Negli scorsi giorni nel cercare una definizione simpatica per Massi C. ho utilizzato Radical Chic.... ecc...
Ora giusto per far capire che non era proprio un'aggettivo buttato a caso, vi posto la spiegazione di Radical Chic che ho trovato in internet:
Radical chic
Termine coniato nel 1970 dal giornalista Wolf riferendosi a un concerto di beneficenza diretto da Leonard Bernstein in favore del movimento estremista delle Black Panthers e ripreso da Indro Montanelli per definire una particolare categoria di intellettuali.
Chi, specialmente in campo politico, ostenta atteggiamenti anticonformisti o di rottura con la tradizione, ma in realtà rimane fondamentalmente conformista e assume atteggiamenti da aristocratico della cultura.
Radical-chic sono quegli intellettuali che hanno la pretesa di insegnare agli altri ciò che loro stessi non sanno e non capiscono. I radical-chic si dividono in due categorie: i radical-chic "innocenti", che non sanno nulla di economia e si lasciano andare a dichiarazioni e ad atteggiamenti dettati dal cuore e non dalla ragione; e i radical-chic "pericolosi", che capiscono di economia ma fanno scientemente di tutto per ingannare l’opinione pubblica quando si deve giudicare correttamente l’economia di mercato (Eugenio Scalfari è il leader riconosciuto di entrambe queste categorie).
Nelle categorie però manca quello meno pericoloso ma + diffuso: Radical Chic di merda!
@Massi C.: spero tu non ti offenda, si scherza ovviamente.
Per farmi perdonare ti offro la colazione a P.zza Navona in uno di quei bar ad 50 euro a cappuccino e poi semmai facciamo un salto da Armani a comprarci uno straccetto