sturmdiven
00sabato 2 febbraio 2002 00:08
Ho letto un interessantissimo articolo di Baricco sulla globalizzazione. Pur non condividendo tutto, su alcune cose ha fottutamente ragione. Riassumendo diceva che: "ben venga la globalizzazione se è a misura d'uomo. Attenzione, chi l'ha pensata e costruita sono stati i banchieri, svegliatevi ed elaboratene una versione incentrata sull'uomo ed i suoi bisogni.
Non limitatevi a criticarla soltanto, fornite voi stessi delle alternative."
L'assenza di disordini ai convegni di New York ed in Brasile (almeno per il momento e spero lo sia fino alla fine) mi rallegra molto. Oggi è un grande giorno per la civiltà perchè la violenza può portare solo altra violenza. Cmq credo che il maggiore esempio di globalizzazione odierno sia il web e devo ammettere che mi danno fastidio quei gruppi che strepitano tanto contro la globalizzazione ed usano proprio la rete per diffondere i propri pensieri e le proprie tesi. C'è una sorta di controsenso. Certo, pensare ad una comune fratellanza fra i popoli è un'utopia, però considerando i passi da gigante che sono stati fatti negli ultimi 30 anni.... mi fa ben sperare! Non dimenticate che il primo episodio di "globalizzazione" lo si è avuto nel 1967 con la prima trasmissione in mondovisione (vi hanno partecipato anche i Beatles con un pezzo scritto apposta per l'occasione: "All you need is love").
Pace e Amore (soprattutto se è libero!):D
"In questo mestiere, se hai un'esitazione sul palco sei finito" Keith