La riforma taglia mezzo miliardo di euro alle università e alla scuola pubblica.
Che cosa significa:
Verranno tolti fondi per 500.000 € ad una scuola pubblica già pesantemente indebolita dalle riforme precedenti, che comporteranno una pesante riduzione del offerta formativa e ridurrà, di conseguenza la credibilità di un diploma statale pubblico.
Ciò porterà, negli anni successivi, ad una graduale e sempre maggiore affluenza alle scuole private, dividendo così le scuole superiori e le università in Istituti di serie A e Istituti di serie B (dove il valore dei titoli di studio pubblici statali sarà sicuramente inferiore rispetto ai diplomi o lauree statali private).
Cos’è la scuola privata:
La scuola privata non è altro che un azienda a scopo di lucro, la quale sicuramente darà mezzi formativi migliori della scuola pubblica, ma alla quale per accedervi saranno richieste cifre dieci volte superiori a quelle richieste dalle scuole superiori pubbliche statali. ( ai 100/170 € annui richiesti dalle scuole frequentate da noi, si sostituiscono 1000/1200 € annui).
Ciò porterà ad una conseguente riduzione delle persone che potranno permettersi di frequentare la scuola superiore, favorendo così la dispersione scolastica o semplicemente costringendo passivamente gli studenti ad iscriversi ad istituti professionali (andando a formare la classe operaia serva dell’alta borghesia dirigente).
Stesso discorso varrà anche per le università le quali sono già parzialmente rimpiazzate da facoltà private che questa volta non vi chiederanno tasse per circa 1000 € l’anno ma le cifre oscillerebbero tra i 2000 e i 7000 € annui, tutto ciò a discrezione delle facoltà scelte.
Verrà ridotto il tetto di ore all’interno dell’offerta formativa per le scuole superiori ed elementari incentivando una formazione ridotta ai minimi termini volta a formare soggetti prettamente produttivi e con una capacità critica sempre minore.
L’accorpamento, di istituti con meno di 500 alunni, ad altri istituti, formando scuole e classi super affollate che riducono la possibilità per ogni studente di essere seguito in maniera costante nel suo percorso di studi al contrario di quello che avviene nelle classi con circa 20 alunni; senza contare i disagi che comporterebbe lo spostamento di istituto con conseguente cambio delle spese e dei piani orari dei trasporti pubblici.
La formazione di Classi Ponte.
Le classi ponte sono delle classi che raccoglieranno tutti gli studenti stranieri che non hanno superato l’esame di idoneità alla cultura e alla lingua italiana.
I nostri studenti si troveranno dunque privati di un possibile confronto e di un possibile arricchimento culturale che da questo deriva.
Dunque l’ulteriore allontanamento dalle culture diverse dalla nostra favorirà il ripetersi di già numerosi episodi di razzismo.
Sarà applicata una limitazione all’accesso ai corsi di laurea. Come:
Limitando l’accesso ai corsi di laurea alle sole facoltà relative al settore formativo in cui ci si è diplomati, ad eccezione del liceo classico il quale sarà l’unico istituto che garantirà “libero” accèsso a tutti i corsi di laurea (libero relativamente, passando sempre per i test d’ingresso s’intende).