Giuste considerazioni, Renato, nulla da eccepire.
Come direbbe qualcuno: CONDIVIDO e un abb...
A me è sempre sembrato e continua a sembrare davvero incomprensibile il tentativo di alcuni di legittimare la propria aspirazione "parassitaria" invocando presunti ideali di pluralità e democrazia.
Per affermarsi come movimento ornitologico, qualunque entità dovrebbe innanzitutto avere il coraggio e la forza di vivere di vita autonoma, offrendo ai propri iscritti qualcosa di più di una tessera o di un codice sull'anellino.
Parlo delle mostre, ovviamente, e di tutto quello che ruota intorno ad esse, perchè è questo il legante che favorisce lo sviluppo del movimento.
Se si ha la forza e la capacità di far questo, si può poi sperare di essere ammessi a discutere di eventuali collaborazioni con entità più evolute.
Diversamente, si finisce per vivere di illusioni, coltivando la speranza (vana) di dare ai propri iscritti la possibilità di partecipare alle mostre degli "altri".