Shining [Stanley Kubrick, 1980]

Gonzo Kent
00domenica 17 agosto 2008 22:15
da Paola Maraone, Cineterapia, Sperling & Kupfer, 2008
Omettiamo la trama di questo film, perchè se avete in mano questo libro vi piace il cinema e se vi piace il cinema, la trama di "Shining" dovreste essere in grado di raccontarla cantando. Per contro, omettendola possiamo più agevolmente appropiarci di uno spunto regalatoci da youtube, nella forma di uno spiritoso finto trailer (s'intitola "Shining Recut", nel caso aveste voglia di andarvelo a vedere) realizzato da un anonimo cinefilo buontempone, trascurando tutte le parti spaventose del film e mostrando solo sorrisi sereni e dialoghi famigliari, sostenuti da una musica distensiva e ottimista.
L'intuizione è impeccabile, perchè "Shining" è un film che parla di un matrimonio, quello tra l'aspirante scrittore di successo Jack Torrance (Nicholson. Chi altri?) e sua moglie Wendy (la straordinaria Shelley Duvall). Se riuscite a considerare la loro storia senza farvi distrarre da certi elementi marginali (ascensori che buttano ettolitri di sangue, baristi fantasma o maggiordomi con la testa aperta in due) quello che appare è un quadro emblematico delle dinamiche uomo-donna, in particolare in ambito matrimoniale. Forse non tutti i mariti hanno il coraggio di dare voce a sentimenti come "luce della mia vita, non ti farò del male. Farò solamente a pezzi quella tua piccola testolina", ma si tratta di normalissime fasi di una relazione, ed esprimere questo tipo di fantasia in modo esplicito sarebbe un primo passo verso un rapporto molto più chiaro.
Più volte nel corso del film Jack assume atteggiamenti comuni del maschio adulto, aspirazioni che il ménage matrimoniale sembra irrimediabilmente frustrare: il gioco (con una palla da tennis contro il muro. Forse a una donna non pare così divertente e creativo, ma è giusto sindacare?), poi un onesto fabbisogno di sconosciute nude nella vasca da bagno, nonché qualche bevuta al bar accompagnata da dialoghi amabilmente superficiali (Lloyd: "Donne! Non puoi vivere con loro, non puoi vivere senza di loro" Jack: "Parole sagge, Lloyd, amico mio"). E naturalmente il lavoro, che per molti uomini è vissuto come prima modalità di espressione della personalità, anteposta alla vita di coppia: inclinazione che le donne tendono a giudicare molto severamente. Tant'è che quando Jack chiede "hai mai pensato alle mie responsabilità?" Wendy risponde con un colpo di mazza da baseball: difficile non vedere in questo un atteggiamento di chiusura. In generale "Shining" è un film che mette in luce fino a farle risplendere (dopo tutto il titolo non significa "luccicanza"?) certe incomunibilità tra donne e uomini che rischiano, nel nevoso inverno del malcontento, di congelare un amore. O quanto meno, di congelare il marito.

[...]

N.d.A. Questa scheda è stata scritta da Paolo Madeddu, giornalista e scrittore nonché grande estimatore di Shining e di Jack Nicholson, a cui, secondo alcuni, assomiglia anche un po'.
mammola75
00lunedì 18 agosto 2008 03:13
Gonzo Kent, per favore
1- Non spammare in cinemeddu.
2- Metti solo film che hai visto.
3- Del Piero

[SM=g27823]
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