Continua la polemica sull'informazione in tv
Berlusconi: «Nessuna lista di proscrizione»
Il premier: «Ho solo detto che mi sembrava esagerato l'entusiasmo con cui era stata salutata la puntata di Rockpolitik»
ROMA - Silvio Berlusconi è tornato nuovamente sulla polemica dell'informazione in tv, legata alle sue critiche al programma RockPolitick: «Non c'è nessuna lista di proscrizione. Ho soltanto osservato, in risposta ad una domanda per un libro che uscirà in dicembre, che mi sembrava esagerato l'entusiasmo con cui era stata accolta e salutata la puntata di Rockpolitik».
LA SINISTRA DEFORMA - Il premier ha ribadito che la sinistra «ribalta e deforma scientificamente la realtà. Tutta la storia di questi anni, della tv pubblica come di quella privata - prosegue Berlusconi nella sua nota - è piena di trasmissioni, di rubriche, di personaggi che attaccano Berlusconi o fanno satira su Berlusconi, travalicando spesso i confini della verità e del buon gusto». Il premier insiste, e attacca l'opposizione: «Qualche nome l'ho fatto, a mò di esempio, sul filo della memoria, e che serviva soltanto a dimostrare come fosse sbagliato attribuire a Rockpolitik un'esclusiva che francamente non ha, è stato subito sfruttato da Prodi e dalla sinistra, alla loro consueta maniera, e additato addirittura come lista di proscrizione. E invece è casomai il catalogo delle occupazioni televisive di una sinistra che prima incassa i risultati, e che poi ci accusa falsamente di controllare tutte le reti, che grida ogni giorno senza fondamento al regime sulla televisione e sulla stampa, che deforma e ribalta scientificamente la realtà». Berlusconi conclude: «Tutte accuse alle quali non può certo credere chi conosce o ha seguito da spettatore o da lettore la mia attività di editore liberale, e che perciò sa bene come io mi sia sempre ispirato ed attenuto a principi di assoluta libertà».
24 ottobre 2005
(Corriere.it)