L'avevo mollato lì per settimane sul comodino perché dovevo studiare, ma ieri, nella prima pausa da tempo, mi sono dedicato appunto a
L'ultima avventura del pirata Long John Silver. Come dicevo, si tratta di un racconto, di 72 pagine, scritto ancora da Larsson.
Non aggiunge nulla a quanto già detto e scritto, è poco più di un divertissement, anche se è estremamente piacevole perché:
a) è scritto bene (di quell'autore devo cominciare a reperire altro);
b) mi ripresenta un amico amatissimo (Long John, ovviamente).
La trama è talmente esile e lineare che c'è davvero poco da riportare su questo fronte, se non il fatto che, a differenza dei romanzi che hanno visto Barbecue operare, questa storia è statica. L'avventura non è figlia di azione, qui, ma proprio solo del carisma del protagonista. Il suo modo di parlare, il suo modo di giocare con gli altri come il gatto col topo è perfettamente noto e sapientemente gestito dall'autore, che occhieggia ai lettori.
Sicuramente non è imprescindibile, ma si tratta comunque di una breve lettura piacevole.