Ferrovie/RFI: uno dei maggiori ostacoli alla metro o opportunità?

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metrosur
00venerdì 16 marzo 2007 17:19
Visto che abbiamo discusso più volte delle ferrovie come responsabili principali di diversi impasse come Brignole, prolungamento verso San Martino, parco ferroviario di Terralba e del Campasso, linea merci del Campasso oltre al problema Sampierdarena, con la ferrovia presente, nessuno vuole fare la metro.

Per volontà, per incapacità, per indolenza, una o tutte e tre le cose ma le ferrovie (RFI nello specifico) sono attualmente un problema e un ostacolo ma potrebbero anche essere una grande opportunità per il futuro una volta realizzato il fantomatico nodo di Genova e potendo disporre di due binari da Voltri a Terralba e successivamente (molto successivamente) fino a Pieve Ligure. Si potrebbe veramente integrare la metro attuale e le ferrovie creando un sistema completo.

A Barcellona hanno "espropriato" le ferrovie di una linea che più o meno sarebbe Arenzano-Recco e l'hanno fatta diventare una vera metropolitana in pochi anni. Da noi un discorso sarebbe impossibile.
Alcune domande senza risposta, sperando che qualcuno tra noi possa darle:
1) Esiste un ente "supremo" che potrebbe "costringere" RFI a concedere le aree per la metro senza che lei possa opporsi (una sorta di esproprio interno allo stato/comune)?
2) Perché non viene creata una divisione apposita per il trasporto metropolitano visto che Trenitalia e RFI già gestiscono (male) realtà come Napoli, Roma, Milano e Palermo dove esistono reti dedicate (o quasi)?
3) Perché non dotano i sistemi metropolitani di tecnologie moderne che permettano una frequenza e un servizio di tipo metropolitano?
4) Perché non acquistano treni per servizio metropolitano invece di quelle ciofeche di Minuetto e Taf per non parlare dei Vivalto (ok sono per i regionali ma li usano anche su alcuni passanti)?

Spero di aver stimolato una nuova interessante discussione [SM=g27987]
euge1893
00venerdì 16 marzo 2007 17:25
Gran bella discussione in effetti. Occorre pensarci un po' su prima di intervenire...
chicc0zz0
00sabato 17 marzo 2007 09:08
Se ne è parlato molto su Ferrovieonline e si è arrivati che TI non è in grado di gestire un traffico di tipo metropolitano. Come dicevi tu TAF e Minuetto sono per il traffico regionale, per il metropolitano i modelli dovrebbero essere ben altri.
Per non parlare poi delle ancora vecchie Ale...
Purtroppo credo che non si arriverà ai modelli delle S-Bahn tedesche o della RER parigina che in parte è gestita da SNCF.
Trammax
00sabato 17 marzo 2007 10:20
Sorvoliamo sulle nuove strategie "manageriali" di TI e RFI. [SM=g27992]
Forse stiamo scontando un'aberrazione ideologica degli ultimi anni, cioè una concezione falsamente privatistica che consente ai managere delle ferrovie di giocare a fare i cavalieri d'industria con un capitale che è ancora pubblico al 100%.
Ricordo un'incontro, avvenuto attorno al 2000 assieme ad altre associazioni ambientaliste, con un alto funzionario tecnico della Regione. Di fronte alle ipotesi formulate per l'uso metropolitano di alcune infrastrutture ferroviarie (compresa la linea del Campasso), ci è stato seccamente replicato" Le ferrovie sono ormai una SpA e del loro partimonio possono fare ciò che vogliono secondo un'ottica di mercato; se ritengono di dover concedere la linea a Messina o ad un altro terminalista, non avranno problemi a farlo". [SM=g27993] Dopo anni di carrozzoni pubblici clientelari siamo approdati all'adorazione del Dio Mercato, e questi sono i risultati, anche quando tutto è di proprietà pubblica, cioè nostra.
Per fare l'inevitabile paragone, in Svizzera quasi la metà delle ferrovie sono private (non privatizzate, ma private all'origine, storicamente mai nazionalizzate). Ebbene, le ferrovie sono considerate infrastrutture strategiche, esiste un' Authority federale, con distaccamenti a livello di cantone, che stabilisce per tutti tracce, quantità e qualità dell'offerta e tariffe, e ciascuno si adegua: e non credo che i governanti elvetici siano tutti bolscevichi. Semplicemente è un modo diverso di concepire lo Stato e la res publica.
Badx1
00sabato 17 marzo 2007 12:35
piccola nota sui materiali rotabili: il minuetto dovrebbe essere usato sui regionali, ma su linee a bassa domanda...i Vivalto nascono addirittura per gli interregionali (sono dotati anche di 1a classe)!
I Taf dovrebbero essere gli unici pensati per un traffico di tipo passante, ma di certo non metropolitano schietto.

Tornando alle infrastrutture: Genova è un nodo tanto complesso quanto strategico. Basti pensare alla zona fra Bolzaneto e Sampierdarena con i suoi numerosi viadotti,gallerie e bivi...tutto fatto ovviamente in tempi diversi con il risultato che risulta complesso anche cedere un binario. Questa cosa l'avevo fatta notare anche sul topic dedicato al prolungamento in valpolcevera circa la stazione di rivarolo(metro).
RFI ci pensa ben più di 2 volte quindi a cedere un'area e ancor di più (visti i suoi bilanci) a vendere aree/strutture a prezzo di favore: col mitico "italian way" è l'ennesima società che riesce a vendere un patrimonio pubblico e avere bilanci assurdi... [SM=g27993]

Certo è assurdo anche che una società che possiede patrimonio pubblico si impunti per non cedere infrastrutture ad alrta società che consegue il medesimo risultato di trasporto pubblico.

A pensar male uno direbbe: ma non è che TI non vuole troppa concorrenza sulla Valpolcevera?

Badx1
00sabato 17 marzo 2007 16:43
A pensar bene: TI/ TI Cargo vuole sfruttare a pieno l'incremento del traffico merci direttrice porto-Campasso-Terzo Valico...e quindi i binari in zona rivarolo li vuole tutti!
metrosur
00sabato 17 marzo 2007 17:45
Se non sbaglio si dovrebbe costituire un autority esterna a RFI e Trenitalia proprio per assegnare le traccie sulla rete. Se Amt richiedesse tutte le traccie dalle su due binari 5 alle 22 (uno rimarrebbe sempre a disposizione per i merci anche durante il giorno) non potrebbe avere l'uso della rete? sarebbe impossibile avere un tracciato che possa far andare sia i treni merci che i treni metropolitani? credo che tecnicamente ogni cosa sia risolvibile bisogna vedere i costi e gli impedimenti normativi.
cliobini
00sabato 17 marzo 2007 18:37
AMT non può richiedere proprio niente perchè non è un'impresa ferroviaria
metrosur
00domenica 18 marzo 2007 00:28
Nel piano industriale non accenna a una possibilità futura di gestione della ferrovia? Se mai decideranno di concorrere per l'assegnazione dei tracciati ferroviari credo dovrebbero dotarsi anche di uno stutus di impresa ferroviaria. Vado a logica ma non conosco bene la normativa in materia quindi potrei sbagliare.
cliobini
00domenica 18 marzo 2007 10:08
Nell'estratto del piano industriale è scritto (a proposito dei nuovi veicoli della metropolitana):

eventuali veicoli intermodali che potrà essere possibile introdurre nel parco mezzi qualora si concretizzasse l’interoperabilità metropolitana-ferrovia

Innanzi tutto mi complimento con l'autore del testo che è molto sicuro di quello che dice ("potrà essere possibile" = forse, non ne siamo tanto sicuri, non contateci troppo...)
Inoltre, riguardo all'interoperabilità, mi sembra che non abbiano molto le idee chiare.
Metropolitana e treno hanno qualche piccola differenza:
- sistema di alimentazione,
- sistema di segnalamento,
- regolamento di esercizio,
- posizionamento del binario legale (a sinistra per le ferrovie, a destra per la metropolitana).
Sono tutti "piccoli e trascurabili" problemi tecnici, che NON sono IMPOSSIBILI da risolvere, ma sarebbe veramente ridicolo anche solo pensarci.

Altri nuovi e diversi scenari, potranno concretizzarsi in occasione dell’attesa gara per l’affidamento dei servizi ferroviari regionali.
Oggi il contesto della gara non è ancora maturo, ma è opportuno che Amt si prepari a una tale eventualità e definisca la propria strategia.

La gara per i servizi ferroviari regionali era già stata bandita, avevano partecipato alcuni gruppi (tra cui Trenitalia e Ferrovie Nord Milano) e pian piano tutti i concorrenti sono stati esclusi. Qualche maligno potrebbe pensare che la gara abbia avuto questa fine soltanto per prolungare il contratto di servizio di Trenitalia...
La Regione "dovrebbe" essere a buon punto per la definizione di una nuova gara, visto che ne era già stata fatta una, ma al momento tutto è nel dimenticatoio...

Per quanto riguarda lo status di impresa ferroviaria, sono necessari tre requisiti (cercando di essere breve):
- la licenza ferroviaria, rilasciata dal ministero dei trasporti (riguardante essenzialmente parametri gestionali dell'impresa = deve dimostrare di essere una azienda efficiente)
- il certificato di sicurezza, rilasciato dal Cesifer (organo attualmente interno ad RFI), che attesta la preparazione tecnica ed il rispetto degli standard di sicurezza da parte dell'impresa (materiale rotabile, di trazione e personale)
- l'acquisto delle tracce orarie (che vende RFI)
Faccio notare la dipendenza da RFI per due dei tre requisiti

Al momento ad AMT mancano completamente tali requisiti e ad occhio e croce sono necessari almeno un paio d'anni per ottenere i primi due (forse anche di più visto che AMT non ha locomotori, nè carrozze, nè personale idoneo, nè struttura organizzata per attività ferroviarie). Il discorso potrebbe essere ad esempio leggermente diverso per aziende come ATM Milano che hanno una struttura molto orientata sul "ferro" anche se non ferroviario.
Quindi AMT (o Transdev) deve trovare dei partner per buttarsi nel mercato ferroviario.

Riguardo all'acquisto delle tracce orarie, bisognerebbe poi verificare se è la Regione che le compra per poi metterle a disposizione delle imprese ferroviarie (successivamente alla gara) o se sono le stesse imprese che acquistano le tracce direttamente da RFI.

C'è da dire inoltre che al momento l'utilizzo dell'infrastruttura da parte di imprese ferroviarie NON trenitaliane avviene (in piccolissime percentuali) soltanto per le merci e non per i passeggeri.

[Modificato da cliobini 18/03/2007 10.14]

metrosur
00domenica 18 marzo 2007 12:30
Re:

Scritto da: cliobini 18/03/2007 10.08
C'è da dire inoltre che al momento l'utilizzo dell'infrastruttura da parte di imprese ferroviarie NON trenitaliane avviene (in piccolissime percentuali) soltanto per le merci e non per i passeggeri.

[Modificato da cliobini 18/03/2007 10.14]



Se per la liguria hai ragione per i passeggeri c'è sono TI ma per esempio in Piemonte GTT (l'equivalente di AMT per Torino per chi non lo sapesse) gestisce delle linee ferroviarie (con dei Minuetto) in parte su binari suoi e in parte su binari di RFI. Ci sono diverse altre società che lo fanno in Umbria, Puglia, Trentino, Veneto e credo anche in Campania.
cliobini
00domenica 18 marzo 2007 13:57
Sono tutte società che nascono bene o male da ex-ferrovie concesse, a cui è stato "concesso" di attaccarsi alla rete RFI. Si tratta di società che fanno servizio su reti non RFI e che possono circolare anche su rete RFI in minima parte. Non ci sono società nuove che fanno servizio su tratte di RFI e basta.
Anche Cisalpino e TILO prevedono la partecipazione di Trenitalia.
metrosur
00domenica 18 marzo 2007 15:13
Re:

Scritto da: cliobini 18/03/2007 13.57
Sono tutte società che nascono bene o male da ex-ferrovie concesse, a cui è stato "concesso" di attaccarsi alla rete RFI. Si tratta di società che fanno servizio su reti non RFI e che possono circolare anche su rete RFI in minima parte. Non ci sono società nuove che fanno servizio su tratte di RFI e basta.
Anche Cisalpino e TILO prevedono la partecipazione di Trenitalia.



Allora bisogna che AMT abbia come protettore TI? una situazione un po' mafiosa direi... la famosa autority sopra RFI e Trenitalia che vogliono costituire forse serve proprio per questo. Riusciranno a farla?
La gara della Regione Liguria lal faranno solo quando ci saranno i treni non di Trenitalia da affidare al vincitore e quando saranno risolti i problemi riferiti al personale da "affittare" al vincitore. Tutto molto costoso e complicato, quanti millenni ci vorranno per riuscirla a fare con queste condizioni?
cliobini
00domenica 18 marzo 2007 16:31
Intanto che AMT cominci a fare bene il suo lavoro, poi potrà pensare di andare a fare quello degli altri.
La situazione non è in po' mafiosa, è MOLTO mafiosa.
Dopo tutto non ci si può improvvisare ferrovieri dall'oggi al domani, le ferrovie dello stato (nel bene e nel male) hanno un patrimonio culturale più che centenario. Bisogna dargli una mano ad uscire dall'Ottocento e ad affrontare bene i problemi di oggi
GenoaJackson
00lunedì 7 luglio 2008 01:38
Serve una regia della regione che in questi 20 anni è stata praticamente zero. Ma ciò non accadrà mai con questi politici e neppure con quelli dell'altra sponda...

Senza contare che la popolazione è tutt'altro che portata alle rivoluzioni, per smuovere la politica ci vorrebbero un po' di sceneggiate tipo Napoli, due-tre settimane di blocco delle strade e potreste vedere come qualcuno se la farebbe sotto.

E' ovvio che non è una soluzione ragionevole, ma in Italia se non si fa così non si muove nulla..."In Italia"..."In Italia"...come dice quel rapper...

[SM=x1445361]
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