[POL-ITA] Il nuovo volto del potere

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
princepsoptimus
00lunedì 1 giugno 2009 08:43
IL "caso Berlusconi" svela da oggi anche altro e di peggio. Ci mostra il dispositivo di un sistema politico dove la menzogna ha, non solo, un primato assoluto, ma una sua funzione specifica. Distruttiva, punitiva e creatrice allo stesso tempo. Distruttiva della trama stessa della realtà; punitiva della reputazione di chi, per ostinazione o ingenuità o professione, non occulta i "duri fatti"; creatrice di una narrazione fantastica che nega eventi, parole e luoghi per sostituirli con una scena di cartapesta popolata di fantasmi, falsi amori, immaginari complotti politici.

E' stato per primo Silvio Berlusconi a muovere. Si scopre vulnerabile nelle condizioni di instabilità provocate dalle parole della moglie ("frequenta minorenni", "non sta bene") e fragile per la sua presenza nella peggiore periferia di Napoli a una festa di compleanno di una minorenne. E' dunque costretto a mostrare, senza finzioni ideologiche, il suo potere nelle forme più spietate dell'abuso e della pura violenza. E' già un abuso di potere (come ha scritto qui Alexander Stille) in un pomeriggio di autunno telefonare, da un palazzo di Roma e senza conoscerla, a una ragazzina che sta facendo i compiti nella sua "cameretta" per sussurrarle ammirazione per "il volto angelico" e inviti a conservare la sua "purezza". E' un abuso di potere ancora maggiore imporre ai genitori della ragazza di confermare la fiaba di "una decennale amicizia" con il premier, nata invece soltanto sette mesi prima grazie a un book fotografico finito non si sa come sullo scrittoio presidenziale.

E' pura violenza pretendere che gli si creda quando dice: "Io non ho detto niente". Tutti abbiamo sentito Berlusconi dire, spiegare, raccontare in pubblico e soprattutto contraddirsi e mentire. Ora egli pretende che il potere delle sue parole sulla realtà e sui nostri stessi ricordi sia, per noi, illimitato e indiscusso. Esige che noi dimentichiamo ciò che ricordiamo e crediamo vero ciò che egli dice vero e noi sappiamo bugiardo. Non ha detto niente, no? Berlusconi chiede la nostra ubbidienza passiva, l'assuefazione a ogni manipolazione anche la più pasticciata. Reclama una sterilizzazione mentale (e morale) dell'intera società italiana.

Già basterebbe questo atto di pura violenza per riproporre le dieci domande a cui il capo del governo non vuole dare risposta da più di due settimane perché, palesemente, non è in grado di farlo. Se lo facesse, potrebbe compromettere se stesso, rivelare abitudini e comportamenti in rumorosa contraddizione con il suo messaggio politico (Dio, patria, famiglia).
C'è altro, però. Berlusconi sa che questa prova di forza non lo mette al sicuro dal potenziale catastrofico della "crisi di Casoria". Sa che spesso i fatti sono irriducibili e hanno la tendenza a riemergere. Sa che per distruggere quella realtà minacciosa, deve distruggere presto e nel modo più definitivo chi la può testimoniare. Anche in questo caso il premier ha deciso di muoversi con un canone di assoluta violenza. E' quel che accade in queste ore. Per raccontarlo bisogna ricordare che i giorni non sono passati inutilmente perché hanno offerto a chi ha voglia di sapere e capire qualche accenno di "verità".
Veronica Lario dice a Repubblica che il premier "frequenta minorenni". Berlusconi nega dinanzi alle telecamere di Porta a porta di frequentare minorenni.
Mente, ora è chiaro. Ci inganna intenzionalmente e consapevolmente, ben sapendo che cosa vuole deliberatamente nascondere. Ha frequentato la minorenne di Napoli come altre minorenni hanno affollato le sue feste e affollano i suoi weekend nella villa di Punta Lada in Sardegna. Dov'erano quelli che oggi minimizzano la presenza di ragazzine alla corte di un anziano potente di 73 anni quando quel signore negava di "frequentare minorenni"?

Un secondo punto, fermo e indiscutibile, è l'inizio dell'amicizia con Noemi, la ragazza napoletana. La retrodatazione del legame tra il premier e la famiglia della ragazza al 1991 si è rivelata posticcia e contraddittoria. I suoi incontri con la minorenne, anche in assenza dei genitori, sono stati documentati (Villa Madama; Capodanno 2009 a Villa Certosa). L'inizio dell'affettuosa e paterna amicizia tra il capo del governo e la minorenne è stata testimoniata dall'ex-fidanzato della ragazza, confermato da una zia di Noemi, fissato nell'autunno del 2008.

Contro questi "punti fermi", che lasciano il premier nudo con le sue bugie, si è scatenata una manovra utile a scomporre, ricomporre e confondere i fatti in un caleidoscopio mediatico di immagini false dove l'arma è la menzogna e gli armigeri sono i giornalisti stipendiati dal capo del governo, dimentichi di ogni deontologia professionale e trasformati in agenti provocatori; i corifei del leader, forti dell'immunità parlamentare e disposti a ogni calunnia. Buon'ultima Daniela Santanché che accetta di fare, nell'interesse del Capo, il lavoro sporco di diffamarne la moglie ("ha un compagno"). Chiunque, in questo affare, abbia portato il suo granellino di verità viene ora sottoposto a un pubblico rito di degradazione fabbricato con un violento uso della menzogna.

Il primo assalto è toccato a Repubblica investita, dall'editore all'ultimo cronista che si è occupato del "caso", da un'onda di panzane. Prima il complotto politico (ma la polemica sulle veline è stata sollevata dal think tank di Gianfranco Fini). Poi la bubbola del pagamento del testimone (Gino Flaminio) che colloca la prima telefonata di Berlusconi a Noemi alla fine del 2008. L'accusa la grida in tv il ministro Bondi. Qualche giorno prima che un allegro commando di redattori del giornale della famiglia Berlusconi si scateni contro Flaminio allungandogli un paio di centoni "per l'incomodo" e realizzando la ridicola impresa di essere i soli a pagare l'ingenuo Gino. Che, anche se spaventato e intimorito, dice, ridice e conferma in tre occasioni di "non aver avuto un centesimo da Repubblica". Non è finita. Uguale trattamento viene inflitto al fotografo che ha immortalato, nell'aeroporto di Olbia, lo sbarco da un aereo di Stato delle ragazze (alcune, appaiono da lontano minorenni) invitate a allietare il fine settimana del presidente del consiglio. Infilato prima in una trappola dall'house organ di Casa Berlusconi, denunciato poi per truffa (improbabile reato) dall'avvocato del premier, la procura di Roma decide di sequestrare sia le immagini illegittime (scattate verso il patio di Villa Certosa) sia le foto legittime (raccolte in un luogo pubblico).

Siamo solo all'interludio perché il colpo finale, la menzogna usata come manganello punitivo, viene riservato alla prima e più autorevole testimone dell'instabilità psicofisica del premier e dei suoi giorni con le minorenni: Veronica Lario. Daniela Santanché (non è un'amica della Lario, non frequenta la villa di Macherio) svela a Libero che "Veronica ha un compagno". E, se "Veronica ha un compagno", come possono essere attendibili i suoi rilievi al marito? Il cerchio ora è chiuso. Il pestaggio menzognero è completo, anche se non concluso. Ciascuno ha cominciato ad avere quel che si merita.

Questo spettacolo nero ha il suo significato politico. Berlusconi vuole insegnarci che, al di fuori della sua verità, non ce ne può essere un'altra. Vuole ricordarci che la memoria individuale e collettiva è a suo appannaggio, una sua proprietà, manipolabile a piacere. Si scorge nella "crisi di Casoria" un uso della menzogna come funzione distruttiva del potere che scongiura l'irruzione del reale e oscura i fatti. Si misura l'impiego dei media sotto controllo diretto o indiretto del premier come fabbrica di menzogne punitive di chi non si conforma (riflettano tutti coloro che ripetono che ormai il conflitto d'interesse è stato "assorbito" dal Paese). E' il nuovo volto, finora nascosto, di un potere spietato. E' il paradigma di una macchina politica che intimorisce. C'è ancora qualcuno che può pensare che questa sia la trama di un gossip e non la storia di un abuso di potere continuato, ora anche violento, e quindi una questione che scrolla la nostra democrazia?

fonte: Repubblica.it

Sbaglio o, finalmente, qualcuno sta dicendo che il re è nudo?^^...
Sarà che ho appena visto un film di Elio Petri...^^
Pilbur
00lunedì 1 giugno 2009 09:51
Vedremo un re nudo con il 40% presumo...
princepsoptimus
00lunedì 1 giugno 2009 10:04
Re:
Pilbur, 01/06/2009 9.51:

Vedremo un re nudo con il 40% presumo...




può raggiungere anche il 90%... non cambia nulla
Hareios
00lunedì 1 giugno 2009 12:00
La prima e più grande puttana di Berlusconi è l'Italia, data al vecchio come serva da quelli come Pilbur che misurano tutto in consenso fregandosene di tutto il resto. Gente così non dovrebbe avere il diritto di votare.


Lux-86
00lunedì 1 giugno 2009 12:40
Re:
Pilbur, 01/06/2009 9.51:

Vedremo un re nudo con il 40% presumo...



ma come fai a sopravvivere con una visione così ristretta?
Pilbur
00lunedì 1 giugno 2009 13:45
Ragazzi ma se mettete in discussione il principio democratico è un'altra storia

Dunque....gli italiani sanno di queste presunte vicende, non molto chiare, Noemi e balle varie.

Alle urne potranno decidere: votiamo Berlusconi o no? Si perchè secondo noi governa bene, risolve i problemi ecc

No perchè mi sta sulle palle, perchè potrebbe avere comportamenti contrari alla morale cattolica ecc

Poi vedremo cosa pensano gli italiani sulla vicenda

Quale è il problema? E' democrazia, "La peggiore forma di governo escluse tutte le altre"
Armilio1
00lunedì 1 giugno 2009 14:27
Re:
Pilbur, 01/06/2009 13.45:

Ragazzi ma se mettete in discussione il principio democratico è un'altra storia

Dunque....gli italiani sanno di queste presunte vicende, non molto chiare, Noemi e balle varie.

Alle urne potranno decidere: votiamo Berlusconi o no? Si perchè secondo noi governa bene, risolve i problemi ecc

No perchè mi sta sulle palle, perchè potrebbe avere comportamenti contrari alla morale cattolica ecc

Poi vedremo cosa pensano gli italiani sulla vicenda

Quale è il problema? E' democrazia, "La peggiore forma di governo escluse tutte le altre"



Ci sarebbe da discutere molto su cosa intendete voi( scusa se generalizzo ma lo faccio per accorciare il discorso) per "democrazia", visto che sembra che per voi si limiti all'applicazione del principio del "popolo sovrano", quello della Simona Ventura per intenderci. Ma in questo specifico caso concordo, non è una questione legale, è una questione morale che deve essere giudicata dall'elettorato, punto. E se non verrà giudicata potremo prendercela solo con gli italiani.


Hareios
00lunedì 1 giugno 2009 15:01
Al di là delle mie personali considerazioni sull'attuale sistema democratico, di cui non parlerò qui, la cosa che metto in discussione è il fatto che a sentire i commenti di Pilbur il consenso basti per giustificare qualunque azione: che importa cosa fa o non fa, se ha consenso tutto va bene.

In un Paese dove il principio di democratico è messo in discussione da presidente del consiglio stesso, che controlla mezzi di informazione, imprese ed è al di fuori della legge degli uomini, è evidente che il semplice discorso del consenso andrebbe un pochino approfondito, ragionando sul fatto che questo, più che dalle reali capacità politiche dell'uomo e del partito, è generato dal suo patrimonio e dal suo potere.
Questo senza nulla togliere a chi ha le reali colpe di ciò, ovvero gli italiani.

Lux-86
00lunedì 1 giugno 2009 15:05
Re:
Pilbur, 01/06/2009 13.45:

Ragazzi ma se mettete in discussione il principio democratico è un'altra storia

Dunque....gli italiani sanno di queste presunte vicende, non molto chiare, Noemi e balle varie.

Alle urne potranno decidere: votiamo Berlusconi o no? Si perchè secondo noi governa bene, risolve i problemi ecc

No perchè mi sta sulle palle, perchè potrebbe avere comportamenti contrari alla morale cattolica ecc

Poi vedremo cosa pensano gli italiani sulla vicenda

Quale è il problema? E' democrazia, "La peggiore forma di governo escluse tutte le altre"




Ma tu confondi la giustizia con la democrazia, il voto con la verità. E' completamente folle. Se commetto un illecito avere il 90% dei voti non mi giustifica in nessun modo nè mi fa scampare la giusta punizione. Tantomeno me ne frega di cosa pensano gli italiani. Alle elezioni va il popolo elettore, non il popolo giuria.
Armilio1
00lunedì 1 giugno 2009 15:18
@Lux & Hareios: Concordo sul principio che il consenso popolare non giustifica tutto, ma in questo caso ricordiamoci che non parliamo di fatti penalmente rilevanti.
Lux-86
00lunedì 1 giugno 2009 15:21
ma anche dal punto di vista morale, vincere le elezioni non implica un catarsi alla tua coscienza^^
Armilio1
00lunedì 1 giugno 2009 15:27
Re:
Lux-86, 01/06/2009 15.21:

ma anche dal punto di vista morale, vincere le elezioni non implica un catarsi alla tua coscienza^^



Ho capito, ma ogni persona può avere una coscienza diversa. Se lui continua a raccontarci balle e l'elettorato non si arrabbia, non possiamo dire niente se non rimanere arrabbiati. Capisci che è una questione strettatamente soggettiva?
Pilbur
00lunedì 1 giugno 2009 16:29
Come dice Armilio non si tratta di fatti nè provati nè penalmente rilevanti....quindi ognuno giudichi secondo coscienza
DarkWalker
00lunedì 1 giugno 2009 16:39
Re:
Pilbur, 01/06/2009 13.45:

Ragazzi ma se mettete in discussione il principio democratico è un'altra storia

Dunque....gli italiani sanno di queste presunte vicende, non molto chiare, Noemi e balle varie.

Alle urne potranno decidere: votiamo Berlusconi o no? Si perchè secondo noi governa bene, risolve i problemi ecc

No perchè mi sta sulle palle, perchè potrebbe avere comportamenti contrari alla morale cattolica ecc

Poi vedremo cosa pensano gli italiani sulla vicenda

Quale è il problema? E' democrazia, "La peggiore forma di governo escluse tutte le altre"




la democrazia pevede altro oltre il voto per testa.
disinformare gli elettori non è democrazia.
intimidire i giornalisti non è democrazia.
sottrarsi alla giustizia non è democrazia.
andare a casa di pilbur, pestarlo e farlo scomparire, non è demcorazia anche se fatto da un regime con il 200% dei consensi -sebbene per pilbur stesso potrebbe non essere un problema visto che non lo è per la maggioranza della popolazione.
Lux-86
00lunedì 1 giugno 2009 18:38
Re:
Pilbur, 01/06/2009 16.29:

Come dice Armilio non si tratta di fatti nè provati nè penalmente rilevanti....quindi ognuno giudichi secondo coscienza



usare l'aeronautica come bordello e andare con minorenni è penalmente rilevante!
Fra un po' avremo la depenalizzazione della pedofilia.


Armilio1
00lunedì 1 giugno 2009 18:52
Re: Re:
Lux-86, 01/06/2009 18.38:



usare l'aeronautica come bordello e andare con minorenni è penalmente rilevante!
Fra un po' avremo la depenalizzazione della pedofilia.






Per precisare: andare con minori di 14 anni è penalmente rilevante.
Lux-86
00lunedì 1 giugno 2009 19:07
ok, allora nulla di male. ha solo 55 anni in meno di lui. ma vi state rendendo conto di quello che dite? Dovremmo chiudere gli occhi su queste schifezze solo perchè qualche decerebrato lo vota? [SM=x751595]
Pilbur
00lunedì 1 giugno 2009 19:20
Re: Re:
DarkWalker, 01/06/2009 16.39:




la democrazia pevede altro oltre il voto per testa.
disinformare gli elettori non è democrazia.
intimidire i giornalisti non è democrazia.
sottrarsi alla giustizia non è democrazia.
andare a casa di pilbur, pestarlo e farlo scomparire, non è demcorazia anche se fatto da un regime con il 200% dei consensi -sebbene per pilbur stesso potrebbe non essere un problema visto che non lo è per la maggioranza della popolazione.




E vincere le elezioni non è democrazia? [SM=x751551]
DarkWalker
00lunedì 1 giugno 2009 19:37
Re: Re: Re:
Pilbur, 01/06/2009 19.20:




E vincere le elezioni non è democrazia? [SM=x751551]




non so, stalin e mussolini come erano messi a maggioranze "democratiche"?
Posso senz'altro dire che vincere delle elezioni palesemente disinformate (nonchè grazie al potere utilizzato per fuggire dalla galera) sì, è antidemocratico.
Armilio1
00lunedì 1 giugno 2009 19:40
Re:
Lux-86, 01/06/2009 19.07:

ok, allora nulla di male. ha solo 55 anni in meno di lui. ma vi state rendendo conto di quello che dite? Dovremmo chiudere gli occhi su queste schifezze solo perchè qualche decerebrato lo vota? [SM=x751595]



Ho già detto che per me non è così: non è che bisogna essere per forza pro o contro Berlusconi e i berluscones su ogni cosa...

@Pilbur: Mussolini ha vinto le elezioni. Hitler ha vinto le elezioni. Tutti i maggiori dittatori sono andati al potere con il consenso popolare. Erano democratici?
princepsoptimus
00lunedì 1 giugno 2009 22:19
Re:
Pilbur, 01/06/2009 16.29:

Come dice Armilio non si tratta di fatti nè provati nè penalmente rilevanti....quindi ognuno giudichi secondo coscienza




No, no caro Pilbur...
Armilio ha detto solo che possono non essere penalmente rilevanti, la certezza delle bugie del rex nanus è incontrovertibile...
princepsoptimus
00lunedì 1 giugno 2009 22:22
Re:
Hareios, 01/06/2009 15.01:

Al di là delle mie personali considerazioni sull'attuale sistema democratico, di cui non parlerò qui, la cosa che metto in discussione è il fatto che a sentire i commenti di Pilbur il consenso basti per giustificare qualunque azione: che importa cosa fa o non fa, se ha consenso tutto va bene.

In un Paese dove il principio di democratico è messo in discussione da presidente del consiglio stesso, che controlla mezzi di informazione, imprese ed è al di fuori della legge degli uomini, è evidente che il semplice discorso del consenso andrebbe un pochino approfondito, ragionando sul fatto che questo, più che dalle reali capacità politiche dell'uomo e del partito, è generato dal suo patrimonio e dal suo potere.
Questo senza nulla togliere a chi ha le reali colpe di ciò, ovvero gli italiani.





[SM=x751611]
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 17:06.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com