ESIODO: TEOGONIA

il Poeta 1
00mercoledì 8 luglio 2009 07:03
ESIODO: TEOGONIA

La Nascita degli Dei Esiodo (VIII-VII a. C.).

Nei poemi omerici si riporta il mondo divino, rispecchiando la cultura e la gerarchia del mondo umano che ancor oggi vive...

Esiodo, è il primo scrittore greco sulla cui vita si hanno notizie certe ed è fonte autorevole per quanto riguarda l’origine degli dei. Nell’Olimpo greco vivevano dei, semidei ed eroi. Il Padre riconosciuto, era Zeus (Giove).

Esiodo nell'essere pastore per sventura, alle pendici del monte Elicona, alla cui vetta risiede l'Olimpo, usando la Riflente (Riflessione-mente), dà il là alla Teogonia, alla creazione degli Dei e alle nove Muse, tramandandoci la nascita di Mnemosine, Dea della memoria, figlia di Cielo e Terra e Zeus che giacque per nove notti = nove Muse!

Le Muse, dee delle Arti e delle Scienze, figlie della Memoria, sono voce dell'istruzione e dell'autorità, e allietano il vivere:

Clio - Colei che dà celebrità!-

Euterpe – Dea della musica!-

Talia - Dea della Commedia e della Satira!-

Melpomene - Cantante e regina della Tragedia!-

Tersicore - Colei che ammalia con la danza al suono della lira!-

Erato – Dea dei desideri, Mimica, Poesia Mèlica = erotismo lirico nel canto!-

Polinnia – Canto corale di inni lirici!-

Urania – Dea della volta celeste, Astronomia e Matematica!-

Calliope – Dea dalla bella voce, Comunicazione, Verità, Etica e Poesia Epica!

Esiodo persiste sulla loro presenza essenziale per la cultura orale, per insegnare canti e raccontare miti...
Il poeta non pensa d'essere autore creativo, ma esecutore di ciò che riceve in Riflente (Riflessione-mente)!

L'Arte delle Muse è prestazioni di buon livello o performance con sane ambizioni, e desiderio al progresso Sociale (Poesia) come nella Teogonia, storia o mytos.
In Esiodo la funzione del poeta non è soltanto culturale, ma politica!

La più illustre Musa è Calliope, dea della comunicazione, possiede una bella voce e vive a stretto contatto con le autorità politiche, sa presentare leggi, sentenze, discorsi significativi autorevoli, e perorare cause Etiche con saggezza di Verità d'essere ricordate...

La Poesia è il filo della Storia in Riflente con le Muse che fan dolce il vivere...

La bellezza dell'ambiente, il canto delle fronde, la frescura del dolce torrente Ippocrene donano al Poeta l'estro del comporre, guidato dalle Esperidi (Muse) in meravigliose soavi melodie, e danze spazianti nella bruma in voci d'oro per celebrare l'elegia di Zeus e Era...
Dal connubio nasce Atena, patrona di artisti e artigiani (I cittadini dell'Attica chiamarono la loro Città, ATENE).
Artemide, Dea della caccia, dei boschi, della fertilità per l'aiuto alla madre al parto di Apollo...
Apollo dio delle arti, medicina, musica e profezia...
Poseidone, dio della terra e del mare (Nettuno).
Temi o Themis, generò le stagioni (chiamate Ore)... e madre di Prometeo.
Afrodite (Venere), dea dell'amore, della bellezza, sessualità, lussuria e dei giardini.
Aurora, Gaia, Oceano, Sole, Luna ecc. sempre immortali...

Nell'Olimpo c'è la bella dimora di Grazia e Desiderio, durante le feste cantano
i nomous e i saggi ethea degli immortali, e tutt'attorno risuona la terra ricca in inni di vita al padre Zeus regnante in cielo, signore del tuono fiammeggiante che vinse il padre Chronos e divise ogni cosa fra gli immortali...

Calliope vive tra i re nutriti da Zeus, e la gente guarda alla giustizia (themistas) che venga amministrata in presenza della Dea...
Gli aedi, cantori con cetra, sono amati dalle Muse perché san far scorrere miele dalle bocche portando reverenza, AMORE, da far scordar dolori e lutti...

A Esiodo, mentre pasceva gli armenti sotto il divino Elicona, si presentarono le Esperidi con uno scettro d'alloro fiorito, perché cantasse di esse, dei beati e dei viventi...

Siam figlie dell’Amore
danziam cantiam
al melo d’oro…

Il sornione, l'arrotolato
con le cento facce
a guardia sta...

Arrivano gli Argonauti,
nello scompiglio,
il serpe se ne va…

Le Grazie
in girotondo
salvano la mela…


Esiodo da buon pastore alle insigni azioni del Padre Zeus fa declamar le Muse, esse divinamente cantano le gesta, d'accalorare la cima dell'Olimpo nevoso, dimora degli immortali.
Ride la casa del padre ricordando la venerata stirpe che Gaia e Urano generarono...
Le Muse, danzano, amano i citaristi cantori che danno sollievo e gloria agli uomini e ai beati signori dell'Olimpo, nel far scordar lutti e dolori e AMAR la vita... Terminano con l'inno all'egida di Zeus e del figlio Apollo...

Grazie alla ricerca di Verità di Esiodo, Socrate e Gesù, la cultura occidentale possiede il germe dell'AMORE!

Pontiggia Lorenzo
il Poeta marylory
il Poeta 1
00lunedì 13 luglio 2009 12:33
PoeFiloPoli in Riflente

Ciao, il Poeta, grazie per il tuo interesse a questo thread.
Lasciamo dire, con amicizia, che sei stato un po' stringato nell'esposizione delle tue idee, e non credo di averne capito bene il senso.
Forse ti riferisci alle due opere maggiori di Esiodo, la Teogonìa e Le opere e i giorni?
Se ho capito bene, in effetti queste due opere possono esser viste come due aspetti di un corpus unico, più generale. In Teogonia, Esiodo descrive in modo didascalico il mondo religioso dell'antica Grecia. Con Le Opere e i giorni, si descrive , sempre in modo didascalico, le età mitiche dell'uomo.
In essa, appunto, Esiodo si rivolge al mondo agricolo, con l'intento di fare una riflessione sulla natura umana.
Tutto questo, naturalmente, si colloca nella visione più ampia di Esiodo, che cerca le tracce della natura umana e le sue aspirazioni ultime.

Lo sai cosa ti dico? Esiodo mi fa pensare all'analisi circa la natura umana ed i suoi scopi, trattata in modo vigoroso da un altro immenso poeta, Dante.
Che ne pensi?
Ciao

Sir

Rispondo lascia perdere Dante = Platone al servizio del “padrone”...

I veri Poeti son persone sincere d'arrivare a pagar di persona!

Da cinquant'anni la mia Poesia si poteva definire pastorale, bucolica, in altre parole naif quanto quella di Esiodo VIII/VII a.c. possedeva Filosofia e Politica...
Dal 2003, vedovo, nel 2006, in compagnia nel giorno di San Faustino, il caso volle che mi trovassi seduto a parlare con una Prof., intuii dalle affinità elettive che sarebbe stata la seconda donna a cui ho detto t'AMO...
Nacque l'AMORE, lei notava la luce, ma andava sgrezzata con la lettura.
Sollecitato a leggere nicchiavo, poi in vacanza mi fa leggere un libro della Cantarella, scopro il mondo dei greci, scrivo il mio primo libro: Quaderno di Filosofia Politica, 2007...
Vorrei vivere ancora cent'anni non per vivere, ma per leggere!
Ora sto leggendo: “IL DUELLO” di CECOF...
Esiodo è il meno conosciuto perché responsabilizza i Poeti, Filosofi, Politici che sono una cosa sola al servizio del Popolo...

Dal libro in stampa: LA RIFLENTE – SESTOSENSO


-Esiodo, già nel VIII/VII a. C. si occupò per primo di una nuova poesia: la poesia "didascalica" tesa ad insegnare che la filosofia nella prassi è politica = sintesi di vita non solo pastorale…

Esiodo sa d’essere poeta, a differenza dei poeti tradizionali, egli è un puro, genuino che non si mescola, e per la sua avvedutezza socializzante è definito il poeta degli umili, da non essere apprezzato alle corti…

Esiodo si fa maestro di sapienza, poeta vate, ponendo le basi alla cultura occidentale, la quale fa orecchie da mercante, adoperando solo la pseudo riflente o riflessione speculativa, da non ammettere che la filosofia è la base della vera Politica Democratica…
Di questa realtà Esiodo è consapevole, ma la colpa non è del vate, bensì del Caino che è in noi: la furbizia o l’ignoranza delle virtù che il filosofo ci tramanda…
Esiodo è il poeta del vivere quotidiano, consapevole dell’innovazione, un vate che vuol dare il meglio istruendo gli uomini ai valori che conferiscono dignità al vivere.
Fu il primo poeta a specificare il numero delle Muse, e dar loro il nome.
Calliope, ad esempio, è la musa della parola, dell’etica, ed è la più illustre a contatto con l'autorità politica, la voce del sapere, della Verità, dell'autorità e nel contempo la voce del piacere AMORE…

- Non nutro più alcuna speranza per il futuro del nostro popolo, se deve dipendere dalla gioventù superficiale d’oggi, perché questa gioventù è senza dubbio insopportabile,
irriguardosa e saputa. Quando ero ancora giovane mi sono state insegnate le buone maniere ed il rispetto per i genitori: la gioventù d’oggi invece vuole sempre dire la sua ed sfacciata.”-
Esiodo








E il mio ultimo libro di Poesie: PoeFiloPoli in Riflente...

PoeFiloPoli

Amici
per diventar Poeta
ci si sveste
di colori e ideologie,
da passar per folli...

Si usa introspettivamente
la Riflente creativa,
per giungere alla Filosofia
per deliberare,
Leggi atte a risolvere
i problemi Socio-Politici:
AMARE il Prossimo
come se stessi! -

Lorenzo Pontiggia il Poeta marylory

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