Cattolici e pentecostali

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Justee
00mercoledì 11 gennaio 2006 17:51

Roma, maggio 1897: "Dobbiamo impetrare lo Spirito Santo, del cui aiuto e della cui protezione abbiamo tutti estremamente bisogno" (1). Queste sono le parole di Papa Leone XIII, che esorta i cattolici a "conoscere, amare e supplicare" la Terza Persona della Trinità e decreta che, nei giorni precedenti la festa di Pentecoste, si tenga una novena allo Spirito Santo durante la quale si preghi per l'unità di tutti i cristiani. "Niente conferma più chiaramente la divinità della Chiesa dello splendore glorioso dei carismi che la circondano da tutte le parti, corona magnifica che essa riceve dallo Spirito Santo ... Non meno ammirevole, anche se in verità più difficile da comprendere, è l'azione dello Spirito Santo nelle anime, che si nasconde ad ogni sguardo sensibile" (2).

Los Angeles, Stati Uniti, aprile 1906: i giornali dell'epoca segnalano episodi inusuali in una piccola congregazione protestante di un quartiere popolare, in Via Azusa. I titoli sono significativi: "Disgusting Scenes at Azusa Street Church" (Scene disgustose nella chiesa di Via Azusa); "Rolling on Floor in Smale's Church" (Nella chiesa di Smale la gente si rotola per terra); "The Earthquake" (Il terremoto); "Weird Babel of Tongues" (Una strana Babele di lingue); "New Sect of Fanatics is Breaking Loose" (Si scatena una nuova setta di fanatici) (3). Ma cosa dicono gli interessati? I membri della chiesa in questione, in prevalenza afro-americani, dichiarano convinti: "Abbiamo ricevuto il dono delle lingue (1 Cor)". Ma non è tutto. Quelle persone, di umile estrazione, affermano di essere state "colmate di Spirito Santo" durante il culto. È per questo che pregano incessantemente fino a notte fonda, testimoniano il Cristo e "hanno ricevuto il potere di leggere la Bibbia"; alcuni hanno visioni o profetizzano, mentre altri dicono di essere stati santificati o di aver ottenuto la guarigione divina.

La storia indica che simili episodi si sono verificati in luoghi disparati, a Topeka, negli Stati Uniti (1901), in Gran Bretagna (1904), in Norvegia ed in Svezia (1907), in Cile (1909). Questa particolare effusione dello Spirito, che in seguito verrà definita "Battesimo nello Spirito Santo", si ripete in vari contesti geografici e nell'ambito di diverse tradizioni cristiane. Dapprima in singoli individui, poi nei gruppi ed in seguito nei movimenti. Già si avevano notizie di "revivals" o movimenti di santità (holiness). Al 1906 e agli eventi di Azusa Street, si fa risalire la nascita del Movimento Pentecostale; da quel momento compaiono denominazioni esplicitamente pentecostali (i pentecostali classici ovvero prima onda [first wave]). Non di rado, gli individui, i gruppi e i movimenti che hanno fatto quest'esperienza decidono di separarsi (o, secondo altri, sono costretti a farlo) dalle comunità cristiane di appartenenza e creano nuove strutture ecclesiali o nuove denominazioni.

Il Movimento Pentecostale continua a crescere e ad espandersi. Parallelamente aumenta il distacco dalle altre Comunità ecclesiali, che, non avendo ricevuto questa "effusione carismatica" o respingendo questa espressione cristiana pentecostale, sono considerate come carenti di una grazia fondamentale. Quando negli anni Cinquanta si verifica l'esperienza del "Battesimo nello Spirito" all'interno delle Chiese storiche e più tardi, nel 1967, tra i cattolici, l'atteggiamento dei pentecostali subisce un cambiamento: "coloro che hanno ricevuto lo Spirito Santo possono essere annoverati tra i santi ed hanno ottenuto la salvezza". Dal fatto che questi cristiani mantengano la loro appartenenza alle comunità d'origine (la seconda onda [second wave] o carismatici), deriva una situazione nuova: i pentecostali classici riconoscono la comunione con coloro che sono stati battezzati nello Spirito, ma non con la comunità cristiana alla quale essi appartengono, anche se è "evidente" l'opera dello Spirito in alcuni dei suoi membri. Negli anni Ottanta sorge la terza onda [third wave], ovvero gruppi di persone che hanno sperimentato questa "Pentecoste personale" ma che non fanno parte né dei pentecostali classici, né dei carismatici; si parla dunque di pentecostali non denominazionali. Questa "sorpresa dello Spirito" è accolta positivamente da tutti i pentecostali, poiché grazie al "Battesimo nello Spirito" si riconosce Gesù Cristo come Signore e Salvatore.

Da quanto si è detto finora, si comprende che una simile esperienza religiosa, distinta dalla conversione e generalmente accompagnata - anche se non in tutti i casi - dai doni dello Spirito, è uno degli elementi caratteristici del Pentecostalismo in tutte le sue espressioni. Numericamente parlando, i pentecostali, nel loro insieme, costituiscono il secondo gruppo cristiano dopo i cattolici, ed il gruppo cristiano in più rapida espansione, e per questo motivo oggi si parla di una certa "pentecostalizzazione del cristianesimo".

Zurigo, Svizzera, giugno 1972: dopo l'accordo siglato a Roma l'anno precedente, si inaugura il Dialogo internazionale cattolico-pentecostale con alcuni leaders e Chiese dei pentecostali classici.

Si tratta della prima iniziativa di questo genere. Il dialogo avvia una conoscenza reciproca. Quanto ci sentivamo diversi a quell'epoca! Quanta distanza avvertivamo tra le nostre due comunità! Le nostre rispettive espressioni di fede apparivano come non conciliabili. Inoltre, persisteva un'animosità, e persino rivalità, nel campo della missione, come pure un enorme divario teologico. Si trattava di rappresentanti di una Chiesa e di un Movimento che si incontravano per conoscersi e per approfondire le rispettive spiritualità. Tra gli argomenti all'ordine del giorno figuravano anche le manifestazioni speciali che accompagnavano il fenomeno pentecostale, le sue condizioni ed il suo autentico sentimento cristiano. I membri del Dialogo non cercavano soltanto di formulare una descrizione dell'esperienza del "Battesimo nello Spirito", ma riflettevano sul valore dell'identità cristiana e della vita cristiana nelle due comunità. In questa prima fase, che corrisponde ai primi due periodi delle conversazioni, della durata di cinque anni ciascuno (4), sono stati chiariti reciproci malintesi e corrette alcune false convinzioni. Nella Commissione di dialogo, i pentecostali hanno accolto la sfida di articolare in modo più esauriente le proprie espressioni teologiche e la propria interpretazione biblica. I cattolici, da parte loro, hanno sperimentato in prima persona che dialogare non significa confrontarsi con realtà a noi affini e secondo quanto ci aggrada, ma tentare di comprendere l'altro così come egli è, accettando il modo in cui egli parla di se stesso.

Nel corso degli anni, all'investigazione iniziale sono seguite varie elaborazioni comuni: la riflessione sulla Chiesa come communio è una delle tappe di tale processo. Sebbene cattolici e pentecostali concordino nel riconoscere il ruolo della Chiesa nella storia della salvezza, nel considerare la Chiesa come una creatura dello Spirito Santo, e lo Spirito Santo come il suo principio di vita e la fonte dell'unità, alcune questioni molto serie restano irrisolte (5). In seguito alle riflessioni di tipo ecclesiologico, che rappresentano una novità tenendo conto dell'incipiente interesse pentecostale al riguardo, il Dialogo cattolico pentecostale si è concentrato sul tema della missione, riflettendo sull'evangelizzazione, il proselitismo e la testimonianza comune (6). Il dialogo ha potuto constatare sorprendenti punti di incontro tra le posizioni cattoliche e pentecostali sulla missione, sebbene permangano forti conflitti davanti ai quali la Commissione ha proposto piste di lavoro per i fedeli di entrambe le tradizioni, alla luce della chiamata all'unità. Parlare di questo tema significa toccare con mano le conseguenze della divisione tra i cristiani e renderci conto che stiamo agendo come se Cristo fosse diviso!

Bolton, Canada, luglio 1998: inizia la quinta fase del Dialogo internazionale cattolico pentecostale. Questa volta, consapevole del fatto che il cristianesimo coinvolge la persona nella sua interezza, radicandosi nella sua vita, la Commissione si pone una domanda fondamentale: come si diventa cristiani? La risposta non è così semplice come potremmo credere. Diverso è spesso il nostro modo di leggere la Bibbia e diverso è il valore attribuito ai Padri della Chiesa dalle nostre rispettive tradizioni. Inoltre, nel trattare temi fondamentali per l'iniziazione cristiana quali la fede (1999), la conversione (2000), l'esperienza cristiana in comunità (2001) e il discepolato (2002), la Commissione ha messo a confronto i diversi approcci delle rispettive tradizioni ecclesiali.

Sono emerse nuove aree di riflessione: l'esperienza, la grazia e la necessità di avere un'esperienza tangibile della grazia; l'importanza di una decisione consapevole di fede e la fede come dono; la conversione come evento o processo, ovvero come un processo che implica diversi eventi. In questo studio, che potrebbe essere portato avanti anche con altre comunità cristiane, dobbiamo segnalare, come specifico al dialogo con i pentecostali, il tema del "Battesimo nello Spirito" e la sua relazione con l'iniziazione cristiana (199[SM=g27989].

Cattolici e pentecostali riconoscono l'importanza dell'effusione dello Spirito nella vita della Chiesa mediante la grazia, i segni ed i doni. Anche se "lo Spirito Santo dimora in tutti i cristiani" (Rom 8, 9) e sono varie le sue manifestazioni, i pentecostali ritengono che il "Battesimo nello Spirito" rivesta un'importanza particolare non soltanto a livello teologico, ma soprattutto a livello dell'esperienza della grazia; esso produce una maggiore apertura, che permette ulteriori manifestazioni e doni dello Spirito. Possiamo allora chiederci: il "Battesimo dello Spirito" è una ri-attualizzazione singolare dell'evento della Pentecoste? È una novità del secolo XX o si sono verificate simili esperienze nei primi secoli? Ha un carattere normativo per essere cristiani? I cristiani che hanno sperimentato il "Battesimo nello Spirito" sono diversi da quelli che non ne hanno fatto l'esperienza? Se sì, in cosa consiste tale differenza? Se no, quale è il contributo di questa realtà spirituale alla vita cristiana? Il dialogo, consultando la Sacra Scrittura, le testimonianze dei Padri della Chiesa e le riflessioni teologiche di entrambe le tradizioni, sta formulando una prima risposta ad alcune di queste domande. Ci auguriamo che il Rapporto Finale, su cui si è lavorato anche nel 2004, potrà essere ultimato durante la sessione plenaria dell'estate del 2005.

[Modificato da Justee 19/05/2007 18.22]

loris2004
00domenica 21 maggio 2006 12:41
Ammirazione
Penso che noi cristiani cattolici dovremmo imparare dai cristiani pentecostali ad avere più devozione allo Spirito Santo! [SM=x511455]
=Gemini82=
00martedì 6 giugno 2006 11:40
Non solo, ma anche a rigettare forme idolatriche e superstiziose.. del culto dei santi,morti,angeli e statue [SM=g28002]
M.Tamburino
00martedì 6 giugno 2006 12:09
Ciao Gemini82, sono convinto anche io che la "fede" debba essere purificata (nella sua espressione, nella sua emotività, nella sua memoria).

Tu hai mai sentito parlare delle snakes-churches? [SM=g27991]

Ti garantisco che accendere un lumino davanti all'icona della vergine è molto, molto, molto meno idolatrico e superstizioso! [SM=g27988]
presso
00martedì 6 giugno 2006 12:24
Re:

Scritto da: =Gemini82= 06/06/2006 12.19
non ne ho sentito parlare



Ciao Gemini , perchè non ci fai sapere qualcosa di te nella presentazione , cosi almeno anche noi capiamo di quale religione , se sei credente appartieni , e magari con calma ti fai un giro all'interno del forum dove troverai molte risposte alle tue perplessità
Grazie [SM=g28002]
loris2004
00martedì 6 giugno 2006 18:12
Idolatria
Per me il culto dei morti, dei santi, della Madonna sono dei bellissimi segni di devozione a Dio (per intermediario dei defunti, delle immagini...). L'idolatria per me è adorare cantanti, attori, uomini politici, gruppi musicali, il denaro... quella è idolatria.
Neanche io conosco le snakes-churches... Cosa sono? [SM=g27993]
=Gemini82=
00martedì 6 giugno 2006 21:39
Re: Idolatria

Scritto da: loris2004 06/06/2006 18.12
Per me il culto dei morti, dei santi, della Madonna sono dei bellissimi segni di devozione a Dio (per intermediario dei defunti, delle immagini...). L'idolatria per me è adorare cantanti, attori, uomini politici, gruppi musicali, il denaro... quella è idolatria.
Neanche io conosco le snakes-churches... Cosa sono? [SM=g27993]



Loris ma non dire cavolate per favore, ti pare che qualcuno preghi vascorossi e accenda dei ceri?

Poco importa quello che credi, quella forma di culto è idolatria, la Bibbia lo vieta.

La Bibbia ci insegna chiaramnte , e ancora di piu' Cristo..che il culto deve rivolgersi direttamnte e personalmente a Dio, non a "santi" e statue e morti. Anche i pagani pregavano quello che la statua rappresentava. Poi non ti sembra un idiozia pregare davanti ad un pezzo di legno, è proprio necessario per interagire con la madonna costruire una statua a caso a forma di donna con i veli azzurri , per rendergli culto? Allor aio mi disegno in maniera anche poco curata l'immagine della madonna e poi gli accendo una candela e gli rendo culto!...ma che cazzate sono? Del resto se una persona usa le immagini come intermediarie e gli accende ceri ecc..in qualche modo sostituisce da un punto di vista cognitivo-psicologico tale immagine con una qualcosa di spirituale, tanto è vero che questo non ha fatto altro che alimentare il feticismo cattolico. [SM=g27987]
Polymetis
00martedì 6 giugno 2006 22:39
“Anche i pagani pregavano quello che la statua rappresentava”

Veramente la critica che la Bibbia fa all’idolatria era dovuta al fatto che nel Vicino Oriente Antico la statua non rappresentava il Dio bensì era il Dio, il quale nel momento del culto abitava realmente nel simulacro. Se l’immagine rimanda solo non c’è alcun problema.

“Poi non ti sembra un idiozia pregare davanti ad un pezzo di legno, è proprio necessario per interagire con la madonna costruire una statua a caso a forma di donna con i veli azzurri , per rendergli culto?”

Ovviamente no, il II Concilio di Nicea ha specificato che le immagini servono solo a focalizzare meglio il destinatario della preghiera, anche grazie all’ apparato simbolico che spesso le caratterizza. Non si prega la statua o l’icona bensì essa, come la foto di un famigliare morto sul comodino, ci aiuta ad indirizzarci.

Ad maiora
=Gemini82=
00martedì 6 giugno 2006 23:12
Re:

Scritto da: Polymetis 06/06/2006 22.39
“Anche i pagani pregavano quello che la statua rappresentava”

Veramente la critica che la Bibbia fa all’idolatria era dovuta al fatto che nel Vicino Oriente Antico la statua non rappresentava il Dio bensì era il Dio, il quale nel momento del culto abitava realmente nel simulacro. Se l’immagine rimanda solo non c’è alcun problema.

“Poi non ti sembra un idiozia pregare davanti ad un pezzo di legno, è proprio necessario per interagire con la madonna costruire una statua a caso a forma di donna con i veli azzurri , per rendergli culto?”

Ovviamente no, il II Concilio di Nicea ha specificato che le immagini servono solo a focalizzare meglio il destinatario della preghiera, anche grazie all’ apparato simbolico che spesso le caratterizza. Non si prega la statua o l’icona bensì essa, come la foto di un famigliare morto sul comodino, ci aiuta ad indirizzarci.

Ad maiora



Questi sono solo sofismi, la statua è piu' di una semplice rappresentazione, ma prende il posto di qualcosa. Tanto è vero che la si tratta con rispettoe venerazione quasi fosse la madonna stessa...Per questo la Bibbia dice che è sbagliato venerare le statue, perchè infondo prendono il posto di qualcosa.Lo varie parti della Bibbia e lo stesso Paolo affermano l'esistenza di potenze e signorie spirituali (riferendosi al culto pagano).

Forse tu ti riferisci alla teurgia, ma la teurgia non dice che gli Dei non sono nel cielo o in altri luoghi "alti" dice solo che tramite particolari riti la statua assume in se' la potenza della deita'. I pagani sapevano benissimo che gli dei stavano in altri luoghi.

Eppoi , certo, una madonna che piange (come piangevano le statue pagane :-D) è veramente un modo ottimale per far si che la gente dia veramente un culto simbolico alla statua eheheh

E tuttavia questo non c'entra niente statue o non statue , il problema è ben altro...il fatto che si renda culto in maniera pagana, cioè con candele,voti e preghiere a qualcosa diverso da Dio..per giunta morto - è iniflunte che sia forse vivo in un paradiso - . La Bibbia è chiara il culto va solo a Dio, non ci sono sofismi cattolici che tengano [SM=g27987]

Smettetela di costruire castelli metafisici di carta pesta.

Se il culto non puo' essere relegato ad un luogo particolare e deve essere in Spirito e verita', a maggior ragione nons i deve dare importanza quasi feticista a statue o santuari vari (che spesso erano anche ex santuari pagani)

Lo stesso Paolo e Barnaba si arrabbiaronbo moltissimo perchè volevano fargli delle statue! E tu da buon sofista ora mi dirai..certo li consideravano degli dei ahahah e secondo te se quella gente gli avesse detto si ok non vi consideraimo degli dei ma dei santi e vi facciamo la statua...paolo e barnaba avrebbero accettato?? eheheh [SM=g27991]

Poco conta se formalemnte si è santi, angeli o dei, è il culto diverso da Dio che è cosa spregevole e vietata.


Ravvediti e torna all'ovile, che è cosa veramnte buona e giusta [SM=g27985]
Teodoro Studita
00martedì 6 giugno 2006 23:41

Ravvediti e torna all'ovile, che è cosa veramnte buona e giusta



In base a quale auto-attribuita purezza di dottrina dai dell'idolatra al prossimo e distribuisci moniti al ravvedimento?
Giusto per curiosità, visto che non sono solito frequentare le assai sobrie riunioni "Benny Hinn-style", strillare come un ossesso e infine buttarmi per terra magari ho perso la purezza del cristianesimo primitivo...
=Gemini82=
00mercoledì 7 giugno 2006 00:48
Re:
Guarda che quel telepredicatore è disprezzato dalla stragante maggioranza degli evangelici. Come al solito prendete un esempio e lo generalizzate per i vostri fini. Preferisco Benny che quell'idolatra e represso di padre pio.

Il mio dire "ravvedetevi " ecc...era un modo scherzoso che voleva imitare l'odioso modo cattolico di parlare , spece in chiesa.

La dottrina che io difendo non altro che la dottrina della Bibbia...sfido chiunque con minimo di buon senso a leggere interamnte la Bibbia e poi dire se piuì conferme a tale messaggio il protestantesimo o il cattolicesimo romano.

Il fatto che abbia creato varie chiese (non sette) è inifluente.
E come dire che tramite la democrazia e il libero pensiero vengono aiutate anche organizzazioni o opinioni sbagliate.

Io non difendo tutto il protestantesimo, dico solo che la loro dottrina è quella piu' rigorosa e coerente con la Bibbia [SM=g27987]

Ti invito per tanto anche a te al ravvedimento [SM=x511459]
Polymetis
00mercoledì 7 giugno 2006 01:07
“uesti sono solo sofismi, la statua è piu' di una semplice rappresentazione, ma prende il posto di qualcosa.”

Q questo quale dottrina cattolica lo afferma? A me non importa quello che tu credi che i cattolici facciano, quello che conta è ciò che essi fanno veramente ed affermano dottrinalmente. Da nessuna parte in documenti del magistero si legge che la statua prende il posto di qualcuno.

“I pagani sapevano benissimo che gli dei stavano in altri luoghi.”

Dipende dal paganesimo di cui parli. Nel Vicino Oriente, non in Grecia, è tipico identificare la statua col Dio, almeno nei momenti cultuali.

“fatto che si renda culto in maniera pagana, cioè con candele,voti e preghiere a qualcosa diverso da Dio”

Ma io non prego una statua né faccio voti ad una statua, quell’immagine, come già spiegato, serve solo ad indirizzare la mente. Io accendo candele alla Madonna, non alla sua statua.

“a Bibbia è chiara il culto va solo a Dio, non ci sono sofismi cattolici che tengano”

E dove lo dice?

“e il culto non puo' essere relegato ad un luogo particolare e deve essere in Spirito e verita'”

E chi dice che vada relegato in un luogo particolare? Io ho visto celebrare mille messe all’aperto. Ciò non toglie che vista l’imprevedibilità del clima costruirsi una chiesa fa più comodo.

“a dottrina che io difendo non altro che la dottrina della Bibbia”

1)Non esiste la dottrina della Bibbia ma esiste quella dei suoi vari autori; la Bibbia si contraddice un numero incredibile di volte e sui più disparati argomenti per la semplice ragione che è frutto di millenni di evoluzione teologica. esci dal tuo fondamentalismo. Il magistero ecclestiastico svolge anche questa funzione, tirare le fila dell’evoluzione teologica e dare l’interpretazione apostolica dell’insegnamento di Cristo e dell’Antico Testamento.
2)Non esiste una lettura che non sa un’ interpretazione. Non esiste uno sguardo da nessun luogo né una lettura priva dei propri schemi a priori. Ma l’ermeneutica del XX secolo qui non è arrivata?

“fatto che abbia creato varie chiese (non sette) è inifluente.
E come dire che tramite la democrazia e il libero pensiero vengono aiutate anche organizzazioni o opinioni sbagliate.”

Teodoro stava semplicemente notando che il protestantesimo ha reclamato per sé di poter fare a meno della Traditio apostolica appellandosi al cosiddetto ”Sola Scriptura” fuori dal magistero”[g/], sicuri che Dio avrebbe concesso l’illuminazione spirituale a qualunque cristiano che s’accostasse alla lettura della Bibbia. Con che risultato? Che adesso di protestantesimo non ce n’è più uno bensì mille sette ognuna con un parere diverso. Evidentemente l’illuminazione divina persona di cui parlava Lutero è un tantino difettosa, ed è in completo contrasto con lo schema della Chiesa primitiva e il rigido controllo dell’interpretazione e della predicazione.

Ad maiora
Teodoro Studita
00mercoledì 7 giugno 2006 01:29

Preferisco Benny che quell'idolatra e represso di padre pio.

Non conosco le abitudini di padre Pio in quanto a idolatria e "repressione" (sic), forse tu ci puoi fornire delle delucidazioni. Visto che spali fango su un santo cattolico (e la cosa infastidisce me che cattolico non sono) si presume che tu ne abbia letto almeno una biografia, oppure parli per simpatia o per sentito dire?

Visto che parli tanto di essere "fedeli al messaggio biblico" mentre sparli gratuitamente dei santi, che ne pensi di un bel (cito la NR, traduzione protestante)

ma io vi dico: chiunque si adira contro suo fratello sarà sottoposto al tribunale; e chi avrà detto a suo fratello: "Raca" sarà sottoposto al sinedrio; e chi gli avrà detto: "Pazzo!" sarà condannato alla geenna del fuoco.
(Mt 5,22)

o anche:

«Non giudicate, e non sarete giudicati; non condannate, e non sarete condannati; perdonate, e vi sarà perdonato. (Lc 6,37)

Cos'è, si predica bene e si razzola male? Tutti i protestanti fanno così o solo tu? Giusto per sapere.


l'odioso modo cattolico di parlare , spece in chiesa.



Non conosco modi "cattolici" di parlare, forse hai scambiato qualche film per la realtà, io non conosco nessun parroco che si esprime in modo così grottesco


Il fatto che abbia creato varie chiese (non sette) è inifluente.



Dici di conoscere la Bibbia, che, specialmente nelle epistole è un continuo richiamo all'unità delle comunità, esattamente il contrario di quanto ha generato la Riforma.

Giovanni 17,21
perché tutti siano una sola cosa. Come tu, Padre, sei in me e io in te, siano anch'essi in noi una cosa sola, perché il mondo creda che tu mi hai mandato.


Alla faccia delle mille sette protestanti, altro che unità.


la loro dottrina è quella piu' rigorosa



Intanto la "loro" di chi? Evangelici? Valdesi? Luterani? Pentecostali? Avventisti? Neanche tra di loro sanno mettersi d'accordo, non vedo come questo possa generare del "rigore". Sarà che io sono rimasto al buon vecchio "Ortodossia o morte" sui monasteri dell'Athos e pensavo che fosse quello il rigore, forse mi sbagliavo...


Ti invito per tanto anche a te al ravvedimento



Senz'altro, ora me lo segno.




=Gemini82=
00mercoledì 7 giugno 2006 15:12
Caro teodoro, l'unita' è certo quello a cui tendono tutti, ma la vera unita' è quella spirituale, le chiese cristiane del primo secolo erano comunita' autonome , al massimo "federate" dove vigeva molta democrazia. Come sai meglio di me non c'era questa differenza fra laici e pastori/vescovi (che erano spesso elettivi". Se la chiesa cattolica si è allontana dalla sana dottrina era dovere , per chi avesse un minimo di senno e amore per Dio intrapendere la Riforma per tornare allo spirito vero della Bibbia.

Io non sono protestante (ma simpatizzo), ma ho frequentato per un po' di tempo una chiesa Cristiana Evangelica Battista.

La chisa cattolica non c'entra un bel nulla nemmeno con la chiesa cattolica antica, i padri della chiesa come s.agostino si rivolterebbero nella tomba.

Ancora una volta ti invito con dolcezza al ravvedimento e la pentimento. [SM=g27987]

La riforma ha aperto le porte ad una civilta' democratica e laica... non sputare nel piatto dove stai mangiando.

[Modificato da Justee 19/05/2007 17.54]

Teodoro Studita
00mercoledì 7 giugno 2006 20:15

vigeva molta democrazia. Come sai meglio di me non c'era questa differenza fra laici e pastori/vescovi (che erano spesso elettivi"



Non so bene su quali testi tu abbia studiato storia del cristianesimo, ma sappiamo benissimo che già in tempi sub-apostolici l'aggettivo usato per desrcivere la struttura delle comunità ecclesiali è monarchico, esattamente il contrario di quanto affermi. Come ben attestato dalle espitole di Ignazio, vi era una gerarchia ben precisa, fedele - diacono - presbitero - episcopo. La comunità era retta dall'episcopo in maniera, perlappunto, "monarchica". Forse la "democrazia" cui alludi risiede nella modalità di elezione dell'episcopo, ma ciò non toglie che l'epicopato era ed è tuttora una istituzione monarchica. Anche oggi un conclave elegge il pontefice romano, ma non direi che la Chiesa Cattolica sia esattamente una "democrazia", immagino che tu ne convenga.


La riforma ha aperto le porte ad una civilta' democratica e laica... non sputare nel piatto dove stai mangiando.



Hai trovato la persona sbagliata con cui tessere le lodi della democrazia. Io sono un ortodosso, la democrazia non fa parte del mio DNA, non la penso diversamente da Aristotele. Sulla laicità si potrebbe discutere, ma non è certo la Riforma che ha inventato la laicità. Oppure vallo a dire agli amish o ai vari fondamentalisti "riformati" dell'america profonda, quanto vogliono una società "laica", poi ne riparliamo.

La Riforma è un esperimento fallito. Ha generato una tale frammentazione che quando il Vaticano o il Santo Sinodo vogliono stabilire un colloquio con le Chiese Riformate, non sanno più chi sia l'interlocutore, visto l'andazzo protestante della religione-fai-da-te. Sempre alla faccia del "rigore", naturalmente. Ti porterei a fare un giro sul Monte Athos, chissà se cambieresti idea sul "rigore" e sulla "purezza" del cristianesimo delle origini...





ClintEastwood82
00giovedì 8 giugno 2006 12:01

Loris ma non dire cavolate per favore, ti pare che qualcuno preghi vascorossi e accenda dei ceri?


Caro Gemini puoi vedere Benny Hynn o qualche altro telepredicatore di "terza ondata" per capire se l'attenzione è su Gesù Cristo oppure sul pastore in questione.
Poi vedi quale sia la vera idolatria fuori del cattolicesimo.




La Bibbia ci insegna chiaramnte , e ancora di piu' Cristo..che il culto deve rivolgersi direttamnte e personalmente a Dio


Giustissimo, nemmeno io prego di fronte a statue, ma non per questo taccio un cattolico che si inginocchia davanti a una statua, tantomeno un Crocifisso, di idolatria. Credo che siano pochi in realtà i cattolici che "pregano le statue", anzi se devo essere sincero tutte le volte che vedo persone cattoliche inginocchiarsi, sono sempre ad occhi chiusi.




Le varie parti della Bibbia e lo stesso Paolo affermano l'esistenza di potenze e signorie spirituali (riferendosi al culto pagano).


Concordo, ma una statua di un santo non è una divinità e non rappresenta una divinità, non pretende adorazione e se c'è qualcuno che gli presta adorazione, non è quello che la CC insegna.
Il crocifisso....bè se rappresenta Gesù Cristo, quale idolo starei adorando?




Guarda che quel telepredicatore è disprezzato dalla stragante maggioranza degli evangelici. Come al solito prendete un esempio e lo generalizzate per i vostri fini. Preferisco Benny che quell'idolatra e represso di padre pio.


Benny Hynn è vero, è tanto disprezzato da tanti pentecostali....mmhh pero' poi quando è venuto al palalottomatica di Roma.. tutti i pentecostali si sono lanciati là! [SM=g27991]
Ha carismi molto potenti quell'uomo, ma bisogna vedere se non sia un "superapostolo".

Quel represso di Padre Pio come lo chiami tu, non aveva nulla e viveva nell'umiltà, Benny Hynn invece è plurimiliardario e lo spettacolo fa parte della sua carriera, bè si che gran bel paragone...




La dottrina che io difendo non altro che la dottrina della Bibbia...sfido chiunque con minimo di buon senso a leggere interamnte la Bibbia e poi dire se piuì conferme a tale messaggio il protestantesimo o il cattolicesimo romano.


Lo sto facendo, oramai la Bibbia l'ho letta quasi tutta versetto per versetto, e le dottrine protestanti fanno molta più acqua di quelle cattoliche; comunque sia, molti aspetti del protestantesimo non sono da scartare, e se si legge bene ciò che diceva veramente Lutero, si capisce come sia molto diverso il modo di pensare dei protestanti evangelici contemporanei, pentecostali in primis.




Cos'è, si predica bene e si razzola male? Tutti i protestanti fanno così o solo tu? Giusto per sapere.


Caro Teodoro, ci sono comunità evangeliche dove santi cattolici, come S.Francesco vengono ammirati per la loro umiltà, quindi fortunatamente, lo sparlare dei santi riguarda solo una parte degli evangelici, anche se non si condividono le dottrine o la mistica di quel santo, si rispetta sempre tale quanto uomo di virtù.




La chisa cattolica non c'entra un bel nulla nemmeno con la chiesa cattolica antica, i padri della chiesa come s.agostino si rivolterebbero nella tomba.


I padri della chiesa come S.Agostino riconoscevano la Chiesa di Roma e il vescovo di Roma, basta solo leggere alcune sue epistole, semmai chi non li riconosceva erano sette o movimenti al di fuori della Chiesa, tipo il movimento carismatico dei montanisti, insomma le eresie al di fuori della Chiesa.



Polymetis
00giovedì 8 giugno 2006 13:22
" I padri della chiesa come S.Agostino riconoscevano la Chiesa di Roma e il vescovo di Roma"

Teodoro voleva semplicemente dire che la gestione della gerarchia e del primato di oggi in Occidente non coincidono con quanto avveniva nel I millennio, tutto qui. Il papa infatti sa benissimo che se vuole la riconciliazione cogli orientali non può pretendere che applichino la gestione ecclesiastica occidentale o persino che accettino dogmi come l'infallibilità

Ad maiora
M.Tamburino
00giovedì 8 giugno 2006 18:58
Il mondo è bello perché e vario!!!!

Scritto da: =Gemini82= 06/06/2006 21.39
Poco importa quello che credi, quella forma di culto è idolatria, la Bibbia lo vieta.

La Bibbia ci insegna chiaramnte , e ancora di piu' Cristo..che il culto deve rivolgersi direttamnte e personalmente a Dio, non a "santi" e statue e morti.



La Bibbia? Ma ancora stai a credere a quelle cose??

Caro mio, oramai la "frontiera efficiente" si è spostata altrove ...

Hai mai sentito parlare dell'interpolazione? [SM=g27987]

Un consiglio: aggiornati! [SM=g27991]
barnabino
00venerdì 9 giugno 2006 00:04
Teodoro, e che barba! [SM=g27988]


Come ben attestato dalle espitole di Ignazio, vi era una gerarchia ben precisa, fedele - diacono - presbitero - episcopo



E che è? Conosci solo Ignazio? Come dice Gemini c'erano molte correnti tra il I e II secolo e quella monarchica di Ignazio era una delle tante e non certo la più seguita da come si evince dagli altri documenti e dalle sue stesse lamentele!

Chissà coma mai su questo tema, tra studiosi cattolici e protestanti, il consesus accademico non si riesce proprio a trovare.

cvb

Polymetis
00venerdì 9 giugno 2006 10:29
" E che è? Conosci solo Ignazio? Come dice Gemini c'erano molte correnti tra il I e II secolo e quella monarchica di Ignazio era una delle tante e non certo la più seguita da come si evince dagli altri documenti e dalle sue stesse lamentele!"

Ignazio non parla come se esponesse credenze sue, bensì quasi en passant dice qual era l'organizzazione della Chiesa nel I secolo (Ignazio è morto nel 107). Premesso che non ho mai studiato la questione a livello specialistico, ma ritengo che se come tu dici non ci sono altri a dirlo, tuttavia costoro non affermani neppure il contrario (ergo diventa un argumentum ex silentio e nulla ci vieta di credere che avessero lo stesso modello). Non è cioè un problema dei cattolici ma del fatto che le fonti antiche che parlano di quel periodo sono poche.

Ad maiora
Bicchiere mezzo pieno
00venerdì 9 giugno 2006 19:39
Scusate l'intromissione, ragazzi. Questo thread sta diventando parecchio disordinato e sarebbe buona cosa che tuti i partecipanti finalmente ritornino sui binari del topic.

Mettiamo da parte la polemica 'clero/laici sì o no?' e anche le vicendevoli controribattute su 'adorazione/venerazione'. Vogliamo tornare sul confornto fra i pentecostali e i cattolici? Sono curioso di saperne di più della dottrina del 'battesimo nello Spirito Santo' e di come viene vista da parte della Chiesa Cattolica? La approva, ne è contraria? La annovera fra le possibili manifestazioni dello Spirito?

Ad esempio, io so che i pentecostali e i cattolici hanno in comunione la credenza che il battesimo in acqua debba essere riconfermato. La CC ha il sacramento della 'cresima' mentre i pentecostali parlano di 'battesimo nello Spirito'. C'è una strada di comunicazione per poter giungere a un punto d'incontro fra queste due dottrine simili ma concepite in modo diverso?
ClintEastwood82
00sabato 10 giugno 2006 15:49
La parola "battesimo nello Spirito Santo" nasce agli inizi del 900, con l'esperienza di Agnes Ozman e di Charles Fox Parham. Prima di allora non si era mai accennato a questa parola, ma ovviamente non mancavano i gruppi carismatici, anche eretici, che enfatizzavano l'opera dello Spirito Santo e i carismi come i montanisti, agli inizi del 200 ca.
Ce ne sono stati molti durante la storia, di gruppi carismatici, i catari, i giansenisti, e tanti altri che non sto ad elencare.

La nascita dei carismatici nel cattolicesimo, avvenne intorno agli anni 60, quando 4 teologi cattolici, ispirati dagli scritti di David Wilkerson( famoso esponente pentecostale) decisero di fare l'esperienza del "Battesimo nello Spirito Santo", sentendosi vuoti dentro spiritualmente, e si fecero imporre le mani da un gruppo pentecostale guidato da una certa Florence Dodge.
Di là in seguito, ci fu un' espansione di tale movimento tramite imposizione delle mani, a partire dall'università Duquesne, dove insegnavano quei 4 professori, (Steve Clark, Ralph Martin, Kevin e Dorothy Ranaghan) e ci fu un dilagare in varie parti del mondo cattolico, conventi, etc etc.

Tutto questo è ovviamente , il massimo riassunto dei riassunti che si possa fare, tanto per dare solo una piccola delucidazione.


Riconosciuto dalla chiesa è il Rinnovamento dello Spirito Santo, mentre i vari gruppi carismatici cattolici non credo siano riconosciuti, almeno non tutti.




Ad esempio, io so che i pentecostali e i cattolici hanno in comunione la credenza che il battesimo in acqua debba essere riconfermato. La CC ha il sacramento della 'cresima' mentre i pentecostali parlano di 'battesimo nello Spirito'.


Non credo siano conciliabili le cose. "Battesimo nello Spirito" , si riferisce ad un esperienza soprannaturale, nata appunto in ambiente pentecostale che si fonda su questa dottrina, che prevede glossolalia (parlare in lingue sconosciute), raramente xenoglossia ( parlare in lingue di
uomini mai apprese) visioni, profezie e quant'altro.
La cresima intesa dal cattolicesimo è una confermazione del battesimo. Qui il link al catechismo per chi vuole approfondire:


http://www.vatican.va/archive/catechism_it/p2s2c1a2_it.htm


Tanto per fare un'altra breve analisi, l'attuale pentecostalesimo è stato catalogato in 3 diverse ondate:

La 1a, quella agli inizi del 900 con le esperienze di Parham, e del pastore Seymour ad Azusa Street, in seguito wesleyani, le Adi, etc.

La 2a, con le Chiese indipendenti, i guaritori indipendenti, Branhamiti, il risveglio carismatico (anche cattolico), etc.

La 3a ondata, nata da una voglia di perseguire "più potenza", con il power evangelism (Wimber, Wagner), i risvegli di Toronto, la Vineyard, il movimento della fede( con esponenti come Kenneth Hagin, Benny Hynn, etc).
La terza ondata può essere considerata attualmente l'espressione massima di "potenza" in ambienti cristiani.


Per approfondimenti:

http://www.cesnur.org/religioni_italia/p/pentecostali_01.htm



Mi sono limitato ad esporre il tutto senza critiche, dando solamente un quadro riassuntivo del boom pentecostale.



M.Tamburino
00lunedì 12 giugno 2006 13:48
Se è vero, com'è vero, che quelle quattro persone (i coniugi Ranaghan, Clark e Martin ... che non mi risultano teologi, ma non importa) ebbero contatti con dei pentecostali, il famoso week end di Duquesne vide episodi "spontanei", ma qualunque buon libro può raccontare la storia (io suggerisco Il Ritorno dello Spirito della Jaca Book, dei coniugi Ranaghan; oppure quelli scritti da Patti Callagher presente a quel week end ... a proposito, se qualcuno vuole la sua email, posso fornirla in privato, giusto per sentire le opinioni di un testimone diretto degli eventi).

Ciò premesso, il Rinnovamento nello Spirito (RnS) è una delle due espressioni italiane riconosciute dalla CEI. Va detto che nel mondo abitualmente si parla del Rinnovamento Carismatico Cattolico (RCC) che normalmente esprime dei comitati nazionali di servizio.

Il RCC è coordinato o rappresentato dall'ICCRS (International Catholic Charismatic Renewal Services) che ha sede presso la Cancelleria dello Stato del Vaticano.

www.iccrs.org/English.htm

Esistono studi (seri) sul significato del Battesimo nello Spirito e di come si pone di fronte ai sacramenti dell'iniziazione.

Dico solo che teologicamente parlando è sempre esistita l'idea del "sacramento legato", quello cioè che non sprigiona i suoi effetti per qualche impedimento. Una posizione teologica vede il Battesimo nello Spirito legato alla volontà del singolo a proposito della rimozione dell'impedimento.

Altri lo vorrebbero elevare a sacramentale ...

Personalmente lo ritengo un'esperienza, che come tale può essere fatta e che in ciascuno si manifesta con delle peculiarità proprie.

Fermarsi ai segni straordinari, che ammetto sono quelli più evidenti, è troppo superficiale. Io sono sempre stato più attratto dal "tipo di chiesa" che germoglia dall'esperienza carismatica. Dove esistono ruoli diversi ma pari dignità. Dove i pesi sono portati insieme e non è alimentato l'individualismo. Dove la spontaneità si coniuga con la liturgia. Dove l'insegnamento è reciproco.

Poi dico sempre che il Signore si incontra dovunque. Io personalmente ho dei bellissimi ricordi nella cappellina dell'Università dove spesso andavo alla sera insieme ad altri quattro gatti per la messa vespertina ...

Il mio amico Clint a volte è un po' troppo sintetico ...

[Modificato da M.Tamburino 12/06/2006 13.51]

ClintEastwood82
00lunedì 12 giugno 2006 20:35

il famoso week end di Duquesne vide episodi "spontanei", ma qualunque buon libro può raccontare la storia



Difatti è una cosa che mi ha fatto storcere il naso, proprio cattolici che si fanno imporre le mani da pentecostali, ma non è comunque da scartare; comunque sia finora ho approfondito molto il pentecostalesimo evangelico e poco quello cattolico, e quei pezzi li ho presi da un sito che ne parlava; quando approfondirò, dirò.




Il mio amico Clint a volte è un po' troppo sintetico ...


Bè che dovevo fare, tirare giù tutto il materiale riguardo ai pentecostali? [SM=g27987] Allora diventava un libro sto post, io ho solo voluto dare una panoramica.






Bicchiere mezzo pieno
00lunedì 12 giugno 2006 21:02
Certo Clint e hai fatto benissimo! Per un trattato teologico sul significato del Battesimo nello Spirito andrei in una libreria. M'interessava solo vedere dove e in quali modi la CC e le credenze pentecostali formavano un insieme di condivisione.
Ora mi rendo conto che il discorso è molto più complesso di quanto pensassi (ma ormai da quando ho messo piede in freeforumzone mi sono abituato ai discorsi complessi [SM=g27988] ) e che merita di essere approfondito in ambiti meno internettiani e più cartacei.

Credo che mi documenterò meglio sul Rinnovamento nello Spirito. Grazie del vostro contributo.

PS: ovviamente se avete già delle informazioni riguardo questo movimento carismatico cattolico, non risparmiatevi di postarle. [SM=g27988]
M.Tamburino
00martedì 13 giugno 2006 08:02

Difatti è una cosa che mi ha fatto storcere il naso, proprio cattolici che si fanno imporre le mani da pentecostali, ma non è comunque da scartare

Esagerato!

Bè che dovevo fare, tirare giù tutto il materiale riguardo ai pentecostali? [SM=g27987] Allora diventava un libro sto post, io ho solo voluto dare una panoramica

No, esistono già in libreria. Ti consiglio i libri del gesuita Bentivegna o quelli del cappuccino Cantalamessa.
M.Tamburino
00martedì 13 giugno 2006 08:14
Letture per l'estate!
Giuseppe Bentivegna
IL BATTESIMO DELLO SPIRITO SANTO
I testi dei Padri greci e latini sull’effusione dello Spirito e la prassi dei carismi nei primi secoli del Cristianesimo

Giuseppe Bentivegna
EFFUSIONE DELLO SPIRITO SANTO E DONI CARISMATICI
Le testimonianze dei Padri della Chiesa sulla vita carismatica delle loro comunità mettono luce sull’azione dello Spirito che ci aiuta a discernere il bene.

Giuseppe Bentivegna
CENTO CAPITOLI SU SPIRITO SANTO E CARISMI
I pensieri di san Giovanni Crisostomo, raccolti in questo libro, danno risposte molto attese che ci illuminano su esperienze e problemi di attualità, specialmente nei gruppi del RnS

Giuseppe Bentivegna
I CARISMI NELLA VITA DELLA CHIESA
Effusione dello Spirito e carismi nel pensiero dei Padri della Chiesa. Utile per il discernimento e la comprensione dell’azione dello Spirito nella comunità

Patti Gallagher Mansfield
COME DA UNA NUOVA PENTECOSTE
Come da una nuova Pentecoste è un libro-testimonianza che racconta gli inizi del Rinnovamento Carismatico Cattolico, evento spirituale che segnò la storia della Chiesa

Ranaghan D.
Il ritorno dello Spirito
Sottotitolo: Storia e significati del movimento pentecostale

[Modificato da M.Tamburino 13/06/2006 8.16]

ClintEastwood82
00martedì 13 giugno 2006 13:06

Ora mi rendo conto che il discorso è molto più complesso di quanto pensassi (ma ormai da quando ho messo piede in freeforumzone mi sono abituato ai discorsi complessi ) e che merita di essere approfondito in ambiti meno internettiani e più cartacei.



Ti consiglio anche un libro su cose taciute in ambito pentecostale [SM=g27988] :

Pensieri pentecostali sotto la lente - Autore Klaus Doring

Si trova o comunque si può ordinare in librerie evangeliche , e male che vada si scrive all'autore per una copia.
loris2004
00giovedì 15 giugno 2006 09:17
Aggiunta
Io aggiungo solo che da cristiano cattolico considero i pentecostali (così come tutti i protestanti in generale) miei fratelli in Gesù Cristo anche se non pregano davanti alle statue o se non chiedono intercessione ai defunti. Anche per noi cattolici non sono cose importanti (non è scritto nel Credo). Credo che dunque ciò che abbiamo in comune con i pentecostali è più di ciò che abbiamo di diverso con loro.
Ciao a tutti!
M.Tamburino
00venerdì 16 giugno 2006 08:19
Ne conosci qualcuno?
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