[POL-ITA] Berlusconi rischia l'accusa di peculato

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princepsoptimus
00mercoledì 3 giugno 2009 15:19
ROMA - Peculato o abuso d'ufficio. I reati sono al vaglio della procura di Roma che, a breve, potrebbe procedere alle prime iscrizioni sul registro degli indagati per l'utilizzo improprio degli aerei di Stato nell'ambito dell'inchiesta sui voli del premier Silvio Berlusconi.

Gli inquirenti dovranno accertare l'eventuale uso improprio dei voli istituzionali per accompagnare veline, personaggi dello spettacolo e amici privati a feste e cerimonie in Sardegna, a villa Certosa. Gli accertamenti sono scattati dall'esposto presentato dal Codacons che ha chiesto alla Corte dei Conti di valutare gli eventuali danni erariali. Nel caso in cui venissero ravvisate sospette irregolarità, il fascicolo aperto come "atti relativi" verrebbe trasformato in un procedimento con indagati.

In una prima fase, comunque, l'attività della procura si limiterà a verificare le norme che regolano l'uso degli aerei di Stato più restrittive all'epoca del governo Prodi rispetto a quelle varate dall'esecutivo Berlusconi nel 25 luglio 2008. Non verranno svolti, invece, atti istruttori come l'acquisizione delle liste dei passeggeri dei voli o l'audizione di testimoni. Non verrà sentito quindi il fotografo Antonello Zappadu che ha ritratto il cantante Mariano Apicella assieme a una ballerina di flamenco mentre scende dall'aereo presidenziale con a bordo Berlusconi. Secondo il fotoreporter, quella immagine sarebbe stata scattata il 24 maggio 2008. Allora era ancora in vigore il decreto del governo Prodi, che limitava l'uso degli aeromobili di Stato "esclusivamente alle personalità e ai componenti della delegazione della missione istituzionale".

Nel 2007 la procura di Roma aveva già esaminato la normativa sugli "aerei blu". I pm chiesero l'archiviazione per l'ex vicepresidente del consiglio Francesco Rutelli e l'ex ministro della giustizia Clemente Mastella del governo Prodi dopo averli indagati per aver utilizzato un volo di Stato per portare ospiti e collaboratori al Gran Premio di Monza. Ora gli atti del fascicolo verranno riletti dai magistrati che si sono imbattuti nell'esposto sugli aerei di Berlusconi e che potrebbero chiederne l'archiviazione oppure formalizzare i primi indagati.

L'eventuale iscrizione del primo ministro, oltre a essere motivata da ragioni difensive, sarebbe comunque un atto preliminare al trasferimento del fascicolo al Tribunale dei ministri. In ogni modo la procura dovrà esprimere un parere per chiedere l'archiviazione oppure per sollecitare nuove indagini nei confronti di Berlusconi.

"Sono certo che l'inchiesta verrà archiviata - spiega Niccolò Ghedini, legale del premier Berlusconi - Il fascicolo potrebbe essere anche chiuso prima di essere inviato al Tribunale dei Ministri. Anche nel caso in cui, per scrupolo, i pm ritenessero di dover disporre accertamenti e dover iscrivere d'ufficio il premier, per abuso d'ufficio o peculato, ritengo che il fascicolo sarebbe archiviato come già successo per altri casi valutati dal Tribunale dei Ministri".

fonte: Repubblica.it

Alla faccia del "non penalmente rilevante..."
Pilbur
00mercoledì 3 giugno 2009 16:58
L'offensiva prosegue....perlomeno fino al week-end elettorale
Lux-86
00mercoledì 3 giugno 2009 17:08
sei un po' ristretto, l'Italia non è il centro del mondo. "l'offensiva" proseguirà almeno fino al G8.
DarkWalker
00mercoledì 3 giugno 2009 18:00
Re:
Pilbur, 03/06/2009 16.58:

L'offensiva prosegue....perlomeno fino al week-end elettorale



e mentre pilbur si lamentava del discredito ad orologeria sul premier italiano e i "suoi" aerei di tolleranza, il ministro dell'interno inglese si dimetteva per meno di 100euro spesi in porno dal marito.
Poi chissà, verso fine legislatura potrebbe esserci un lodo alfano bis che censurerà la cronaca giudiziaria per sei mesi prima delle elezioni, con la risibile ma non per questo non credibile scusa di assicurare delle elezioni politicamente tranquille. Chi se ne stupirebbe?
Coi l'aria che tira, pilbur, goditi questa "offensiva". potrebbe essere l'ultima [SM=x751554]
princepsoptimus
00mercoledì 3 giugno 2009 19:32
Divorzio, caso Noemi, processo Mills, foto scandalo, questione rifiuti, gestione terremoto. Alla vigilia delle elezione Berlusconi, sotto assedio, cala nei consensi. Potrebbe essere l'occasione giusta per il Pd di riaprire il dialogo^^... come ha già fatto l'acuto Veltroni, così da sprofondare completamente nella melma...
Armilio1
00mercoledì 3 giugno 2009 22:08
Re: Re:
DarkWalker, 03/06/2009 18.00:



e mentre pilbur si lamentava del discredito ad orologeria sul premier italiano e i "suoi" aerei di tolleranza, il ministro dell'interno inglese si dimetteva per meno di 100euro spesi in porno dal marito.
Poi chissà, verso fine legislatura potrebbe esserci un lodo alfano bis che censurerà la cronaca giudiziaria per sei mesi prima delle elezioni, con la risibile ma non per questo non credibile scusa di assicurare delle elezioni politicamente tranquille. Chi se ne stupirebbe?
Coi l'aria che tira, pilbur, goditi questa "offensiva". potrebbe essere l'ultima [SM=x751554]



Mi sono accorto con errore che non mi stupirei se la facessero davvero una cosa del genere. Che non avrebbero difficoltà a farlo. Speriamo che nessun dirigente PDL legga il forum, e che Pilbur non faccia la spia, ovviamente...

-Giona-
00giovedì 4 giugno 2009 08:49
www.corriere.it/politica/09_giugno_02/rizzo_stella_dbc1323c-4f3d-11de-9f09-00144f02aabc.shtml?fr=c...

IL CASO DEI VOLI DI STATO
Aerei blu, corsi e ricorsi dei privilegi
I casi che hanno fatto discutere da Mastella ad Apicella

«Tempo di rumba, tempo di te / Ballo e non ballo: ma perché?», si chiede Mariano Apicella in una canzone. Pare ora per quelle foto che lo mostrano mentre scende da un volo-blu, dei giudici potrebbero farlo «ballare» sul serio. Tanto più che in un’intervista a Claudio Sabelli Fioretti il menestrello del Cavaliere confidava già tutto: «Quando lui ha bisogno mi telefona Marinella, la segretaria: “Mariano, se non hai problemi il dottore ti vorrebbe stasera”. Io vado a Roma, poso la macchina a Ciampino e parto con lui sull’aereo presidenziale. Quasi sempre per la Sardegna, qualche volta per Milano». A spese dei cittadini.
Si dirà: che c’entra? L’aereo pubblico partirebbe lo stesso e un passeggero in più non incide di un centesimo! È esattamente ciò che disse Clemente Ma­stella, nel settembre 2007, dopo essere stato denunciato dall’Espresso mentre saliva col fi­glio sul volo di Stato che portava Francesco Rutelli a Monza per il Gran premio di F1: «Mio figlio non lo vedo mai, che male c’è se l’ho por­tato al Gran premio? Tanto, se in aereo erava­mo 10 o 15 non cambiava niente».
Eh, no, è una questione di principio, titolò la Padania: «L’inGiustizia vola al Gran Pre­mio ». Il Giornale berlusconiano rincarò: «Non dicevano di voler tagliare i costi della politica? Forse usare l'aereo di Stato più farao­nico che ci sia per assistere al Gp di Monza non è il miglior modo di risparmiare. O no? Per dire: il Gran premio lo trasmettevano pu­re su RaiUno, il cui segnale, ci risulta, dovreb­be arrivare fino a Ceppaloni». E Alessandra Mussolini, furente: «Ho messo sul sito gli indi­rizzi e-mail di Rutelli e Mastella per consenti­re a tutti i cittadini di coprirli di “Vergogna!”» Dice oggi Palazzo Chigi che i «passaggi» of­ferti al cantautore personale del Cavaliere («Mi disse: “Vorrei avere qualcuno che mi fa un po’ rilassare nei fine settimana”») sono as­solutamente legittimi: «La disciplina dell'im­piego degli aerei di Stato è stabilità dalla Diret­tiva 25 luglio 2008, regolarmente registrata al­la Corte dei Conti, che ne detta le regole per tutte le Autorità ammesse ad usufruirne». E cosa dice questa legge, che spazzò via quella più restrittiva fatta dal governo Prodi per argi­nare un andazzo che nel 2005 aveva visto im­piegare i voli di Stato per 37 ore al giorno con una spesa di 65 milioni di euro pari al costo di 2.241 (duemiladuecentoquarantuno) biglietti andata e ritorno al giorno (al giorno!) da Mila­no a Londra con la Ryanair?
Dice quella legge (bollata allora da Libero con il titolo «Onorevoli e vip: Silvio allarga gli aerei blu» sotto l’occhiello: «Voli di Stato: la Casta mette le ali») che quelli che Luigi Einau­di chiamava «i padreterni» possono imbarca­re persone estranee «purché accreditate al se­guito della stessa, su indicazione dell'Autori­tà, anche in relazione alla natura del viaggio e al rango rivestito dalle personalità trasporta­te ». Di più: «L'imbarco di persone estranee al­la delegazione non comporta quindi alcun ag­gravio degli oneri comunque a carico dell'era­rio ». Appunto: la tesi di Mastella.
Obiezioni? Ma per carità: la legge è legge. E non ci permettiamo di dubitare che sia stata rispettata fino in fondo. Un conto è il rispetto delle regole formali, però (tanto più se queste sono state cambiate apposta) e un altro è l'op­portunità. È probabile che lo stesso Berlusco­ni avesse tutti i diritti mesi fa di prendere l’eli­cottero della protezione civile per andare a far­si un massaggio alla beauty farm di Mességué in Umbria, come documentò un filmato del TG3. L’opportunità, però è un’altra cosa. E di­spiace che anche questi episodi, gravi o secon­dari che li si consideri, confermino una certa «rilassatezza» sui costi e i privilegi della politi­ca. Come se la rovinosa sconfitta della sinistra alle elezioni dell'aprile 2008 avesse già saldato il conto tra la politica e i cittadini indignati.
Che la sinistra, incapace di capire l'insoffe­renza montante, meritasse la batosta, lo han­no ormai ammesso in tanti. Compreso Fausto Bertinotti, finito nel mirino proprio per i voli blu: «I nostri gruppi dirigenti? Sganciati e lon­tani dalla realtà dei lavoratori, autoreferenzia­li, così si è venuta formando anche a sinistra una vera e propria casta, un ceto politico inte­ressato solo alla propria sopravvivenza». Sarebbe davvero un peccato se la destra, che in gran parte cavalcò quei sentimenti di indignazione e oggi, secondo il Pd, triplica (da 150 a oltre 400 ore medie al mese) quei voli blu che ieri bollava con parole di fuoco, pensasse che la grande ondata di insofferenza si sia allontanata per sempre. Peggio ancora se pensasse che non c'è più bisogno di una ro­busta moralizzazione del sistema. Certo, alcu­ne misure sono state prese. La Camera e il Qui­rinale, quest'anno, dovrebbero costare meno dell'anno scorso. Ma già al Senato, ad esem­pio, non sarà così. E molti episodi rivelano una sconfortante indifferenza nei confronti dei tagli e soprattutto delle riforme ancora ne­cessari.
Basti pensare alla recentissima denuncia dei «portaborse» secondo i quali i presidenti delle Camere, dopo avere «annunciato solen­nemente un giro di vite radicale contro lo scandalo dei collaboratori parlamentari assun­ti in nero», hanno riciclato «parola per paro­la, i contenuti di una missiva analoga spedita il 28 marzo 2007» e da loro stessi giudicati «inadeguati». O all’assenteismo dei nostri eu­ro- parlamentari, 10 dei quali sono tra gli ulti­mi 20 nella classifica. O alla decisione di vara­re l'area metropolitana di Reggio Calabria no­nostante sia per abitanti al 44º posto tra gli agglomerati urbani perfino dietro Aversa, Va­rese, Chiari, Vigevano… O ancora alla timidez­za nel prendere di petto temi politicamente spinosi come la gestione di carrozzoni quali la Tirrenia o l’Amia, la società che dovrebbe occuparsi dei rifiuti da cui è sommersa a Paler­mo e i cui capi (tra i quali il presidente, pro­mosso a senatore) andavano negli Emirati Ara­bi a «vendere» la raccolta differenziata «alla palermitana» spendendo anche 500 euro a pa­sto.

Sergio Rizzo e Gian Antonio Stella
02 giugno 2009
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Comunque, lo ripeto, oggi come ieri bisognerebbe distinguere se i passeggeri "abusivi" hanno provocato o meno un aggravio di costi per lo Stato: nel primo caso bisognerebbe punire i responsabili, nel secondo caso sarebbe saggio lasciar perdere.
DarkWalker
00giovedì 4 giugno 2009 09:27
Re:
-Giona-, 04/06/2009 8.49:


Comunque, lo ripeto, oggi come ieri bisognerebbe distinguere se i passeggeri "abusivi" hanno provocato o meno un aggravio di costi per lo Stato: nel primo caso bisognerebbe punire i responsabili, nel secondo caso sarebbe saggio lasciar perdere.




non credo proprio. A ottobre voglio andare a Bruxelles e lo farò pagando un biglietto con i soldi del mio stipendio. Non vedo perchè un apicella o un qualsiasi altro privato debba invece viaggiare senza pagare un soldo e anzi a sbafo delle mie trattenute e delle mie tasse aeroportuali, o dei tagli alla mia università o alla mai regione e così via. Faccia girare l'economia come tutti, visto che siamo tutti uguali. Non ha alcun titolo perchè sia altrimenti.
Hareios
00giovedì 4 giugno 2009 11:10
Re: Re:
DarkWalker, 04/06/2009 9.27:




non credo proprio. A ottobre voglio andare a Bruxelles e lo farò pagando un biglietto con i soldi del mio stipendio. Non vedo perchè un apicella o un qualsiasi altro privato debba invece viaggiare senza pagare un soldo e anzi a sbafo delle mie trattenute e delle mie tasse aeroportuali, o dei tagli alla mia università o alla mai regione e così via. Faccia girare l'economia come tutti, visto che siamo tutti uguali. Non ha alcun titolo perchè sia altrimenti.



[SM=x751611]
Perdiana, ci vuole tanto a capirlo?

Già abbiamo una casta politica che assomiglia ai signori feudali del X secolo, ci manca pure che li incoraggiamo a fare come cazzo gli pare.
-Giona-
00mercoledì 17 giugno 2009 09:14
www.ansa.it/site/notizie/awnplus/italia/news/2009-06-16_116392...

Voli Stato: chiesta archiviazione
Era indagato Berlusconi, atti al Tribunale dei Ministri

(ANSA) - ROMA, 16 GIU - Richiesta di archiviazione per Silvio Berlusconi e atti al Tribunale dei Ministri nell'inchiesta sui presunti voli di Stato. E' questa la decisione presa della Procura di Roma. La richiesta e' stata motivata dalla Procura in base alla circostanza secondo la quale sui sei voli di Stato su cui avevano viaggiato gli ospiti di Silvio Berlusconi verso Villa Certosa, c'era sempre una personalita' titolata a fruire del collegamento aereo
___________________

La faccenda degli "intrusi" sui voli di stato si è risolta com'era prevedibile. Mi domando però se sia lecito portare delle personalità, anche autorizzate a servirsene, verso quella che è una proprietà privata del presidente del consiglio; diverso sarebbe il discorso se si fosse trattato di una sede di rappresentanza di proprietà statale, come ad es. una delle tenute di caccia presidenziali.

DarkWalker
00mercoledì 17 giugno 2009 09:58
Re:
-Giona-, 17/06/2009 9.14:

http://www.ansa.it/site/notizie/awnplus/italia/news/2009-06-16_116392264.html

Voli Stato: chiesta archiviazione
Era indagato Berlusconi, atti al Tribunale dei Ministri

(ANSA) - ROMA, 16 GIU - Richiesta di archiviazione per Silvio Berlusconi e atti al Tribunale dei Ministri nell'inchiesta sui presunti voli di Stato. E' questa la decisione presa della Procura di Roma. La richiesta e' stata motivata dalla Procura in base alla circostanza secondo la quale sui sei voli di Stato su cui avevano viaggiato gli ospiti di Silvio Berlusconi verso Villa Certosa, c'era sempre una personalita' titolata a fruire del collegamento aereo
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La faccenda degli "intrusi" sui voli di stato si è risolta com'era prevedibile. Mi domando però se sia lecito portare delle personalità, anche autorizzate a servirsene, verso quella che è una proprietà privata del presidente del consiglio; diverso sarebbe il discorso se si fosse trattato di una sede di rappresentanza di proprietà statale, come ad es. una delle tenute di caccia presidenziali.





forse per saprlo dovremmo sapere di quanto la nuova leggina ha ampliato i limiti degli aeri blu
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