Nell'estratto del piano industriale è scritto (a proposito dei nuovi veicoli della metropolitana):
eventuali veicoli intermodali che potrà essere possibile introdurre nel parco mezzi qualora si concretizzasse l’interoperabilità metropolitana-ferrovia
Innanzi tutto mi complimento con l'autore del testo che è molto sicuro di quello che dice ("potrà essere possibile" = forse, non ne siamo tanto sicuri, non contateci troppo...)
Inoltre, riguardo all'interoperabilità, mi sembra che non abbiano molto le idee chiare.
Metropolitana e treno hanno qualche piccola differenza:
- sistema di alimentazione,
- sistema di segnalamento,
- regolamento di esercizio,
- posizionamento del binario legale (a sinistra per le ferrovie, a destra per la metropolitana).
Sono tutti "piccoli e trascurabili" problemi tecnici, che NON sono IMPOSSIBILI da risolvere, ma sarebbe veramente ridicolo anche solo pensarci.
Altri nuovi e diversi scenari, potranno concretizzarsi in occasione dell’attesa gara per l’affidamento dei servizi ferroviari regionali.
Oggi il contesto della gara non è ancora maturo, ma è opportuno che Amt si prepari a una tale eventualità e definisca la propria strategia.
La gara per i servizi ferroviari regionali era già stata bandita, avevano partecipato alcuni gruppi (tra cui Trenitalia e Ferrovie Nord Milano) e pian piano tutti i concorrenti sono stati esclusi. Qualche maligno potrebbe pensare che la gara abbia avuto questa fine soltanto per prolungare il contratto di servizio di Trenitalia...
La Regione "dovrebbe" essere a buon punto per la definizione di una nuova gara, visto che ne era già stata fatta una, ma al momento tutto è nel dimenticatoio...
Per quanto riguarda lo status di impresa ferroviaria, sono necessari tre requisiti (cercando di essere breve):
- la licenza ferroviaria, rilasciata dal ministero dei trasporti (riguardante essenzialmente parametri gestionali dell'impresa = deve dimostrare di essere una azienda efficiente)
- il certificato di sicurezza, rilasciato dal Cesifer (organo attualmente interno ad RFI), che attesta la preparazione tecnica ed il rispetto degli standard di sicurezza da parte dell'impresa (materiale rotabile, di trazione e personale)
- l'acquisto delle tracce orarie (che vende RFI)
Faccio notare la dipendenza da RFI per due dei tre requisiti
Al momento ad AMT mancano completamente tali requisiti e ad occhio e croce sono necessari almeno un paio d'anni per ottenere i primi due (forse anche di più visto che AMT non ha locomotori, nè carrozze, nè personale idoneo, nè struttura organizzata per attività ferroviarie). Il discorso potrebbe essere ad esempio leggermente diverso per aziende come ATM Milano che hanno una struttura molto orientata sul "ferro" anche se non ferroviario.
Quindi AMT (o Transdev) deve trovare dei partner per buttarsi nel mercato ferroviario.
Riguardo all'acquisto delle tracce orarie, bisognerebbe poi verificare se è la Regione che le compra per poi metterle a disposizione delle imprese ferroviarie (successivamente alla gara) o se sono le stesse imprese che acquistano le tracce direttamente da RFI.
C'è da dire inoltre che al momento l'utilizzo dell'infrastruttura da parte di imprese ferroviarie NON trenitaliane avviene (in piccolissime percentuali) soltanto per le merci e non per i passeggeri.
[Modificato da cliobini 18/03/2007 10.14]