[POL-IT] Il comune di Mantova al centrodestra

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
-Giona-
00martedì 13 aprile 2010 17:52
gazzettadimantova.gelocal.it/dettaglio/sodano-e-il-nuovo-sindaco-di-mantova...

Sodano è il nuovo sindaco di Mantova
Supera di mille voti la Brioni. Capovolto il risultato del primo turno. Al primo turno era dietro il sindaco uscente di cinque punti. Al ballottaggio ha votato solo il 59,93% degli aventi diritto

MANTOVA. Campane a martello per il centrosinistra. Dopo 65 anni Mantova ha un sindaco di centrodestra. Nicola Sodano, esponente del Pdl, al ballottaggio ha battuto il primo cittadino uscente Fiorenza Brioni del Pd. Il neo eletto si appresta, quindi, a guidare il Comune per i prossimi cinque anni alla testa di una giunta che vedrà l’appoggio anche di Lega Nord, Repubblicani e della lista civica Benedini. Un risultato a sorpresa è scaturito dalle urne del secondo turno. Sodano ha vinto con il 52,19% dei consensi, quasi 5 punti in più rispetto alla rivale che si è fermata al 47,81%.

In termini assoluti, il candidato del centrodestra ha raccolto 11.821 voti contro i 10.830 della Brioni. Rispetto all’esito del primo turno un sorpasso che vale il ribaltone amministrativo. Appena due settimane fa la Brioni aveva, infatti, totalizzato 10.262 voti, pari al 40,41% del totale, mentre Sodano si era fermato a quota 9.045 suffragi (35,62%). Un vantaggio che gli apparentamenti, e le lotte nemmeno tanto sotterranee all’interno del centrosinistra, hanno annullato, capovolgendo il risultato al ballottaggio.

La Brioni ha messo insieme appena 568 voti in più (l’Udc, con cui si era alleata al primo turno, portava in dote 551 voti) segno che ha attinto pochi consensi tra le altre liste vicine al centrosinistra, Sinistra Popolare e Forum in particolare. Politicamente parlando, Mantova come «laboratorio » dell’alleanza tra il centrosinistra e i centristi dell’Udc si è rivelato un fallimento. Sull’altro fronte, Sodano ha guadagnato 2.776 voti in più rispetto al primo turno, ben oltre i 1.647 che portava in dote la lista Benedini.

Ciò significa che anche una parte degli zaniboniani del Patto nuovo, lista con l’anima di centrosinistra, ha votato per la «svolta». Il suo leader Antonino Zaniboni, del resto, in campagna elettorale, era stato chiaro invitando i suoi elettori a non votare per la Brioni. Il centrosinistra non è nemmeno riuscito a recuperare l’astensionismo del primo turno; la campagna elettorale tra il primo turno e il ballottagio era stata incentrata su una vera e propria «chiamata alle armi» del popolo di centrosinistra, soprattutto nei quartieri tradizionalmente rossi come Lunetta.

Alla fine, alle urne è andato solo il 59,93% degli aventi diritto, l’8% in meno rispetto al primo turno. E così, il nuovo sindaco di centrodestra potrà contare, in consglio comunale, su una maggioranza compatta, composta da Pdl (14 gli eletti), Lega Nord (sei) e Benedini (quattro). In via Roma, dunque, arriva il vento nuovo da destra che costringe chi ha amministrato per decenni la città a ripiegare le bandiere. In casa del Pd, il maggiore partito della coalizione, si è già aperta la resa dei conti. Non si escludono sorprese.
(11 aprile 2010)
___________________

Vivendo in Provincia di Mantova, non potevo non citare questa notizia. Per capirne la rilevanza è bene fare una premessa.
Mantova, a differenza del resto della regione Lombardia, aveva sempre dato molti voti alla sinistra, e del dopoguerra ad oggi aveva quasi sempre avuto sindaci socialcomunisti (o che comunque provenivano da quell'esperienza politica). Infatti, il PCI e i suoi eredi sono sempre stati i primi partiti della città, salva una breve parentesi leghista in piena epoca di Tangentopoli. Nelle varie elezioni comunali svoltesi con l'attuale sistema i candidati di centrosinistra avevano sempre avuto una facile vittoria al secondo turno, contro candidati che, per la mia modesta conoscenza che ne ho, valevano molto di più di quello attuale. La sindaca uscente, Fiorenza Brioni, chiamata succedere alla non brillante esperienza della seconda giunta Burchiellaro, nel 2005 era andata vicina alla vittoria al primo turno (ottenne quasi il 47% e distanziò Roberto Vassalle, avvocato molto noto e stimato in città, di circa dieci punti). La sua esperienza amministrativa pareva partire sotto i migliori auspici, ma la Brioni ha presto deluso le aspettative con interventi e proposte strampalate in termini di viabilità (tanto per dirne una, è stata realizzata una tangenziale a doppia carreggiata interrotta da rotonde!) e di espansione urbana (demolizione dello storico stadio Martelli, dove gioca il Mantova, per costruirci condomini; costruzione di altri condomini di dieci piani sulla sponda orientale dei laghi, in una zona di alta importanza naturalistica e paesaggistica; lottizzazione del fondo dell'antico lago Paiolo, ultima zona verde rimasta tra la città e i sobborghi meridionali; costruzione di un nuovo faraonico ospedale in tale zona dopo aver speso miliardi per restaurare e ampliare quello vecchio; trasferimento del tribunale in una zona industriale dismessa per allargare le carceri, ecc.).
L'Antonino Zaniboni citato nell'articolo è un vecchio ras della sinistra democristiana, transitato attraverso il PPI e la Margherita, che se n'è andato dal PD pur di contrastare la Brioni. Contro di lei poteva esserci anche la consigliera comunale dell'IdV Benedetta Graziano, giovane (28 anni) rampante critica della Brioni che, subito dopo aver annunciato la propria candidatura a sindaco per i dipietristi, ha dovuto ripiegare con la coda tra le gambe perché i vertici regionali e/o nazionali del partito, che poco o nulla sanno della situazione di Mantova, le hanno imposto di sostenere la sindaca uscente, pena l'espulsione.
Con tali premesse, sebbene io non ami particolarmente Sodano (mi dà l'impressione di una personalità anonima, magari onesta ma nulla di più), sono molto contento del cambio di amministrazione. Pare che a questa volta una certa parte (decisiva) dei Mantovani abbia votato non contro Berlusconi, ma per il comune, come è giusto che sia in un'elezione comunale. Quelli che votano con i paraocchi dell'ideologia spesso sono la rovina delle amministrazioni locali.
DarkWalker
00martedì 13 aprile 2010 18:34
pienamente d'accordo giona, una amministrazione così meglio perderla che trovarla. Più a parti inverse è successa la stessa cosa a Lecco. Purtroppo stesso lago e amministrazione persino peggiore a Como la gente ha cmq i paraocchi, e vabeh
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 18:16.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com