Come "nascono" le uova. E come l'uomo domina la natura.

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!fuffa!
00sabato 6 gennaio 2007 19:06
->LEGGI

Chiedo ai sostenitori del "naturale" cosa ci sia di naturale in tutto questo. Violenza gratutita e crudele, necessaria per cosa? Per la sopravvivenza? (ATTENZIONE: lo dimostra l'eperienza, di chi non fa consumo di uova, che si vive benissimo anche senza.) Un'ultima domanda? Questo schifo è legittimo in nome del gusto? E'legittimo da parte dell'uomo lo sfruttamento ed il dominio sulla natura in nome di qualcosa di non necessario, mirato esclusivamente all'appagamento dei piaceri di gola?

Da oggi ho smesso di nutrirmi di uova, spero che qualcun'altro leggendo quest'articolo possa fare altrettanto.
sugar.syl
00sabato 6 gennaio 2007 19:13
Beh un conto e' condannare queste pratiche, un conto non nutrirsi per niente di uova... io consumo quelle che da' alla mia famiglia una signora che ha una fattoria (oltre a portarci anche altri ortaggi), e so come tiene le galline..
E comunque, basterebbe andare al mercato dove ci sono i banchi dei contadini che spesso vendono anche le uova delle loro galline; basta informarsi un attimo, se si conosce la persona, e si possono comprare uova di galline allevate "naturalmente"..
!fuffa!
00sabato 6 gennaio 2007 19:31
ovvio, se dovesse capitarmi e spero di riuscire a farlo capitare in futuro, le uova di galline fatte vivere in condizioni naturali le mangerei senza problema.. ma quanti vanno a cercarsi l'agricoltore della zona par farsi dare le uova "naturali"? più comodo il supermercato sottocasa, che significa cioè mezzi violenti per fine non necessari.
Zahk
00sabato 6 gennaio 2007 22:39
e allora vai a ingozzarti dell'erba del giardino sotto casa tua


porca puttana
+March+
00domenica 7 gennaio 2007 02:12
Ritengo oltremodo eccessivo non nutrirsi di uova solo per come vengono prodotte.
E mi sembra anche abbastanza stupido non nutrirsi di uova,ma continuare a mangiare pasta, biscotti, merendine etc etc, perchè mi dispiace dirlo, ma le uova sono presenti in un enorme quantità di cibi..

[Modificato da +March+ 07/01/2007 2.14]

=storto=
00domenica 7 gennaio 2007 03:09
le uova non vanno mangiate perche le galline sono tenute in condizioni pazzesche..
la carne rossa proviene da mucche che sono tenute nelle stesse condizioni delle galline.
idem per le carni bianche.
se pensi a come vengono coltivati gli ortaggi che mengiamo mi viene da star male..senza contare che l' utilizzo di diserbanti concimi chimici anti parassitari ecc. distrugge l' ecosistema il terreno e gli animali che si cibano di esso.

se si fa una questione etica, in ogni caso,si è nel torto.

forse una soluzione potrebbe essere diminuire i consumi di tutto.
meno consumo-->meno produzione-->meno allevamenti e coltivazioni intensive per massimizzare la produzione..mia opinione,non pretendo di essere nel giusto [SM=g27823]
Benny404
00domenica 7 gennaio 2007 10:57
per quanto riguarda il trattamento dei cibi che finiscono sulle nostre tavole : un conto è arrivare a rifiutarsi di mangiare per una questione etica, un conto e fermarsi un attimo a riflettere,realizzare che stai mangiando merda e che è bene far luca su certi metodi di produzione alimentare piuttosto che vomitare sangue per il resto della vita, almeno, io mi sento più sicuro a mangiare roba non trattata con polibutanofosfato&criptonite...sarò strano io eh...

per quanto riguarda il trattamento degli animali : l'ho già detto più volte, io cerco di rispettare gli animali in quanto esseri viventi, con vita propria...non sono vegetariano e per me è abbastanza normale che l'uomo allevi per poi uccidere e nutrirsi (è l'alternativa alla caccia...)
ma questi allevamenti-lager...cosa hanno di naturale?
c'è davvero da essere così indifferenti? anche quando sai che le sostanze chimiche che vengono somministrate agli animali per...che ne so, ingrassare, aumentare la qualità di carni e prodotti...finiscono nella tua pancia?

casi come la mucca pazza dovrebbero far riflettere, invece di dire "sì ma tanto..."...si ma tanto quello che è capitato ad altri potrebbe capitare a te, con sempre più facilità, se permane questo disinteresse.

e non dipende tutto da un o 10 uova.è uno dei tanti soliti discorsi...
muwa†alli
00domenica 7 gennaio 2007 11:39
Si ecco io che ne ho la possibilità le ove le prendo dalla Bice, la moglie di Toni, che le dà a mia nonna quando ne ha bisogno. In alternativa ce le ha la Tanina, che però abita a Debbia, ma siccome è parente di mio nonno ce ne dà sempre un bel po' [SM=g27828] Fino a qualche tempo fa le galline le teneva mio nonno, avevamo le uova fresche e le galline le uccidevamo noi. Una cosa però cattiva è il cappone, una volta mi sono domandato come mai privare un animale della sua dignità per farlo ingrassare. Poi mi sono risposto, che a noi che lo sforzo più grande che facciamo è sollevare una biro il cappone fa senso, ma per gente di toh cinquant'anni fa avere carne significava la possibilità di mantenere una famiglia numerosa. E loro, fra cui i miei nonni, costretti a lavorare sotto mezzadria, con dei cespi d'insalata e dei peperoni sai quanto tiravano avanti? Dovevano far su i covoni e falciare il frumento, mica aprire dei libri! Perciò le pratiche di castrazione sono rimaste radicate quasi nella cultura contadina. Questo breve excursus per difendermi da probabili attacchi di Fuffa [SM=g27832] Ritornando in tema, gli allevamenti-lager vanno oltre il sostentamento, sono l'emblema del capitalismo brutale e senza scrupoli, ma non sono certo che l'astenersi dal mangiare prodotti animali sia l'unico espediente per eliminare questi abomini.
Tankian88
00domenica 7 gennaio 2007 12:09
Fuffa ogni giorno scopri l'acqua calda .. [SM=g27834]

Si sa che la stragrande maggioranza della merda che compri nei supermercati è allevata con metodi simili . Non ho ancora aperto il link ma so già cosa ci sarà. Sono storie vecchie come il mondo , è sempre stato cosi . Io le uova quando sono a torino sono "costretto" a prenderle al supermercato ma ne mangio davvero poche , mentre quando vado in campagna dal contadino di fiducia è tutta un altra cosa. Ma queste cose le so da quando sono nato , non ci doveva essere un tizio sconosciuto che facesse un sito apposito -.- .

E quoto alcuni commenti fatti qua sopra , che se stai a guardare per ogni cibo finisci per mangiarti i sassi cazzo.
=storto=
00domenica 7 gennaio 2007 13:05
Re:

Scritto da: Benny404 07/01/2007 10.57
per quanto riguarda il trattamento dei cibi che finiscono sulle nostre tavole : un conto è arrivare a rifiutarsi di mangiare per una questione etica, un conto e fermarsi un attimo a riflettere,realizzare che stai mangiando merda e che è bene far luca su certi metodi di produzione alimentare piuttosto che vomitare sangue per il resto della vita, almeno, io mi sento più sicuro a mangiare roba non trattata con polibutanofosfato&criptonite...sarò strano io eh...

per quanto riguarda il trattamento degli animali : l'ho già detto più volte, io cerco di rispettare gli animali in quanto esseri viventi, con vita propria...non sono vegetariano e per me è abbastanza normale che l'uomo allevi per poi uccidere e nutrirsi (è l'alternativa alla caccia...)
ma questi allevamenti-lager...cosa hanno di naturale?
c'è davvero da essere così indifferenti? anche quando sai che le sostanze chimiche che vengono somministrate agli animali per...che ne so, ingrassare, aumentare la qualità di carni e prodotti...finiscono nella tua pancia?

casi come la mucca pazza dovrebbero far riflettere, invece di dire "sì ma tanto..."...si ma tanto quello che è capitato ad altri potrebbe capitare a te, con sempre più facilità, se permane questo disinteresse.

e non dipende tutto da un o 10 uova.è uno dei tanti soliti discorsi...


lo so anche io che con la merda che mangio avrò il corpo saturo di schifezze.
tantè che i miei pusher di verdure contadine non mi forniscono sempre di verdura sana e priva di vaccate( mi chiedo come un contadino possa evitare il problema dello smog e delle piogge che cmq intaccano la loro frutta e verdura).
cmq mi sembra che in questa discussione l' invito a non utilizzare uova sia per una questione morale:quindi credo che il discorso sia centrato sulla questione morale piu che sulla qualità dei prodotti. [SM=x282945]

[Modificato da =storto= 07/01/2007 13.06]

metal17601
00domenica 7 gennaio 2007 14:16
Re:

Scritto da: Zahk 06/01/2007 22.39
e allora vai a ingozzarti dell'erba del giardino sotto casa tua


porca puttana


Cerca di rispettare le opinioni degli altri e di argomentare la tua posizione
stealthisnick
00domenica 7 gennaio 2007 19:05
Re:

Scritto da: !fuffa! 06/01/2007 19.06
Chiedo ai sostenitori del "naturale" cosa ci sia di naturale in tutto questo.



di naturale al mondo c'è ben poco
l'agricoltura non è naturale
le galline soffrono, ma chi mi può assicurare che le viti o le piante di pomodoro non soffrano?
belzebu87
00domenica 7 gennaio 2007 22:36
è solo la mia opinione ma almeno si potrebbe riflettere un poco più in profondità e dire, va bene, forse posso fare qualcosa:
- cerco di non comprare prodotti di industia alimentare come hanno detto alcuni nei post qui sopra, e cerco di comprare il biologico
- Faccio girare il link in modo che anche altri ne vengano a conoscenza e se lo facevano, smettano di acquistare prodotti che vengono fabbricati (per me si tratta proprio di fabbricare, non di allevare o di coltivare) in questa maniera.

Poi se non siete d'accordo sull'iniziativa, beh almeno portate motivazioni serie, che non siano il solito: lascia stare che non puoi cambiare il mondo.
°°tank.girl°°
00lunedì 8 gennaio 2007 00:11
Re:

Scritto da: =storto= 07/01/2007 3.09
le uova non vanno mangiate perche le galline sono tenute in condizioni pazzesche..
la carne rossa proviene da mucche che sono tenute nelle stesse condizioni delle galline.
idem per le carni bianche.
se pensi a come vengono coltivati gli ortaggi che mengiamo mi viene da star male..senza contare che l' utilizzo di diserbanti concimi chimici anti parassitari ecc. distrugge l' ecosistema il terreno e gli animali che si cibano di esso.

se si fa una questione etica, in ogni caso,si è nel torto.

forse una soluzione potrebbe essere diminuire i consumi di tutto.
meno consumo-->meno produzione-->meno allevamenti e coltivazioni intensive per massimizzare la produzione..mia opinione,non pretendo di essere nel giusto [SM=g27823]



Infatti sta prendendo piede un sacco la teoria della decrescita.

Cmq non è difficile liberarsi da ste schifezze (dannose e immorali): io non mangio carne nè pesce, compro uova biologiche e verdure dai contadini (ogni mese fanno il mercato biologico al centro sociale, con i contadini che portano la verdura e i formaggi da vendere, e x il resto del mese c'è la mia mamma che va dal contadino :D ), il latte e i formaggi li compro qui in montagna dove vedo le mucche come stanno. purtroppo compro ancora alcune cose industriali, ma risolverò presto. Al contrario di quello che si pensa ultimamente, il supermercato non è l'unico posto che vende cibo [SM=g27811]
!fuffa!
00lunedì 8 gennaio 2007 14:11
Spero solo non sia una giustificazione, e non voglio pensarlo, ma è sbagliato partire dal principio "o tutto o niente". Certo che se si vuole essere coerenti al 100% si dovrebbe mangiare solo cibo proveniente da agricolture biologiche o che non implichi metodi crudeli sugli animali.
(Piccola parentesi: e non solo sugli animali, ma anche sull'uomo, dato che gli animali allevati per le nostre carni latticini e uova, vengono nutriti grazie alla produzione cerealicola provieniente dai suoli sfruttati dei paesi poveri - il 40% della produzione mondiale di cereali è destinata a noi ricchi occidentali - terreni ad uso delle multinazionali che servono per assicurarci la possibilità di banchettare ogni giorno, mentre originariamente sarebbero destinati al mercato locale "la carne dei ricchi che mangia il pane dei poveri". E il discorso non vale solo per i prodotti animali, ma è esteso a molti prodotti di origine vegetale, dalla frutta agli ortaggi fino al cioccolato e al cotone.)
Chiudendo questa parentesi, traggo alcune conclusioni confrontando questo modello di sviluppo (chiamarlo sviluppo!) con le nostre abitudini di consumatori e più in generale con il modello di vita "occidentale" (espressione usata e abusata, ma che non rimane un concetto astratto, per comprenderla mi basta osservare comportamenti e abitudini mie e degli altri).
1 Smettere di consumare in questo modo è possibile. Credere il contrario forse non è una colpa, considerando da cosa deriva questa convinzione: l'assuefazione prodotta da questo modello e stile di vita, che in un modo o nell'altro, chi più chi meno, riguarda tutti. Smettere di consumare in questo modo non solo è possibile, ma sarebbe una delle soluzioni alle nostre frequenti lamentele, ai nostri sguardi pessimistici alla realtà. "Il mondo fa schifo", ma noi possiamo renderlo meno schifoso. Basta volerlo, e non è retorica. Se non lo facciamo forse non lo vogliamo veramente.
2 Facciamo anche finta di non poter assolutamente cambiare così radicalmente le nostre abitudini alimentari. Facciamo finta che alcune cose, dal cibo al vestiario, ai consumi energetici siano necessari. Ma cristo dio, rinunciare a due uova è proprio impossibile? E' una tragedia? No, non è nè impossibile nè una tragedia. E' un passo, non importa quanto lungo, ma comunque sulla strada del cambiamento.

La mentalità del "tutto o niente" (che continuo a sforzarmi di pensare non sia una giustificazione) è venuta fuori dalle risposte in questa discussione. Ho postato un articolo dove semplicemente vengono evidenziate le condizioni d'allevamento del pollame, ho pensato che qualcuno spinto da certe considerazioni, potesse scegliere di modificare alcune abitudini alimentari. Sarebbe già tanto smettere di consumare le uova prodotte (fabbricate, come ha detto davide) industrialmente. Mentre in alcune risposte ritrovo prospettive primitivistiche, in cui trogloditi vanno in giro con la clava a magiare foglie e bacche.

"Ritornando in tema, gli allevamenti-lager vanno oltre il sostentamento, sono l'emblema del capitalismo brutale e senza scrupoli, ma non sono certo che l'astenersi dal mangiare prodotti animali sia l'unico espediente per eliminare questi abomini."

Credo che muwa abbia colto a pieno il senso della discussione e del problema. Nessuno sta dicendo che smettendo di mangiare uova o prodotti animali si realizzerebbe il paradiso in terra. E nemmeno che se non lo si fa si è degli emeriti assassini o robe simili. Ma è da veri coglioni -scusate- il ragionamento "se non mangi le uova non devi fare neanche questo e questo e quello". (A parte che come ho già spiegato se non lo facciamo non è perchè non possiamo, ma perchè non vogliamo; il problema è qui capire quali sono e come superare questi limiti, del tutto immateriali.) Ma il punto non è questo. Ragionando così non andiamo da nessuna parte. Nessuno ci chiede di diventare puri e perfetti. La questione è che se ci teniamo veramente al bene comune, alla vita delle altre persone (che non hanno le nostre libertà di scelta!!) che popolano questo pianeta (di oggi e di domani), all'intero ecosistema (di oggi e di domani), e a noi stessi (l'ho messo per ultimo perchè qualcuno potrebbe obiettare che personalmente questo stato di cose va benissimo... ma qui ci spostiamo su altre questioni morali) dobbiamo assolutamente cambiare, dirigere in senso opposto i nostri consumi. Chi in un modo e chi in un altro. Chi in una certa misura e chi in un'altra. In qualsiasi modo vogliate. L'affermazione "tanto il mondo non cambierà mai" è vera fintanto che non non ci adoperiamo per migliorarlo. E "tanto da soli non si cambia niente" non ha senso, se poi magari è la stessa gente che va a votare a dirlo, dato che anche lì il discorso è lo stesso: un voto singolo non fa niente, ma tanti messi assieme decidono le sorti di un paese. Nella realtà post-moderna, dove gli stati sono solo strumenti al servizio di un potere più grande, forte ed esteso, che è dappertutto e da nessuna parte, invisibile ma sembre ben percepibile -quello transnazionale (incarnato dalle grandi corporation)- lo stesso potere che attraverso la comunicazione regola e produce la nostra vita, le nostre relazioni sociali, il nostro immaginario, l'operazione di consumo assume un ruolo più importante ed efficace del voto, è lo strumento che ci permette di decidere davvero sulla nostra vita e su quella delle altre persone. Non condanno il poveraccio ignorante che magari di questi argomenti non ha mai nemmeno sentito parlare e non riuscirebbe a coglierne il senso. Critico invece, citando un compianto cantautore (e libero pensatore) "voi che avevate voci potenti, lingue allenate a battere il tamburo, voi avevate voci potenti adatte per il vaffanculo."

[Modificato da !fuffa! 08/01/2007 14.34]

stealthisnick
00lunedì 8 gennaio 2007 15:15
Re:

Scritto da: !fuffa! 08/01/2007 14.11
gli animali allevati per le nostre carni latticini e uova, vengono nutriti grazie alla produzione cerealicola provieniente dai suoli sfruttati dei paesi poveri - il 40% della produzione mondiale di cereali è destinata a noi ricchi occidentali - terreni ad uso delle multinazionali che servono per assicurarci la possibilità di banchettare ogni giorno, mentre originariamente sarebbero destinati al mercato locale "la carne dei ricchi che mangia il pane dei poveri"




da QUESTI dati della FAO più del 35% della produzione mondiale di cereali è effettuata da noi ricchi occidentali
in questo 35% ci sono gli stati uniti (soprattutto), paesi dell'ue (ma neanche tutti), canada, russia, nuovazelanda, australia, giappone e corea del sud

la cina produce il 18% dei cereali
l'india il 10%


edit
da QUESTI ALTRI dati sempre della FAO sempre gli stessi paesi di sopra consumano meno del 15% dei cereali sul totale mondiale

la cina consuma circa il 23% dei cereali
l'india circa il 17%

[Modificato da stealthisnick 08/01/2007 15.47]

Tankian88
00lunedì 8 gennaio 2007 16:29
fuffa -.-

meno seghe mentali
°°tank.girl°°
00lunedì 8 gennaio 2007 16:50
Re:

Scritto da: !fuffa! 08/01/2007 14.11
"Il mondo fa schifo", ma noi possiamo renderlo meno schifoso.



Purtroppo c'è gente che in questo mondo schifoso ci sguazza. E poi ha anche il coraggio di lamentarsi!

-----

Steal non capisco i dati che hai postato: la produzione si riferisce agli anni dal 1979 al 2004, con una colonna per ogni anno negli ultimi 2 anni esaminati, mentre i consumi si riferiscono al periodo 2001-2003. Come si possono confrontare? e dove hai preso le percentuali?
Benny404
00lunedì 8 gennaio 2007 16:50
Re:

Scritto da: Tankian88 08/01/2007 16.29
fuffa -.-

meno seghe mentali

un applauso all'utilità di questo post in un forum pubblico.
=storto=
00lunedì 8 gennaio 2007 17:36
Re:

Scritto da: !fuffa! 08/01/2007 14.11
Spero solo non sia una giustificazione, e non voglio pensarlo, ma è sbagliato partire dal principio "o tutto o niente". Certo che se si vuole essere coerenti al 100% si dovrebbe mangiare solo cibo proveniente da agricolture biologiche o che non implichi metodi crudeli sugli animali.
(Piccola parentesi: e non solo sugli animali, ma anche sull'uomo, dato che gli animali allevati per le nostre carni latticini e uova, vengono nutriti grazie alla produzione cerealicola provieniente dai suoli sfruttati dei paesi poveri - il 40% della produzione mondiale di cereali è destinata a noi ricchi occidentali - terreni ad uso delle multinazionali che servono per assicurarci la possibilità di banchettare ogni giorno, mentre originariamente sarebbero destinati al mercato locale "la carne dei ricchi che mangia il pane dei poveri". E il discorso non vale solo per i prodotti animali, ma è esteso a molti prodotti di origine vegetale, dalla frutta agli ortaggi fino al cioccolato e al cotone.)
Chiudendo questa parentesi, traggo alcune conclusioni confrontando questo modello di sviluppo (chiamarlo sviluppo!) con le nostre abitudini di consumatori e più in generale con il modello di vita "occidentale" (espressione usata e abusata, ma che non rimane un concetto astratto, per comprenderla mi basta osservare comportamenti e abitudini mie e degli altri).
1 Smettere di consumare in questo modo è possibile. Credere il contrario forse non è una colpa, considerando da cosa deriva questa convinzione: l'assuefazione prodotta da questo modello e stile di vita, che in un modo o nell'altro, chi più chi meno, riguarda tutti. Smettere di consumare in questo modo non solo è possibile, ma sarebbe una delle soluzioni alle nostre frequenti lamentele, ai nostri sguardi pessimistici alla realtà. "Il mondo fa schifo", ma noi possiamo renderlo meno schifoso. Basta volerlo, e non è retorica. Se non lo facciamo forse non lo vogliamo veramente.
2 Facciamo anche finta di non poter assolutamente cambiare così radicalmente le nostre abitudini alimentari. Facciamo finta che alcune cose, dal cibo al vestiario, ai consumi energetici siano necessari. Ma cristo dio, rinunciare a due uova è proprio impossibile? E' una tragedia? No, non è nè impossibile nè una tragedia. E' un passo, non importa quanto lungo, ma comunque sulla strada del cambiamento.

La mentalità del "tutto o niente" (che continuo a sforzarmi di pensare non sia una giustificazione) è venuta fuori dalle risposte in questa discussione. Ho postato un articolo dove semplicemente vengono evidenziate le condizioni d'allevamento del pollame, ho pensato che qualcuno spinto da certe considerazioni, potesse scegliere di modificare alcune abitudini alimentari. Sarebbe già tanto smettere di consumare le uova prodotte (fabbricate, come ha detto davide) industrialmente. Mentre in alcune risposte ritrovo prospettive primitivistiche, in cui trogloditi vanno in giro con la clava a magiare foglie e bacche.

"Ritornando in tema, gli allevamenti-lager vanno oltre il sostentamento, sono l'emblema del capitalismo brutale e senza scrupoli, ma non sono certo che l'astenersi dal mangiare prodotti animali sia l'unico espediente per eliminare questi abomini."

Credo che muwa abbia colto a pieno il senso della discussione e del problema. Nessuno sta dicendo che smettendo di mangiare uova o prodotti animali si realizzerebbe il paradiso in terra. E nemmeno che se non lo si fa si è degli emeriti assassini o robe simili. Ma è da veri coglioni -scusate- il ragionamento "se non mangi le uova non devi fare neanche questo e questo e quello". (A parte che come ho già spiegato se non lo facciamo non è perchè non possiamo, ma perchè non vogliamo; il problema è qui capire quali sono e come superare questi limiti, del tutto immateriali.) Ma il punto non è questo. Ragionando così non andiamo da nessuna parte. Nessuno ci chiede di diventare puri e perfetti. La questione è che se ci teniamo veramente al bene comune, alla vita delle altre persone (che non hanno le nostre libertà di scelta!!) che popolano questo pianeta (di oggi e di domani), all'intero ecosistema (di oggi e di domani), e a noi stessi (l'ho messo per ultimo perchè qualcuno potrebbe obiettare che personalmente questo stato di cose va benissimo... ma qui ci spostiamo su altre questioni morali) dobbiamo assolutamente cambiare, dirigere in senso opposto i nostri consumi. Chi in un modo e chi in un altro. Chi in una certa misura e chi in un'altra. In qualsiasi modo vogliate. L'affermazione "tanto il mondo non cambierà mai" è vera fintanto che non non ci adoperiamo per migliorarlo. E "tanto da soli non si cambia niente" non ha senso, se poi magari è la stessa gente che va a votare a dirlo, dato che anche lì il discorso è lo stesso: un voto singolo non fa niente, ma tanti messi assieme decidono le sorti di un paese. Nella realtà post-moderna, dove gli stati sono solo strumenti al servizio di un potere più grande, forte ed esteso, che è dappertutto e da nessuna parte, invisibile ma sembre ben percepibile -quello transnazionale (incarnato dalle grandi corporation)- lo stesso potere che attraverso la comunicazione regola e produce la nostra vita, le nostre relazioni sociali, il nostro immaginario, l'operazione di consumo assume un ruolo più importante ed efficace del voto, è lo strumento che ci permette di decidere davvero sulla nostra vita e su quella delle altre persone. Non condanno il poveraccio ignorante che magari di questi argomenti non ha mai nemmeno sentito parlare e non riuscirebbe a coglierne il senso. Critico invece, citando un compianto cantautore (e libero pensatore) "voi che avevate voci potenti, lingue allenate a battere il tamburo, voi avevate voci potenti adatte per il vaffanculo."

[Modificato da !fuffa! 08/01/2007 14.34]



magari ho capito male io all' inizio, niente di piu facile,ma a me sembrava che ne facessi una questione morale quella di non mangiare le uova:quindi non vedevo la differenza tra il consumo di uova e il consumo degli altri generi alimentari.
sono d'accordo con te che nel nostro piccolo tutti possono fare qualche cosa.

stealthisnick
00lunedì 8 gennaio 2007 18:27
Re: Re:

Scritto da: °°tank.girl°° 08/01/2007 16.50


Steal non capisco i dati che hai postato: la produzione si riferisce agli anni dal 1979 al 2004, con una colonna per ogni anno negli ultimi 2 anni esaminati, mentre i consumi si riferiscono al periodo 2001-2003. Come si possono confrontare? e dove hai preso le percentuali?



per la produzione ho preso i dati del 2004, i consumi come hai detto te sono dal 2001 al 2003
non penso che nel giro di un paio di anni ci siano gran rivoluzioni per cui i dati della produzione sono confrontabili con quelli del consumo
le percentuali in quello della produzione ci sono di già io le ho solo sommate, nel consumo ci sono i dati assoluti e per passare alla percentuale basta dividere per il totale (che è in fondo)
°°tank.girl°°
00lunedì 8 gennaio 2007 19:24
Re: Re: Re:

Scritto da: stealthisnick 08/01/2007 18.27

non penso che nel giro di un paio di anni ci siano gran rivoluzioni



Boh, credo che dipenda da quanto è andato bene il raccolto.. ma non so, di ste cose non me ne intendo. In ogni caso, cosa vorresti dimostrare?
stealthisnick
00lunedì 8 gennaio 2007 20:31
Re: Re: Re: Re:

Scritto da: °°tank.girl°° 08/01/2007 19.24
Boh, credo che dipenda da quanto è andato bene il raccolto.. ma non so, di ste cose non me ne intendo. In ogni caso, cosa vorresti dimostrare?



non penso proprio che le cifre varino significativamente in base a come è andato il raccolto
se poi i dati della fao siano corretti o no questo non lo posso sapere

e non voglio dimostrare nulla...fuffa ha fatto una considerazione e c'ha messo delle statistiche...io oggi pomeriggio non avevo nulla da fare e ho fatto una ricerca per curiosità...ho postato i risultati
belzebu87
00lunedì 8 gennaio 2007 21:43
Tankiano, secondo te è possibile fare UNA rinincia di questo tipo, ovvero in piena coscienza eliminare da proprio stile di vita le uova la cui provenienza non è eticamente corretta?

è una domanda semplice e diretta alla quale io dico sì!Sono curioso di sapere che cosa rispondi, ma soprattuto di sentire il perchè.
Tankian88
00martedì 9 gennaio 2007 15:51
Re:

Scritto da: belzebu87 08/01/2007 21.43
Tankiano, secondo te è possibile fare UNA rinincia di questo tipo, ovvero in piena coscienza eliminare da proprio stile di vita le uova la cui provenienza non è eticamente corretta?

è una domanda semplice e diretta alla quale io dico sì!Sono curioso di sapere che cosa rispondi, ma soprattuto di sentire il perchè.




Per te sarà piu semplice che per me . Perchè io vivo in città e non ho testa di andare ogni volta da un contadino per prendermi le uova fresche . Lo faccio volientieri quando capita di andare in campagna . Ma per comodità continuerò a prendere ste uova schifose.
Se dobbiamo essere coerenti nessuno deve mangiare piu' niente . Ormai tutti i cibi fanno cagare e solo se vai da un contadino sei al 90% sicuro ! E se si fanno tutte ste paranoie prima o poi si diventa pazzi.
sugar.syl
00martedì 9 gennaio 2007 16:06
Re: Re:

Scritto da: Tankian88 09/01/2007 15.51
Per te sarà piu semplice che per me . Perchè io vivo in città e non ho testa di andare ogni volta da un contadino per prendermi le uova fresche . Lo faccio volientieri quando capita di andare in campagna . Ma per comodità continuerò a prendere ste uova schifose.
Se dobbiamo essere coerenti nessuno deve mangiare piu' niente . Ormai tutti i cibi fanno cagare e solo se vai da un contadino sei al 90% sicuro ! E se si fanno tutte ste paranoie prima o poi si diventa pazzi.



Guarda che non c'è bisogno di andare in campagna!! Basta andare in uno dei tanti mercati che fanno a Torino, e comprare da uno dei banchi dei contadini che vendono i propri prodotti (si riconoscono perchè di solito sono banchi piccoli, gli ortaggi in vendita non sono tutti perfetti e splendenti come fossero finti, e comunque nel dubbio basta chiedere prima di comprare... )
Benny404
00martedì 9 gennaio 2007 16:10
Re: Re:

Scritto da: Tankian88 09/01/2007 15.51

E se si fanno tutte ste paranoie prima o poi si diventa pazzi.

sai che tra il farsi tutte ste paranoie e il fregersene di tutto c'è tutto uno spazio intermedio?

se poi salute, morale e informazione sono paranoie, beh...

[Modificato da Benny404 09/01/2007 16.11]

!fuffa!
00martedì 9 gennaio 2007 16:45
Re: Re:

Scritto da: Tankian88 09/01/2007 15.51

Se dobbiamo essere coerenti nessuno deve mangiare piu' niente .



E' questa mentalità che è sbagliata. Nessuno sta dicendo che bisogna cambiare radicalmente tutte le nostre abitudini alimentari. Basta che ognuno faccia qualcosa con coscienza. Se continui a pensare "se non devo più mangiare questo, allora per essere coerente non devo più mangiare nient'altro" è chiaro che non combini nulla e non andiamo da nessuna parte. Questa mi pare più una scusa che altro. Perchè cambiare alcune nostre abitudini alimentari, che riguardino le uova o il latte o la carne o la frutta o qualsiasi cosa vogliate, lo possiamo fare tutti non solo sopravivvendo, ma vivendo benissimo lo stesso. E se con questa coscienza tutti decidiamo di cambiare qualcosa -che si decida di mangiare meno carne o che si diventi vegani- non importa in che misura, un certo tipo di cambiamento può realizzarsi seriamente.
metal17601
00martedì 9 gennaio 2007 16:56
Re:

Scritto da: Tankian88 08/01/2007 16.29
fuffa -.-

meno seghe mentali


Evita questi post
El Gab
00martedì 9 gennaio 2007 17:31

Scritto da: Tankian88 09/01/2007 15.51
Per te sarà piu semplice che per me . Perchè io vivo in città e non ho testa di andare ogni volta da un contadino per prendermi le uova fresche . Lo faccio volientieri quando capita di andare in campagna . Ma per comodità continuerò a prendere ste uova schifose.
Se dobbiamo essere coerenti nessuno deve mangiare piu' niente . Ormai tutti i cibi fanno cagare e solo se vai da un contadino sei al 90% sicuro ! E se si fanno tutte ste paranoie prima o poi si diventa pazzi.



Il post di Tankiano, francamente, non mi pareva poi tanto sbagliato..

[Modificato da El Gab 09/01/2007 17.51]

[Modificato da metal17601 09/01/2007 17.54]

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