Guzzi
00giovedì 27 luglio 2006 23:51
Ciao
riguardo alla salita del Sommeiller , volevo chiederti se la "colletta" che si trova a quota 2565 circa , appena prima del Pian dei frati e dopo la quale c'è un breve tratto di discesa peraltro non indicata nell'altimetria sul sito , ha un nome ed una quota precisa , in quanto trattasi di vero e proprio passo o valico che dir si voglia.
Tornando alla salita , cho ho percorso 5 gg orsono , e che è stata oggetto di qualche discussione in passato , volevo precisare a chi volesse scalarla che , proprio volendo , si può fare la salita in bici da corsa (stimo pedalabile all'85-90% unicamente con terreno asciutto , il restante 10-15% si spinge) ma i dolori vengono in discesa...20 km di sterrato ti stancano braccia , gambe e posteriore con la MTB ammortizzata , non oso pensare in BDC...
Ad ogni modo salita FAVOLOSA!!! Uno scalpo tra i più alti in Europa , ascesa lunghissima ma sempre pedalabile , mai estrema , paesaggi aspri e maestosi , discesa divertentissima , un vero MUST per salitomaniaci DOC da fare assolutamente... come il tour dell'Assietta e la strada dei cannoni da Valmala al colle della Bicocca.
PS. All' amico che l'aveva scalato con la bici da ciclocross partendo da Susa i miei complimenti sinceri , ma non capisco a quale colle del Frejus si riferisce.
Ciao e grazie per le info sulla "colletta" misteriosa
Guzzi
peterdecupis
00mercoledì 8 novembre 2006 00:09
Ma, quando ho scritto "frejus", mica intendevo un colle omonimo... intendevo semplicemente cha dalla bassa valsusa ho tenuto diritto per la statale che da Susa (400 e rotti) porta a Bardonecchia (1400 e rotti), donde poi ho cominciato la salita verso i 3000 del Sommellier. Il fatto è che in mente mia associo sempre il nome di bardonecchia, cittadina di confine, al traforo del Frejus, che di lì porta a Modane, sul versante francese...
Quanto all'uso ipotetico di una BDC; è vero che si salirebbe ben più veloci nei tratti pedalabili, ma per chi ha la filosofia del "meglio morti che un piede a terra", la sconsiglio... perché con copertoncini fini si richierebbero slittate e, soprattutto, sarebbe amplificata la problematica relativa alle chiazze di neve diaccia che, alle quote estreme, pur nei periodi più felici, comunque si trovano.
Peter