A Gerusalemme

Ora che sei a Gerusalemme
portando nel cuore la bottega di Giuseppe
e i sorrisi di Maria
in un vortice di vento
si solleva la miseria.

Oggi seguiamo parole incerte
sillabe curve verso un fondo
che ristagna in un’eterna agonia

ignari che il tempo
spalancato all’eternità
misura i nostri macigni
con rami di cristallo.


Quel passato ancora vive
i tuoi gesti danno corpo
ai nomi alle pietre

la tua Parola mi dice
chi sei Tu
chi sono io.

Ho provato qualche modifica che avrei fatto, prendil bene però,



Seguiamo parole incerte
sillabe curve verso un fondo
che ristagna in un’eterna agonia

ignari che il tempo
spalancato all’eternità
misura i nostri macigni
con rami di cristallo.

la Tua Parola mi dice
chi sei Tu
chi sono io

Quel passato ancora vive
i Tuoi gesti danno corpo
ai nomi alle pietre.

Mi piace, buona poesia.
Luigi ti suggerisce l'ordine strofico e - credo - una maggiore sintesi, che aiuta il "velame" e contiene/trattiene di più il discorso esplicito, per conservarne intatta, anzi per aumentarne la suggestione e il senso.
Ciao

f.

Oh bè, la pietra preziosa c'era, l'orefice le ha dato il taglio, complimenti a entrambi
susy

Ciao Jo


Non mi ci trovo tanto nelle poesie a tema religioso per questo forse preferisco il taglio di Luiss


un abbraccio

Sono d'accordo con Luigi, e invidio la tua Fede.

Ciao Pino

Un ringraziamento particolare a Luigi, che affettuosamente ringrazio ,nonché a Fabio, kerian,Pino,al quale dico che la fede è seducente e impegnativa.
Un abbraccio a voi.

Naturalmente ringrazio anche Susy, che mi era sfuggita.
Chiedo scusa
jo