Trieste celebra i novant'anni di Ettore Sottsass, il profeta del design

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vanni-merlin
00domenica 18 novembre 2007 11:41
Trieste celebra i novant'anni di Ettore Sottsass, il profeta del design

di Spartaco Lavagnini

«Senza che io sappia cosa sono, le forme di pietra hanno il senso del sacro, sacro per sempre. Vorrei sapere perché». In questi termini Ettore Sottsass, incontrastato profeta del design per buona parte del Novecento, qualche anno fa si interrogava sull'aura magica che circonda templi indiani. Una frase che può, in qualche modo, addirittura arrivare ad esemplificare l'approccio alle cose del Maestro. Non c'è allora da stupirsi se si intitola proprio "Vorrei sapere perché" l'unica mostra italiana che celebra il novantesimo compleanno dell'architetto-artista, in programma a Trieste dal 6 dicembre al 2 marzo 2008.
Una personale di 130 opere, quella curata da Alessio Bozzer, Beatrice Mascellani e Marco Minuz, che si articola in ben sette sezioni negli spazi dell'ex Pescheria accompagnate da un "omaggio" nella Sala del Trono del Castello di Miramare, dove una piccola selezione della produzione di Sottsass intesserà un dialogo con le atmosfere del passato di questa storica residenza. Ad indirizzare l'organizzazione dell'evento ha contribuito lo stesso Maestro nativo di Innsbruck che ha offerto suggerimenti molto evocativi ai curatori: «Io penso – ha scritto - ad una mostra piccola ma molto emozionante; mi piacerebbe che uscissero piangendo, cioè con un'emozione. Vorrei che fosse solamente solitudine e intensità». Da qui l'approccio non convenzionale alla carriera di Sottsass, le cui innumerevoli esperienze professionali ed artistiche vengono indagate sul filo di una essenziale raccolta di opere disposte in sette aree tematiche: disegno industriale (design), architettura, fotografia, gioiello, disegno, ceramica ed infine vetro. Ogni "isola" racchiuderà al suo interno un "tempio", un luogo segreto dove scoprire gli oggetti, i disegni, le foto. Nella selezione delle opere destinate all'esposizione sono state attuate scelte radicali, proprio per focalizzare l'attenzione sulla produzione di Sottsass che è riuscita maggiormente ed incarnare la sua sensibilità ed evocare i riferimenti progettuali ed umani del suo lavoro. Il visitatore viene lasciato libero di costruirsi il proprio percorso, proprio per evitare gerarchie e classificazioni fra le esperienze esposte, stimolandolo a scoprire come sia la medesima sostanza e progettualità ad animare ogni creazione del maestro. A connettere l'un l'altra le sette "isole" sarà la voce dello stesso Sottsass che accompagnerà il visitatore all'interno di ogni area, per raccontare e spiegare di volta in volta le ragioni del suo lavoro. Con l'obiettivo di avvicinare il più possibile il visitatore all'esperienza più intima del maestro, quella che combacia con il suo lavoro. Le 130 opere selezionate, provenienti tutte da collezioni private italiane ed europee (alcuni pezzi saranno addirittura esposti per la prima volta al pubblico), non seguiranno un percorso cronologico per porsi invece come frammenti atti a ricostruire quella grande "magia dell'opera" che anima tutta la produzione di questo architetto-artista. La sede della mostra, Trieste, aggiunge un ulteriore elemento di fascino al progetto: si tratta di una città sicuramente lontana da Milano, capitale del design e della progettazione, ma contemporaneamente è un luogo in grado di descrivere ed incarnare, come lo stesso Ettore Sottsass ha evidenziato in riferimento alla sua vita, una duplice identità, ovvero quella italiana e austriaca.
Contemporaneamente è la città in cui ha vissuto il pittore Spazzapan, colui che negli anni trenta a Torino ha insegnato ad Ettore Sottsass a dipingere e a cui è rimasto sempre profondamente legato. Infine è una città realmente in grado di dialogare a livello internazionale con realtà come l'Austria, la Slovenia e la Croazia. Non è un caso se tutta la mostra avrà due lingue: l'italiano e l'inglese. Questa personale va a completare il ciclo di grandi mostre che sono state dedicate negli ultimi anni ad Ettore Sottsass e che ha coinvolto il Mart di Rovereto, il Museo di Capodimonte di Napoli, il Museo d'Arte Contemporanea di Los Angeles e il Design Museum di Londra. Un ulteriore doveroso tributo per il novantesimo di un autore che è già da anni di casa al Museum of Modern Art e al Metropolitan Museum di New York, al Centre Georges Pompidou e al Musée des Arts Décoratifs di Parigi, al Victoria & Albert Museum di Londra, al Musée des Arts Décoratifs di Montreal, all'Israel Museum di Gerusalemme ed al National Museum di Stoccolma.


Ettore Sottsass, "Vorrei sapere perché"
Trieste, Salone degli Incanti dell'ex Pescheria
Dal 6 dicembre 2007 al 2 marzo 2008
A cura di Alessio Bozzer, Beatrice Mascellani e Marco Minuz,

Ingresso: intero 6 euro; ridotto 4 euro
Orario: dalle 10.00 alle 19.00, chiuso il martedì, il 25 dicembre e l'1 gennaio
Per informazioni: Associazione Culturale Terradarte
040 311648


da: www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Tempo%20libero%20e%20Cultura/2007/11/sottsass-trieste.shtml?uuid=cc283f16-8c78-11dc-bade-00000e251029&DocRulesView=Libero&ar...

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