Giovannino Guareschi

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sturmdiven
00giovedì 3 gennaio 2002 22:21
Visto che un angolo della cultura non c'è provvedo io a crearlo.
Chi è questo autore? Il padre di Don Camillo e Peppone (romanzi senza tempo) è nato a Fontanelle di Roccabianca nel '908 ed è morto prematuramente nel '968 a Cervia. Catturato dopo l'8 settembre, fedele al giuramento fatto alla sua patria si farà 19 mesi di campo di concentramento. Qui troverà il modo di alleviare le sofferenze degli altri prigionieri utilizzando la propria bravura con racconti, canti e storielle umoristiche. Tornato in patria nel '957 si fa 409 giorni di carcere duro per difendere il diritto di satira (un piccolo scritto umoristico mal digerito dal prode De Gasperi). Sempre coerente alle sue idee non è però etichettabile il suo pensiero; un misto di anarchia, monarchia e reazione. I brani sono tratti dal racconto del lager "ritorno alla base" (ed.Rizzoli) e sono un misto di umorismo velato dalla tragicità degli eventi. Buona lettura.


"Un rivoluzionario è colui che vuol cambiare il mondo/
Un pacifista è colui che non vuol farsi cambiare dal mondo/"
sturmdiven
00giovedì 3 gennaio 2002 22:38
Il castello (I° Brano)

"C'era una volta il castello e si trattava di un'ingegnosa macchina di legno costruita in modo tale da permettere a un uomo di assumere nottetempo la posizione orizzontale senza-per questo- correre il pericolo di addormentarsi, inconveniente che si verifica invece in tutti i comuni letti. Il castello poteva essere da 2 a 32 piazze. Nel quale ultimo caso essendo i posti letto disposti in 3 ranghi sovrapposti, gli utenti dei posti centrali dovevano essere collocati nelle loro scansie da personale specializzato che al mattino provvedeva anche a tirarli fuori di lì. Operazione questa che riusciva particolarmente agevole in inverno. Infatti il Lager-secondo le esigenze del comfort moderno e secondo le Convenzioni Internazionali- era fornito di riscaldamento centrale nel senso che l'unica stufa esistente nel Lager era sistemata al centro del Campo: provvidenza questa che permetteva al Gefangener di svegliarsi completamente irrigidito dal gelo. Il che tornava a vantaggio della conservazione del prigioniero stesso e facilitava l'operazione mattutina di estrazione dei corpi dal castello, perchè gli addetti alla bisogna si limitavano ad usare un grosso rampino di ferro come si fa con le colonne di ghiaccio quando si cavano dal furgone frigorifero. C'era una volta il castello e ogni fessura, ogni buchetto, erano tutti un congresso internazionale di cimici, un'assemblea generale di pulci; e le cimici e le pulci erano affamate e divoravano i nostri sogni e non si poteva mai avere pace perchè chi non sogna non ha pace, in prigionia e dorme soltanto con gli occhi mentre tutto il resto è sveglio....."


"Un rivoluzionario è colui che vuol cambiare il mondo/
Un pacifista è colui che non vuol farsi cambiare dal mondo/"
sturmdiven
00giovedì 3 gennaio 2002 23:01
La Razione Tedesca (II° Brano)

"C'era una volta la razione tedesca e si trattava di una faccenda a sfondo squisitamente scientifico perchè era tutto un mirabile dosaggio di vitamine, proteine, fosfati, amidi e zuccheri, il cui risultato (espresso in calorie) permette oggi di appurare che (secondo la scienza) noi siamo tutti morti da almeno 12 mesi. Dal punto di vista dell'estetica e della praticità, la razione tedesca era bellissima in quanto poteva essere custodita facilmente nel portafogli senza che-per questo- la linea della giubba risultasse turbata da rigonfiamenti. Eccezion fatta per la zuppa la cui confezione-essendo affidata a personale italiano- risentiva dello scarso amore per la precisione proprio dei popoli latini, portati verso le arti liberali piuttosto che verso le scienze esatte. Sicchè talvolta, per noncuranza degli addetti alla cucina, capitava di rinvenire in un mastello di soli 80 litri d'acqua anche un intero pisello. Cosa questa che poneva in grande imbarazzo gli utenti della zuppa stessa per le difficoltà che si incontravano (così, privi degli appositi strumenti di precisione) nel dividere un pisello in 87 parti uguali. C'era una volta la razione tedesca e bisognava stare bene attenti e contraddistinguere le varie pietanze con segni convenzionali allo scopo di non confondere poi la margarina con il sapone, lo zucchero con il sale e il pane con la spettanza di torba; cosa questa facilissima data la somiglianza dei sapori. C'era una volta la razione tedesca la quale comprendeva-e in quantità più che sufficiente- tutti gli elementi necessari alla alimentazione di Un uomo. L'unico inconveniente stava che essa doveva servire per Sette uomini. Cosa questa poco simpatica perchè induceva i prigionieri a dubitare sulla opportunità di continuare a respirare oppure no. Di riscontro si aveva un notevole vantaggio in quanto tutti i microbi e i bacilli annidati nel sangue dell'individuo morivano di fame, il che permetteva all'individuo di morire perfettamente sano...."


"Un rivoluzionario è colui che vuol cambiare il mondo/
Un pacifista è colui che non vuol farsi cambiare dal mondo/"
sturmdiven
00giovedì 3 gennaio 2002 23:21
Lettere sparse arrivate ai prigionieri italiani internati (III° Brano)

*Una Moglie:"Ti ho mandato le magliette.E'roba autartica quindi dì alla tua padrona di lavartele solo con sapone Lux"

*Una mamma: "Il figlio della gignora Maria non ha ancora dato sue notizie ma deve essere in un campo vicino al tuo. Cerca di vederlo e digli che si faccia vivo"

*Un Papà:"So che ti trattano benissimo e sono contento. Spero di farti avere presto una licenza per esami."

*Una moglie:"Divertiti ma ricordati che qui hai una famiglia"

*Una moglie:" Ti scrivo senza astio. Però sono profondamente offesa dal fatto che, mentre tanti ufficiali aderiscono alla repubblica fascista per rivedere la famiglia, tu-per una sciocca idea che non approvo- hai messo al secondo posto l'affetto per tua moglie"

*Una moglie:" Ho interessato il dottor B. Chissà che non salti fuori un posto da fattorino alla Marelli di Berlino.

*Una mamma: "caro figlio, ti mando un assegno postale così ti potrai comprare della cioccolata"

*Una moglie: "nella tua ultima mi dici di aver ricevuto due mie lettere nello stesso giorno. Non capisco come possa essere avvenuto perchè non ho mai imbucato due lettere lo stesso giorno. Deve essere colpa del tuo postino"

*Una moglie(il marito è internato da 3 anni):"caro ho avuto un bambino ma non preoccuparti; l'ufficiale americano ti manda sigarette tutte le settimane"

*Una fidanzata:" Amore, ho sposato tuo papà"(firmato "mamma")

*Una moglie:"sono contentissima che tu abbia preso familiarità col reticolato. Così quando ritorni potrai fabbricarmi un bel recinto intorno al giardino"


"Un rivoluzionario è colui che vuol cambiare il mondo/
Un pacifista è colui che non vuol farsi cambiare dal mondo/"
sturmdiven
00giovedì 3 gennaio 2002 23:38
Il Grande Reich (IV° Brano)

C'era una volta il grande Reich. E si trattava originariamente di una meravigliosa aquila che reggeva tra gli artigli una croce uncinata. Una potente, maestosa aquila la quale -un giorno- transitando per gli azzurri cieli d'Italia si era incontrata con l'aquilotto che -appollaiato sul balcone di Palazzo Venezia- stava covando uova di marmo e propositi imperiali.
"a chi le ricchezze della pallida Albione?" chiese l'aquila.
"a noi!" rispose sicuro l'aquilotto.
"a chi la riorganizzazione dell'Europa, l'immancabile vittoria finale e la pace con giustizia?" chiese ancora l'aquila.
"a noi!" rispose senza esitazione l'aquilotto.
"Gut!" disse l'aquila "sei ben preparato e possiamo partire alla conquista del mondo". Si misero in cammino poi, poco dopo, l'aquila ebbe un istante di esitazione: "e se l'America interviene?". "L'intervento dell'America ci lascia perfettamente indifferenti!"esclamò sprezzante l'aquilotto.
C'era una volta il Grande Reich e si trattava di una formidabile aquila che, assieme all'aquilotto romano di Palazzo Venezia,partì alla conquista del mondo aiutato nella nobile impresa dal terrificante drago giallo che ha la sua tana alle pendici del Fu-Ji-Ama. E il mondo cominciò a tremare secondo i piani prestabiliti. Ma poi, dalli e dalli, svolazza e svolazza per i monti, per i mari e per le steppe, l'aquilotto e l'aquila cominciarono a perdere le penne. E un bel giorno si scoperse che l'aquilotto di Palazzo Venezia era un piccione. E poco più tardi si scoperse che la meravigliosa aquila germanica era una gallina. Adesso si tratta di vedere che razza di animale sia il famoso drago giapponese. Ad ogni modo non c'è fretta. L'importante è che possiamo dire: c'era una volta il Grande Reich.


"Un rivoluzionario è colui che vuol cambiare il mondo/
Un pacifista è colui che non vuol farsi cambiare dal mondo/"
Simodium
00venerdì 4 gennaio 2002 10:03
minchia non l'avevo visto sto topic!
Piu tardi quando (e se) ci sara' un momento di calma al lavoro leggero'.

"L'euro sta arrivando...la tua banca e' pronta, e tu?"
P.S: Si comunica a tutti gli utenti che, in ragione del passaggio all'Euro, a partire dal 1 gennaio 2002, la posizione comunemente conosciuta e praticata come 69 sara' denominata 0.0356. Grazie per l'attenzione.
sturmdiven
00venerdì 4 gennaio 2002 23:58

Se Guareschi non vi basta, propongo anche De Carlo.
Altro genere ma lo spirito è sempre Rock'n'Roll on the road. Bellissimo "Uto" (la mia storia) "due di tre" . Ne ha scritti una decina. L'unico che non mi èpiaciuto è stato "Macno".

Ps: Se qualcuno non ha letto ancora "sulla strada" di Kerouac fatelo! Ricordatevi che l'estate non è troppo lontana (e poi non potreste capire una canzone del nuovo libro)


"Un rivoluzionario è colui che vuol cambiare il mondo/
Un pacifista è colui che non vuol farsi cambiare dal mondo/"
Simodium
00sabato 5 gennaio 2002 13:33
io lascerei perdere cosa troppo datate e mi butterei sull'ondata di giovani scrittori ITALIANI degli anni '90:
Governi, Aldo Nove, Niccolo Ammaniti, Tiziano Sclavi (lui pero' ha iniziato nei seventees, e molti altri
Per farvi un'idea, provate a leggervi Gioventu cannibale, un'antologia di racconti (c'e' pure il mangiamerda Luttazzi che ci delizia con la sua versione di Cappuccetto rosso splatter!)
Per gli stranieri, il sempreverde Stephen King, Il mito Clive Barker e parecchi altri che non mi vengono neanche in mente...

"L'euro sta arrivando...la tua banca e' pronta, e tu?"
P.S: Si comunica a tutti gli utenti che, in ragione del passaggio all'Euro, a partire dal 1 gennaio 2002, la posizione comunemente conosciuta e praticata come 69 sara' denominata 0.0356. Grazie per l'attenzione.
sturmdiven
00sabato 5 gennaio 2002 23:59

Così vi voglio! Proponete nuovi autori! Alcuni non li conosco (sono vecchio!:) )


"Un rivoluzionario è colui che vuol cambiare il mondo/
Un pacifista è colui che non vuol farsi cambiare dal mondo/"
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