicidi che li usano spesso (dicesi questa “assuefazione” o “tolleranza”)
* In generale, è buona regola che il suicida si tenga irreperibile ad eventuali soccorritori finché non sarà morto, anche se esistono delle eccezioni riportate più avanti.
Sostanze più comuni
Cianuro (HCN, KCN)
Dosaggio: 50 mg di gas idrocianico oppure 200-300 mg di cianuro in polvere
Tempo: qualche secondo col gas, qualche minuto coi sali (assunti a stomaco vuoto) o anche delle ore (a stomaco pieno)
Disponibilità: molto difficile da trovare
Certezza della morte: molto alta
Note: assumere le dosi a stomaco vuoto aiuta a morire (dato che i sali reagiscono con gli acidi gastrici formando gas idrocianico). Lo stomaco pieno invece può rallentare la reazione fino a circa quattro ore. Non è che non esistano antidoti all’avvelenamento da cianuro. Il problema è che hanno gravi effetti collaterali. Il suicida più accorto, comunque, invece di assumere direttamente la polvere di cianuro, ne scioglie 500 mg in un forte acido, inalandone poi i fumi mortali. L’operazione stecchisce nell’arco di 10 o 20 secondi al massimo.
“Il gas idrocianico è una delle sostanze più tossiche conosciute; l’inalazione dei suoi fumi in alta concentrazione causa una morte immediata. L’idrocianuro impedisce il normale processo di ossigenazione dei tessuti e paralizza la zona di cervello addetta alla respirazione. Molte morti sono dovute appunto all’involontaria inalazione dei fumi prodotti dalla sostanza durante la sua evaporazione. Allo stato puro, il cianuro uccide con grande rapidità.
Il cianuro cristallino, al pari del cianuro di sodio o di potassio, è egualmente velenoso quando interagisce con l’acido cloridrico nello stomaco e libera quindi acido idrocianico.
Questo veleno è stato utilizzato per molti omicidi e suicidi. Nella storia recente, i gerarchi del terzo Reich (e non solo loro) portavano con sè delle fialette di sali di cianuro, da usare in caso di suicidio. Anche poche frazioni di grammo si rivelano mortali.
In quanto a tempistica, l’acido risulta fatale in 15 minuti; i sali in alcune ore. Una dose non mortale di cianuro è 0,1 cc. a stomaco vuoto e sciolto in un gran bicchiere di acqua di rubinetto (non acqua minerale e nemmeno un qualunque succo o soda, data l’acidità di queste sostanze).
Invece, se si versa un grammo e mezzo di cianuro nell’acqua (una quantità maggiore irriterebbe la gola) e lo si lascia sciogliene in 5 minuti, poi si beve il tutto entro qualche ora, si perderà coscienza in circa un minuto. La morte seguirà, tra 15 e 45 minuti dopo.”
Aspirina (acido acetilsalicilico)
Dosaggio: 20 o 30 grammi (quantità maggiori causano vomito)
Tempo: variabile, ore oppure giorni
Disponibilità: facile da trovare
Certezza della morte: metodo inaffidabile
Note: questo metodo non è raccomandabile per nessun suicida. La dose fatale varia selvaggiamente da caso a caso. Invece che uccidersi, quindi, ci si potrebbe procurare solo danni al fegato e ai reni. Gli avvelenati da aspirina sentono stranissimi rumori dentro le orecchie e possono sparare vomito anche per 10 ore. Sono inoltre possibili delle emorragie all’intestino tenue. I soccorsi medici però sono generalmente efficaci per questi casi, quindi è meglio che il suicida si tenga lontano dagli ospedali per almeno due giorni. Per velocizzare il processo di avvelenamento, inoltre, le aspirine vengono spesso accompagnate dal bicarbonato di sodio. E precedute da una o due pillole antistaminiche.
(http://lnx.kontrokultura.org/index.php/2005/05/03/metodi-di-suicidio/#more-97)
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