Cartellonistica stradale

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euge1893
00martedì 2 settembre 2008 17:16
da www.ilsecoloxix.it

Cartelli da terzo mondo
02 settembre 2008| Francesco Margiocco


A giudicare dalla sua onnipresenza nella segnaletica stradale, il Consiglio regionale ligure dev’essere una delle attrazioni genovesi più popolari. È indicato ovunque, in molti angoli della città, un numero impressionante di volte. Perdere la strada che porta alla sede dell’assemblea legislativa ligure è, praticamente, impossibile. Nemmeno l’automobilista più distratto può smarrirla. In via di Francia, via Balleydier, viale Brigate Bisagno, via Gramsci, soltanto per fare alcuni esempi, l’indicazione per il «Consiglio regionale della Liguria» fa la sua bella figura.

Al turista in visita a Genova, però, conoscere la via verso il Consiglio regionale ligure non interessa poi molto. «A dir la verità - dice Furio Truzzi, presidente di Assoutenti Liguria - e con tutto il rispetto per la più importante assemblea elettiva della regione, non interessa molto neppure al cittadino genovese». Meglio sarebbe, forse, concentrarsi sulle segnalazioni per l’Acquario o per il terminal traghetti o l’aereoporto.

Sull’Acquario niente da dire: la principale - questa sì - attrazione cittadina, e tra le principali attrazioni d’Italia, è segnalata bene. Più carenti le indicazioni per il terminal traghetti del porto di Genova. Trovarlo non è così semplice, specialmente per chi arriva dal centro cittadino. All’ingresso del tunnel di via Milano, in prossimità del porto, l’indicazione «terminal traghetti» è scritta in caratteri piccoli e si confonde tra molte altre (si veda la foto pubblicata in basso a destra).

Per chi non frequenta abitualmente il porto, il rischio, una volta entrato nel tunnel, è di svoltare a sinistra e ritrovarsi sul lungomare, diretti verso il centro commerciale della Fiumara. Rischio puntualmente verificatosi ieri, durante un sopralluogo del Secolo XIX, a un pullman con targa Svizzera. Ma anche per chi imbrocca il verso giusto, l’arrivo a destinazione non è poi così scontato. Dopo il tunnel e la rotonda il punto più critico è rappresentato dall’incrocio tra via Aldo Moro e via Balleydier: qui bisogna svoltare a destra. L’indicazione «terminal traghetti» c’è. Ma, a voler essere pignoli, è un po’ messa in ombra da un altro più grande cartello. Che segnala, inutile dirlo, il «Consiglio regionale della Liguria».

Proseguendo verso Cornigliano, in direzione aeroporto “Cristoforo Colombo”, l’autista meno esperto può - facilmente - sbagliare svincolo e ritrovarsi in cima alla collina degli Erzelli.

Tornando, invece, al terminal traghetti, anche per chi esce dal casello di Genova Est trovarlo può essere difficile. Al casello l’accoglienza è ottima, con ampi cartelli. Anche il primo tratto di strada, lungo via Canevari, è bene indicato. È a Brignole, tra la stazione ferroviaria e lo Starhotel, che l’autista viene assalito da qualche dubbio. In viale Brigate Bisagno, poco prima della Questura, un padiglione piantato nell’aiuola tra le due carreggiate indica in modo un po’ vago la via per il «porto». Del «terminal traghetti» non c’è più traccia. Ma nessun problema: pochi metri più in là, conficcato nella stessa aiuola, campeggia solitaria una segnalazione - l’ennesima - per il Consiglio regionale della Liguria.

«In effetti - ammette Francesco Scidone, assessore al traffico del Comune di Genova - il Consiglio regionale ligure, nella segnaletica stradale, è onnipresente, mentre altrove ci sono delle carenze». Furio Truzzi propone «un piano di revisione della segnaletica, indispensabile per un città che si professa turistica».

A proposito di turisti. Sulle torri di Porta Soprana, un tempo la principale porta d’accesso alla città, sono ben visibili, incollati alle pareti ad altezza d’uomo, due fogli formato A4. Con una freccia rossa e la scritta «Ingresso per le torri» in italiano, inglese, francese, spagnolo e tedesco. Purtroppo, l’autore del cartello si è sbagliato. Una delle due frecce indica a destra anziché a sinistra. In sintonia con lo spirito cittadino il problema è stato risolto senza inutili sprechi di fogli e denaro. Semplicemente, capovolgendo il foglio. Ora (si veda la foto a lato) la freccia indica il verso giusto. Peccato però che le scritte multilingue siano a testa in giù.
lordtiranus
00martedì 2 settembre 2008 17:37
Anche le autostrade non sono da meno, prima di genova (sulla a26) pochissime indicazioni sia per il porto sia per l'aeroporto, nessuno in inglese. Insomma ci vorrebbe un minimo di sforzo in più
cliobini
00martedì 2 settembre 2008 17:54
Re:

A giudicare dalla sua onnipresenza nella segnaletica stradale, il Consiglio regionale ligure dev’essere una delle attrazioni genovesi più popolari.

Se non sbaglio era stata una operazione di "marketing" messa in opera dalla precedente giunta regionale, molto più attenta di questa al proprio look.

Proseguendo verso Cornigliano, in direzione aeroporto “Cristoforo Colombo”, l’autista meno esperto può - facilmente - sbagliare svincolo e ritrovarsi in cima alla collina degli Erzelli.

Allora quel poveretto del Presidente andato contromano non aveva tutti i torti a sbagliare strada...


euge1893
00martedì 2 settembre 2008 18:02
E' pure la grafica dei cartelli a fare schifo.... mi piacerebbe un commento di Claudio B. su questo.

Odio in particolare questo genere di grafica:


o, per restare all'immagine pubblicata dal Secolo:


Mi sembra una grafica datatissima, anni 70. Fra l'altro i cartelli non si leggono affatto bene.
lordtiranus
00martedì 2 settembre 2008 18:11
Secondo me non è tanto un problema di grafica, del resto non si potrebbe certo optare per cartelli barocchi super colorati o simili, l'informazione deve essere immediata e non confusionaria. Quello che secondo me c'è di sbagliato è quel ammassare tutti i cartelli assieme, soprattutto negli incroci e poi la totale mancanza di indicazioni in inglese per le meno delle "attrazioni turistiche" (vedi area expò, le stazioni principali, san martino, aeroporto, centro storico, ostello ecc.)
cliobini
00martedì 2 settembre 2008 21:18
euge1893, 02/09/2008 18.02:

E' pure la grafica dei cartelli a fare schifo....
Mi sembra una grafica datatissima, anni 70.

Beh è prevista dal codice della strada...


euge1893
00martedì 2 settembre 2008 22:57
Lo so, ma esistono bene gli emendamenti [SM=g27988]

Guardate come è molto più chiara questa indicazione:

cliobini
00mercoledì 3 settembre 2008 08:13
Sono inglesi???
Segnalano l'altezza massima per il transito come pericolo e non come divieto???
euge1893
00mercoledì 3 settembre 2008 08:48
Si si tratta di un cartellone inglese. Dovrebbe trattarsi delle immediate vicinanze di Woking, Sud-Ovest di Londra, appena fuori Londra. La M 25 è l'Orbitale, cioè il G.R.A. di Londra [SM=g27985]
metrosur
00mercoledì 3 settembre 2008 09:58
Concordo con Euge che la nostra segnaletica è molto anni 70 e che quasi sempre viene applicata male. Quanti cartelli esistono con il carattere diverso o che hanno addirittura il capolettera di un font e il resto con uno diverso? inoltre il loro posizionamento è quasi sempre a caso, se provi a seguire un indicazione, questa dopo un po' sparisce e se ne perdono le tracce. Avete mai notato per esempio che da Brignole in piazza delle Americhe c'è l'indicazione "Autostrade" sia verso Staglieno che verso "Nervi"? mi sembra assurdo indicare il casello di Nervi molto più lontano di GE Est, si rischia solo di confondere la gente (ok che ora con quegli aggeggi dei navigatori il rischio diminuisce). La segnaletica inglese pur essendo la stessa da parecchio risente meno dell'invecchiamento, la nostra, purtroppo invece non ha superato la prova del tempo.
titoit
00mercoledì 3 settembre 2008 14:47
Mi piace questo 3d.

La cartellonistica stradale di Genova è davvero di livello infimo. Non mi riferisco tanto alla grafica (in fondo i cartelli non mi dispiacciono), ma all’organizzazione che è totalmente inesistente.

Innanzitutto ci sono troppi cartelli. Ad esempio ci sono posti in cui sono posizionati miriadi di cartelli che indicano piccole Ditte o imprese (scritte gialle su sfondo nero). Sono cartelli di cui si potrebbe benissimo fare a meno, riguardano un “pubblico” assai limitato – di solito chi deve accedere ad una ditta o ad un capannone sa dove andare; però hanno l’effetto di confondere il resto dell’utenza perché spesso sono posizionati insieme ad altri cartelli di notevole interesse.
Inoltre siti davvero importanti (stazioni, parcheggi, ospedali, uffici pubblici, ecc.) non sempre vengono adeguatamente segnalati.
In compenso ci sono innumerevoli segnalazioni del Consiglio regionale che, pur essendo importante, non è certo un sito di interesse pubblico o turistico.
papupi
00venerdì 5 settembre 2008 13:16
Questo problema non affligge solo Genova ma tutta l'Italia.
Un paio di anni fa e' stato pubblicato un bel reportage su L'Automobile (la rivista dei soci ACI) che evidenziava in piu' puntate e con tanto di foto lo stato della cartellonistica italiana.

Cartelli arrugginiti, scritte illeggibili , 50 insegne una a fianco/sotto/sopra l'altra e di fatto inutili, marea di segnali industriali , ecc.

Piu' volte mi e' capitato di trovare ad un bivio l'indicazione autostrada da ambo le parti ...

ma in Francia (e a volte anche in Italia) nei paesi piccoli si trova il mitico cartello " Tutte le direzioni !" questo si, davvero inutile ! [SM=g27987]
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