L'impasse del filosofo e la conquista del Logos

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
Tornelius
00domenica 14 agosto 2005 07:51
Il filosofo è una persona che non riesce ad accettare tutto ciò che ascolta come oro colato. il filosofo cerca di eliminare i filtri conoscitivi che lo legano alla società, alla politica, alla religione, alla scienza, al lavoro, all'informazione. il filosofo sbroglia questi vincoli attraverso la ragione totalmente posizionale, così ripulisce la propria anima da ogni sovrastruttura interpretativa scoprendo se stesso e ciò che gli sta intorno.
se l'avventura della ragione è tanto emozionante, ben presto il filosofo si accorge che la ragione è fine a se stessa; non riesce a raggiungere l'essere, può solo avvicinarsi a lui dimezzando l'ampiezza del passo ad ogni passo. colui che della ragione ha fatto l'obiettivo della propria vita, si trova inevitabilmente intrappolato in essa. se la verità non può essere raggiunta, è probabile che non esista. se la verità non esiste, tutto è relativo. eppure il sostrato rimane evidente a tutti, altrimenti la comunicazione sarebbe impossibile, ma il punto non è questo. il punto è che l'amante della verità si ritrova a tu per tu con il mondo nel suo stato puro. vede intorno a se una miriade di esseri viventi legati tra loro materialmente e psichicamente, ma c'è un essere vivente che si discosta dagli altri, questo essere vivente è l'uomo...
arriva il buio e l'animale dorme, arriva il buoi e l'uomo accende il fuoco.
l'animale scappa di fronte al predatore, l'uomo si inginocchia e prega.
l'animale si getta veentemente contro la sua preda, l'uomo utilizzando l'ingegno crea una lancia.
l'animale è soddisfatto di ciò che gli sta intorno, l'uomo si sente perennemente insoddisfatto.
l'animale fa sesso e cerca un'altra femmina, l'uomo fa sesso e cerca l'amore con la stessa femmina.
l'animale ragiona all'interno del sistema intellettivo chiamato istinto, l'uomo con la ragione esce dai vincoli dell'istinto e mette in crisi anche la propria identità.
l'animale si riduce al mondo naturale, l'uomo ha bisogno del mondo soprannaturale.
il filosofo deve tenere conto del fatto che ciò che tanto ama è la ragione, una ragione esclusivamente umana. il filosofo deve tenere conto del fatto che la ragione non esiste in natura, ma esiste solo nell'uomo, il che rende l'uomo un essere per metà soprannaturale.
questa ragione, nel corso dela storia dell'umanità, è stata espressa tramite le religioni, la filosofia e la scienza. di questi tre momenti conoscitivi, tutti puntano verso la stessa meta, anche se con tempi e metodologie diverse. dunque mettendo a posto i vari elementi del puzzle è possibile avvicinarsi alla verità, però non possiamo ancora trovarla.
per uscire dall'impasse del filosofo è necessario tenere presente il cammino conoscitivo umano in modo da riconoscere un'eventuale Rivelazione della verità. la ragione non può raggiungere la verità, questo non vuol dire che la verità non possa raggiungere la ragione, soprattutto pensando ad una verità consistente anche di amore perfetto perchè, ammesso che esista, non può essere distrutta: stiamo parlando di una massima conservazione del tutto, priva da ogni degenerazione. in un perfetto atto di amore, la grande sfera della verità potrebbe Rivelarsi alle piccole sfere della simil-verità, ossia la ragione.
è importante tenere presenti tutte le conquiste umane e non solo quelle che ci fanno comodo. ad esempio, uno scientista, vivrà la sua vita nell'illusione che la sua religione utilizzi la metodologia sperimentale proposta da galileo. oppure, una persona che nell'occidente industrializzato lavora troppo, finirà per non accorgersi di essere intrappolata nel confronto del giocattolo e del "mio", un confronto che porta avanti da quando aveva tre anni.
è necessario aprirsi al diverso, mettere in crisi le proprie convinzioni e ragionare in maniera totalmente posizionale. in questo modo si abbandonano le sovrastrutture entrando nel mondo della filosofia, da li bisogna solo prepararsi per riconoscere un eventuale Rivelazione della verità per poi accettarla per fede in quanto si tratta di uno stato conoscitivo sovrarazionale.
Fabiosofo
00mercoledì 17 agosto 2005 22:10
Il filosofo
Il filosofo è una persona che non riesce ad accettare tutto ciò che ascolta come oro colato. il filosofo cerca di eliminare i filtri conoscitivi che lo legano alla società, alla politica, alla religione, alla scienza, al lavoro, all'informazione. il filosofo sbroglia questi vincoli attraverso la ragione totalmente posizionale, così ripulisce la propria anima da ogni sovrastruttura interpretativa scoprendo se stesso e ciò che gli sta intorno.

[ Non solo il filosofo,ma l'Uomo in quanto tale dovrebbe usufruire della propria Ragione critica e non prendere ciò che viene detto per "oro colato". Ma come sosteneva kant,è più semplice rimanere minorenni "intellettuali" tutta la vita,vivendo un esistenza pre-definita; pensare è faticoso,richiede sforzo,e può crearti dei nemici. Il filosofo non deve eliminare alcun filtro conoscitivo. Tu aspiri ad una conoscenza pura e assoluta,sciolta da legami concettuali e da retaggi precedenti. Per dirla con Heidegger, tu aspiri ad una intuizione infinita,non umana,ma divina. Non avrebbe senso spezzare i vincoli culturali e religiosi alla ricerca di una conoscenza pura,il pensiero è intriso di "vincoli" socio-politici ed ambientali,ma ciò non vuol dire che sia sbagliato. Quello che il filosofo dovrebbe fare è tentare di sviluppare una conoscenza che vada al di là di ciò che vede e ciò che gli è stato insegnato o ha letto,ma questo non vuol dire "eliminare" questi fattori,che non sono "sovrastrutture" (in questo punto risenti troppo dell'influenza di Marx) ma fattori con il quale il pensiero deve fare i conti. Continua.........]
Lucifero
00martedì 29 novembre 2005 17:20
Un vero filosofo è colui che riconosce la propria ignoranza,perchè tutto ciò che impara gli viene dall'esterno,e l'esterno è Maya "Illusione" che finirà con la morte dello stesso filosofo,imparate da Socrate [SM=g27817]
LupoNero666
00mercoledì 30 novembre 2005 14:13
Il velo dell'illusione? Puro misticismo Indiano?

Filosofo é colui che ama la conoscenza, l'etimologia della parola già dice molto. L'essere filosofo é proprio dell'essere umano, con la sua sete di sapere e di esplorare. Da Socrate io so di non sapere, perché la mia sete di conoscenza é inestinguibile.

Il logos é immanente alla natura, che ha generato l'uomo. Non siamo una creazione estranea alla natura ma voluta proprio da essa. Possiamo tentare di estraniarci dal mondo può farci credere di assumerne il dominio, ma la nostra delusione non può durare molto. Horkeimer e Adorno avrebbero qualcosa da dire in proposito... Per assumere il dominio ci neghiamo la comprensione intuitiva...

La verità di certo esiste ed é nella natura dell'uomo ricercarla. Non farlo sarebbe contrario al nostro Essere. Che essa sia raggiungibile o che si debba rivelare da sola, non é dato a noi deciderlo.
Lucifero
00mercoledì 30 novembre 2005 15:12
Re:

Scritto da: LupoNero666 30/11/2005 14.13
Il velo dell'illusione? Puro misticismo Indiano?





Solo misticismo indiano !!In occidente è chiamato il velo delle illusioni o velo di Iside,la prima cosa che ti levano quando entri nelle logge massoniche,vorrei ricordarti che la Massoneria ha influenzato la storia dell'occidente,tutta l'umanità è parte del dramma divino attuale.

Ciao [SM=g27823]
LupoNero666
00giovedì 1 dicembre 2005 09:30
Semplicemente, Lucifero, per me la realtà oggettiva non é illusione. Velo posato su cosa? Ciò che ci circonda é reale ed é parte della Verità, non é una tenda che la nasconde ai nostri occhi.
Lucifero
00giovedì 1 dicembre 2005 12:44
Re:

Scritto da: LupoNero666 01/12/2005 9.30
Semplicemente, Lucifero, per me la realtà oggettiva non é illusione. Velo posato su cosa? Ciò che ci circonda é reale ed é parte della Verità, non é una tenda che la nasconde ai nostri occhi.



E' una reale illusione,ti sei mai chiesto il perchè l'occhio umano percepisce solo una piccola parte dello spettro della luce !! Eppure anche le microonde ed i raggi gamma ne fanno parte,ma quest'ultime non si riescono a percepire se non con dei macchinari specifici,ciò vuole dire che c'è ben altro oltre i sette colori che gli umani possono vedere,gli animali per esempio sono programmati per altre lunghezze d'onda,gli scienziati sono ancora alla ricerca di quel'unica forza che riunisce le quattro forze che agiscono sulla materia,Nucleare forte,Nucleare debole,Elettromagnetica e Gravitazionale,non so se ci potranno riuscire se non considereranno anche le scienze esoteriche,che sono state escluse dal materialismo tecnologico in cui si sono impantanate [SM=g27817]
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 16:55.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com